{"id":1656,"date":"2012-12-09T19:19:07","date_gmt":"2012-12-09T18:19:07","guid":{"rendered":"http:\/\/loupgarou.opalstacked.com\/?p=1656"},"modified":"2012-12-09T19:19:07","modified_gmt":"2012-12-09T18:19:07","slug":"new-york-new-york","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/garethjax.net\/new-york-new-york\/","title":{"rendered":"New York, New York"},"content":{"rendered":"
Sono tornato stamattina alle 8 da un viaggio americano durato una settimana. Sono andato in Florida a Tampa Bay, per una conferenza su Seo e Social media<\/a>, quindi visto che avevo tenuto dei giorni di ferie da quest’estate, ho attaccato 4 giorni a New York. Originariamente la mia intenzione era quella di approfittare della bassa stagione, del tepore della Florida e della relativa calma del periodo per visitare i parchi tematici di Harry Potter e della Disney (un progetto collassato dell’estate scorsa). Non ho per\u00f2 trovato nessuno con cui andarci, per cui mi sono detto “fanculo i parchi, torno a NYC per la seconda volta nella mia vita”<\/em><\/strong>. (la prima era stata intorno al 98)<\/p>\n E ovviamente cos\u00ec ho fatto. Tramite Airbnb<\/a> (che dio lo benedica) ho trovato un alloggio a\u00a0Williamsburg<\/a><\/strong>, che \u00e8 una porzione del quartiere di Brooklyn, spendendo circa 60 dollari a notte. Per chi non lo sapesse Williamsburg \u00e8 una zona hipster all’interno di Brooklyn, quest’area \u00e8 stata completamente bonificata dal crimine e adesso \u00e8 una zona che vale tantissimo perch\u00e8 \u00e8 solo una fermata di metro (L la linea color grigio) da Manhattan. Oltre ad avere diversi localini deliziosi (che non ho visitato) e dei ristoranti davvero niente male, \u00e8 particolarmente interessante perch\u00e8 \u00e8 davvero silenziosa. \u00a0Chi ha visitato Manhattan lo sa: auto, clackson, casino, gente che sbraita, negozi, bancarelle. C’e’ un mondo in fermento che sgomita per farsi sentire o anche solo per farsi strada… quindi i decibel aumentano a dismisura.<\/p>\n Williamsburg \u00e8 ad una ferma di metro ed \u00e8 pace e quiete: ci credo che gli affitti siano stellari!<\/p>\n Non vi star\u00f2 a tediare con un diario di viaggio, tanto non li legge nessuno, salvo Paola. \ud83d\ude00<\/p>\n Il primo consiglio che voglio darvi e lo capirete anche dai paragrafi successivi \u00e8 di andare con delle scarpe comode<\/strong>. Non (necessariamente) belle, ma comode, perch\u00e8 non avrete bisogno di sfoggiare delle superscarpe per fare colpo, gi\u00e0 il fatto di essere italiani in visita vi render\u00e0 dei semidei interessanti e la gente morir\u00e0 dalla voglia di fare conversazione con voi se gliene date l’opportunit\u00e0.\u00a0Invece avrete da calpestare una indicibile quantit\u00e0 di suolo pubblico, quindi…<\/p>\n Questa \u00e8 una citt\u00e0 che si sviluppa in altezza: la metro ti porta quasi dappertutto in pochi minuti, poi ti sposti a piedi. Muoversi con i mezzi di superficie \u00e8 lentissimo o costoso: ho preso il taxi la prima notte per arrivare a Williamsburg da Penn Station e mi hanno preso 40 dollari (mancia inclusa).<\/p>\n Ho quindi fatto una metrocard<\/a>\u00a0da 29 dollari per una settimana, passaggi illimitati e mi \u00e8 convenuto anche se sono rimasto solo 4 giorni perch\u00e8 l’ho presa credo 20-25 volte e ogni biglietto sarebbero stati 2.5 dollari! Ogni tanto ho fatto casa -> spesa a manhattan -> casa per mollare gli acquisti -> e via!<\/p>\n Inoltre \u00e8 una citt\u00e0 che ti sviluppa cosce e glutei, perch\u00e8 non ha quasi un cappero di scale mobili. Non mi ricordo se nel 98 quando c’ero passato era cosi’, ma credo di si: dubito che abbiano rimosso scale mobili nel frattempo. Insomma con il fatto che le metropolitane si incrociano su diversi livelli, c’e’ da fare scale su scale. E per uscire sono tutte scale non mobili. Non \u00e8 un caso che venerdi’ sera alle 11 mi sia venuto lo SBRANO (quando si forma un buco nero nello stomaco) e sono andato con la mia amica Manuela che vive li, da\u00a0Bagelsmith<\/a> un posto aperto sempre che fa bagel straordinarie<\/strong>.