{"id":1525,"date":"2011-08-24T23:16:40","date_gmt":"2011-08-24T21:16:40","guid":{"rendered":"http:\/\/loupgarou.opalstacked.com\/?p=1525"},"modified":"2011-08-24T23:16:40","modified_gmt":"2011-08-24T21:16:40","slug":"the-r-o-i-of-people","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/garethjax.net\/the-r-o-i-of-people\/","title":{"rendered":"The R.O.I. of People"},"content":{"rendered":"
Nel frattempo che uno dei VPS<\/a><\/strong> su cui volevo lavorare \u00e8 in manutenzione e mi ritrovo del tempo libero tra le mani, ne approfitto per fare un post sul blog, qualcosa che purtroppo ultimamente faccio sempre di meno, ma che in futuro potrebbe quasi sicuramente incrementare.<\/p>\n Oggi parliamo di una teoria:<\/p>\n Il r.o.i. \u00e8 un concetto di economia, consiste nell’acronimo di “Return of Investments<\/a>” e esprimendolo con la formula della wikipedia, lo posso illustrare cosi’:<\/p>\n E quindi in sostanza se ho investito 10 (capitale) e ho ottenuto 200 (risultato operativo), avr\u00f2 un ROI\u00a0pari a 20.<\/p>\n Un risultato pari a UNO<\/strong>, vuol dire che sono andato in pari: ho recuperato quello che ho investito.<\/p>\n Un risultato superiore a UNO<\/strong>, vuol dire che sono stato bravo e ho guadagnato pi\u00f9 di quello che ho investito.<\/p>\n Un risultato inferiore a UNO<\/strong>, vuol dire che le cose sono andate male e non ho recuperato parte di quello che ho investito.<\/p>\n In economia, queste considerazioni aiutano a capire come investire al meglio i propri soldi: visto che le risorse monetarie sono limitate, l’imprenditore oculato deve fare delle scelte sagge che facciamo aumentare il ROI. Molte di queste scelte potranno poi essere solo calcolate a posteriori<\/strong>, ma questo non impedisce all’imprenditore di fare dei calcoli intermedi<\/strong> e decidere eventualmente di limitare le perdite riducendo il capitale investito<\/strong>.<\/p>\n In diversi casi, la scelta<\/strong> da fare \u00e8 continuare e sperare in un cambio<\/strong> della situazione (aumentano i ricavi) o interrompere una azione<\/strong> e intraprenderne un’altra, bloccando i costi (riduzione del capitale investito).<\/p>\n Fine della lezione di economia.<\/p>\n Ora applichiamo questo concetto alle persone.<\/strong><\/p>\n Il risultato operativo \u00e8 il contraccambio<\/strong> che riceviamo dalle persone, inteso come attenzione<\/strong>, amore<\/strong>, divertimento<\/strong>, sollievo<\/strong>\u00a0, presenza<\/strong>, rispetto<\/strong>, istruzione<\/strong>, e cosi’ via.<\/p>\n Il capitale investito \u00e8 una somma del tempo<\/strong>, del denaro<\/strong>, dell’impegno<\/strong>, dell’affetto<\/strong> che diamo ad una persona.<\/p>\n Il Roi \u00e8 il rapporto tra questi due “valori<\/strong>” e anche se non \u00e8 esprimibile in maniera monetaria<\/strong>, possiamo esprimerlo con degli aggettivi<\/strong>.<\/p>\n Un Roi maggiore di UNO<\/strong>, significa che ho un rapporto CONVENIENTE<\/strong>: il rapporto con quella persona \u00e8 molto positivo. E’ una relazione benefica<\/strong>, che mi fa vivere bene e senza angoscia. Oppure \u00e8 una relazione normale<\/strong> e pacifica<\/strong>, che ha bisogno di poco per mantenersi tale.<\/p>\n Un Roi uguale a UNO,<\/strong> significa che ho una relazione di mutuo<\/strong> sostentamento<\/strong>: Non \u00e8 necessariamente noiosa! Talvolta e’ quel rapporto un poco superficiale, ma perfettamente normale<\/strong>, dopotutto \u00e8 improbabile<\/strong> che si trovi interessante ogni altra persona! (e viceversa).