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Chi sono io

The long wait

Sollevo la testa e l’essere luminescente è di fronte a me. Mi ripeto che esiste solo nella mia testa e che devo smettere di credere che esista.

– In un certo senso hai ragione. Si, noi esistiamo solo come concetto, ma alcuni concetti sono cosi’ concreti che riescono ad esistere anche se non sono … fisicamente tangibili. A chi verrebbe di dubitare di concetti come Amore, amicizia, onore, conoscenza, rispetto? Siamo… incarnazioni. Altre sono meno tangibili ma altrettanto importanti.

– Cosa sei venuto a fare? Vuoi farmi del male ? Hai un nome ?

– Quante domande… inizierò dall’ultima: ho tanti nomi, i miei… possiamo parlare di “colleghi” appaiono in molte parti del mondo e vengono definiti e denominati in tante maniere. No, non intendo farti del male, sono venuto qua solo per osservarti mentre fai una scelta.

– Osservarmi ? Cosa sei una specie di voyeur sovrannaturale ? E poi che scelta ?

L’essere assume man mano contorni più chiari e definiti.

– Devi sapere di essere molto importante per un universo, dalla scelta che farai nel futuro dipenderanno molte cose… molti cambiamenti saranno messi in atto.

– Non mi dirai che sono un “eletto” o qualcosa del genere? Queste stronzate new age non attaccano, erano già  poco convincenti ai tempi del primo matrix… non sarò il condottiero di nessuno!

L’essere sorride, ho l’impressione che sulla schiena abbia qualcosa che si muove… tentacoli ? Ali ? La visuale è come se fosse distorta da una parete d’acqua.
– Non spetta a te il ruolo di condottiero di eserciti. Noi combatteremo la battaglia, ma toccherà  a te designare chi vincerà . Sei l’ago della bilancia cosmica… Colui che farà  la differenza.

Rimango interdetto e scioccato. Un concetto del genere è difficile da accettare: come e perchè tocca a me ?
– Mi rifiuto, anche ammettendo che tutto questo non sia una allucinazione, mi rifiuto di fare una scelta del genere.

L’essere abbassa la testa e si muove verso la finestra.
– Comprendo la tua ritrosia e sento che sei spaventato ed impaurito. Non da me o da quello che ho detto, ma dalle conseguenze. Non è facile da accettare ma qualcunque cosa tu scelga non ci sono “scelte errate”. Le scelte sono un elemento della vita e non se ne può fare a meno. Però le scelte non dovrebbero essere rimandate troppo a lungo perchè quello è innaturale.

L’essere si gira verso di me, il suo volto rivela tratti delicati, anche se è alto e definito come un campione di nuoto. E sulla schiena ha… ali. Grandi ali piumate di un colore verde smeraldo e una veste lucente. Il volto è quello di un diciottenne privo di peluria e i capelli argentei sono raccolti in una treccia.

– Sarebbe come fermare il mare, o il moto dei pianeti o il lentissimo spostamento delle galassie. Tutte queste cose sono il risultato di una scelta effettuata molto tempo fa, più di quanto tu possa immaginare. Una scelta che ha definito l’universo, la luce, la polvere, il mare, il cielo, te e tutte le persone che conosci.

Mi sento sovrastato da questa responsabilità … eppure sono consapevole che ha ragione. Non sono pronto ad accettare e decido di fare ancora una domanda.
– Come può una scelta influenzare il corso di un universo ? Sono solo un uomo, non sono mica un Dio…

– Ogni uomo è “Dio”, perchè ogni uomo può essere artefice del proprio destino. Nel momento giusto,se riuscirai a capire l’importanza della scelta, capirai che il tuo posto non è più importante degli altri però il tuo sarà  sicuramente l’ultimo contributo in termini di tempo.

– Capisco, l’ago della bilancia non serve a nulla senza bilancia… e senza oggetti da pesare. Beh cosa devo fare?

– Devi attendere. Quando sarà  il momento giusto lo capirai.

– Non sarà  facile, lo sai quanto detesti attendere…

Sorride. Lui sa perfettamente quanto io detesti attendere senza poter fare pianificazioni, progetti, strategie. Sa anche quanto io mi senta vulnerabile quando non ho il controllo della situazione e devo improvvisare.
In un certo senso, qualcosa è già  cambiato: io so perfettamente che Mike non sorride mai, anche se non so da che parte mi arriva questa conoscenza.

– Mike tu non sorridi mai… almeno… mi sembra di ricordare… da dove arrivano questi ricordi? Dove ti ho già  conosciuto ?

– Non dove, ma quando… anche per questo c’è un tempo. Non pensarci ora, ci sono altre scelte che devi fare, più mondane ma altrettanto importanti…

Annuisco, mi distraggo un attimo e Mike è sparito senza fare rumore. Mike. Michael. Mikahail. Non hai mai sorriso, perchè ora invece si ?