<\/p>\n Insomma se girate parecchio potete condurre una sana attivit\u00e0 sportiva per la parte bassa del corpo, dovete solo stare attenti a non mangiare troppe schifezze. Qualcuno ha detto Guacamole al supermercato? Tortilla Chips al sapore di peperoncino e Lime ? ehmmmmm…<\/p>\n Una cosa che ho notato ovunque \u00e8 la presenza costante<\/strong> di venditori di panini “halal-friendly”, insoma cibo per islamisti, che hanno bisogno di carne debitamente macellata. Kebab di ogni tipo e ovviamente anche felafel. Ho trovato sia venditori ambulanti con i carrettini sulla quinta strada (quella elegante per intenderci), sia ristorantini a brooklyn.<\/p>\n ieri ho accompagnato la mia amica a fare il bucato e per 1.5 dollari ha caricato una lavatrice enorme. Era una cosa che ho fatto anche io durante i miei viaggi passati (sopratutto in america), ma quello che mi ha sbalordito \u00e8 che il lavaggio ci mette 21 minuti<\/strong>. E puoi anche andartene a fare un giro se vuoi o andare nel backyard del lavaggio, in estate, dove hanno delle sdraio su cui puoi metterti a prendere il sole o leggere un libro. Io invece a Rho ho una lavanderia a gettoni che da un anno ha le scritte “prossima apertura” e dovr\u00f2 andare in auto facendo 5 chilometri. Per fortuna ho un kindle adesso.<\/p>\n Gli americani i ponti li fanno in maniera differente dai nostri. A parte che adesso non ne costruiamo pi\u00f9 credo e spero che quello sullo stretto non lo facciano mai, ma loro i ponti li VIVONO.<\/p>\n In questo viaggio me ne sono reso conto il primo mattino quando ho deciso di attraversare il ponte di Williamsburg che collega Brooklyn a Manhattan. Vi anticipo che ho poi anche attraversato il ponte di Brooklyn, ma non c’era traccia di gomme da masticare, quindi non ho idea di come facciano a produrle: ho idea che sia tutto marketing.<\/p>\n Bene, dicevamo, ponti vivibili: questi ponti hanno corsie dedicate ai pedoni e corsie dedicate ai ciclisti. Su quello di williamsburg sono anche su lati separati del ponte quindi la probabilit\u00e0 di cocciarsi contro \u00e8 zero. E li usano, cacchio se li usano. C’e’ gente che cammina, ciclisti, fotografi hipster con teleobiettivo, insomma fanno parte della citt\u00e0.<\/p>\n Sono anche lunghissimi, quindi evitate di salirci con i tacchi se non volete schiattare.<\/p>\n Qua mi rivolgo agli italiani che quando sono all’estero non possono fare a meno di mangiare italiano: statevene a casa<\/strong>. Non andate a NYC, andate in un villaggio turistico. Farete del bene a voi stessi, non torturatevi andando in una nazione che ha solo 300 anni di storia e ha dovuto accogliere una moltitudine di culture per farsene una propria.<\/p>\n Ma se avete un poco di apertura mentale, scoprirete che nyc non ha una sua cucina tipica: le ha tutte. Tutte le cucine del mondo sono tipiche a new york, grazie al fatto che probabilmente ci sono tutte le etnie del mondo. Io per esempio ho mangiato un Ramen assolutamente fantastico ed \u00e8 un piatto tipicamente giapponese… e in italia un ramen cosi’ non l’ho mai trovato. (se volete: Ramen Setagaya<\/a>)<\/p>\n Avevo in mente di visitare un sacco di musei, ma alla fine sono andato solo al\u00a0MOMA<\/a> che \u00a0non \u00e8 stata poi questa gran cosa: forse mi aspettavo una cosa pi\u00f9 grandiosa in stile metropolitan museum, ma a parte la sala degli autori del primo 900 non ho visto granch\u00e8 o forse non mi sono soffermati sugli autori giusti.<\/p>\n<\/a>
Proteggi i tuoi piedi<\/h2>\n
Up and down e camminare<\/h2>\n
Vuoi un kebab?<\/h2>\n
21 minuti di lavaggio<\/h2>\n
Due ponti<\/h2>\n
<\/a>
Il miglior modo di comprendere una cultura passa dallo stomaco<\/h2>\n
<\/a>
\u00a0Un poco turista e un poco cittadino<\/h2>\n