<\/p>\n Un Roi inferiore a UNO<\/strong>, significa che ho una relazione STRESSANTE<\/strong>: quella persona richiede da me molto pi\u00f9 di quanto io riceva in cambio. Questo \u00e8 un legame<\/strong> (per me) negativo<\/strong>, perch\u00e8 finisce per creare una situazione di male interiore (e talvolta pure esteriore). Come il “saggio imprenditore” sa interrompere un investimento che si sta rivelando negativo, ogni persona dovrebbe essere in grado di troncare<\/strong> una relazione (di qualsiasi natura) se si sta rivelando stressante<\/strong>.<\/p>\n Se due persone si adorano\/rispettano\/divertono tantissimo e in egual misura, dovrebbero avere un rapporto CONVENIENTE<\/strong>, perch\u00e8 entrambi danno il massimo e elementi come l’amore<\/strong> o l’amicizia<\/strong> sembrano talmente infiniti da essere inesauribili…<\/p>\n Nella poesia e nella teoria \u00e8 cos\u00ec! Nella pratica, purtroppo no…introduciamo alcune variabili:<\/p>\n Ce ne sarebbero altri, ma questi mi sembrano i pi\u00f9 macroscopici e li ho individuati in nemmeno 5 minuti: insomma la buona volont\u00e0<\/strong> e l’integrit\u00e0<\/strong> personale<\/strong>, si scontrano con la realt\u00e0 espressa dal motto “Se qualcosa pu\u00f2 andare storto, sicuramente succeder\u00e0 nel momento pi\u00f9 importante<\/strong>“.<\/p>\n In una relazione gi\u00e0 messa in crisi da una situazione preesistente, uno o pi\u00f9 di questi elementi (talvolta casuali) possono portare ad un incrinamento e ad una successiva rottura.<\/p>\n E’ una frase del maestro Yoda<\/a>, che \u00e8 stata poi (secondo me) ripresa da Seth Godin<\/a><\/strong> (Maestro di Marketing) nel suo libro “The Dip” (il fossato) che in italia \u00e8 stato tradotto come “Basta! Sapere quando restare, capire quando lasciare<\/a><\/strong>”<\/p>\n L’illustrazione \u00e8 abbastanza ignobile e si rif\u00e0 ad uno dei libri pi\u00f9 famosi dell’autore (La mucca viola) e avendolo comprato in inglese non sono sicuro della qualit\u00e0 della traduzione, ma la lezione<\/strong> originale era semplice: Devi capire da solo<\/strong> quando vale la pena di continuare<\/strong> o quando devi cambiare<\/strong> direzione; quello che non devi fare \u00e8 restare nel \u00a0limbo di indecisione<\/span> (il fossato appunto).<\/strong><\/p>\n Ovviamente queste decisioni non possono mai essere fatte in maniera acritica in tempi ristretti:<\/strong> \u00e8 molto difficile valutare se dopo mezz’ora il rapporto con una persona si evolver\u00e0 o meno in qualcosa di conveniente o stressante.<\/p>\n Ci va tempo<\/strong>. E obiettivit\u00e0<\/strong>. Ed essere obiettivi richiede sopratutto tempo, quindi il tempo<\/strong> \u00e8 la variabile pi\u00f9 importante.<\/p>\n Idem<\/strong>, anzi \u00e8 ancora pi\u00f9 semplice<\/strong>, perch\u00e8 il gruppo spesso fornisce meno<\/strong> tipologie<\/strong> di “ritorno” rispetto ad una relazione con una persona<\/strong>, per ovvi motivi ed escluse situazioni estreme (fermo restando che se volete fare sesso con l’intera curva Nord dello stadio \u00e8 una scelta che non condivido, ma rispetto).<\/p>\n <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Nel frattempo che uno dei VPS su cui volevo lavorare \u00e8 in manutenzione e mi ritrovo del tempo libero tra le mani, ne approfitto per fare un post sul blog, qualcosa che purtroppo ultimamente faccio sempre di meno, ma che in futuro potrebbe quasi sicuramente incrementare. Oggi parliamo di una teoria: THE R.O.I. 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OF PEOPLE (si legge “Roi” come si scrive)<\/h2>\n
Ma i sentimenti sono infiniti!<\/h2>\n
\n
“Fare o Non fare, non esiste Provare”<\/h2>\n
<\/a>
A tempo e luogo<\/h2>\n
E i gruppi ?<\/h2>\n