{"id":1704,"date":"2013-07-07T18:36:06","date_gmt":"2013-07-07T16:36:06","guid":{"rendered":"http:\/\/loupgarou.opalstacked.com\/?p=1704"},"modified":"2017-03-02T19:25:41","modified_gmt":"2017-03-02T19:25:41","slug":"il-dado-a-5-facce-davvero-giocavamo-a-questo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/garethjax.net\/il-dado-a-5-facce-davvero-giocavamo-a-questo\/","title":{"rendered":"Il dado a 5 facce: “davvero giocavamo a… questo?”"},"content":{"rendered":"
Questo potrebbe essere l’inizio di una serie di articoli, per cui \u00a0inizio una categoria chiamata “dado 5 facce”. Il tasso di nerdosit\u00e0 potrebbe essere elevatissimo, per cui “brace yourself” e comunque il blog \u00e8 mio per cui fanculo.<\/strong><\/p>\n La premessa fondamentale di questo post \u00e8 che da luned\u00ec scorso ho iniziato a giocare in gruppo di gioco di ruolo, gestito dalla mia carissima amica Gwineth<\/a>\u00a0<\/strong>al secolo Claudia.\u00a0<\/strong>Ci conosciamo da una vita e mezza, ma non abbiamo mai avuto occasione di giocare una “campagna<\/strong>” assieme.<\/p>\n Una “campagna<\/strong>“, lo dico per chi non se ne intende, non \u00e8 un’area rurale coltivata ma \u00e8 una serie di sessioni di gioco unite da una storia comune, interpretata dai giocatori tramite la “direzione” del Master (che ha ideato lo scenario di fondo). E\u00a0comunque\u00a0quando si era pi\u00f9 giovani era davvero “tutta campagna”.<\/p>\n Io in realt\u00e0 dopo pi\u00f9 di un quindicennio di gioco, avevo interrotto le mie abitudini ludiche che erano fortemente radicate con i gruppi di persone che frequentavo tra Torino e provincia. Diciamo che dal 2008 avevo “smesso” se non qualche episodica sessione ospite di amici.<\/p>\n Avevo smesso perch\u00e8 avendo interpretato svariati personaggi e giocato innumerevoli ambientazioni, avevo oramai saturato l’interesse. Dopo che hai salvato l’universo una volta, le volte successive sembrano una replica. Ero soddisfatto e ho chiuso un capitolo delle mie passioni senza rimpianti.<\/p>\n Alcune settimane fa Claudia chiede su facebook se ci sono delle persone interessate a giocare con il suo gruppo. Ne fanno parte Fabiano (il suo futuro sposo, Mi sembra interessante, poi comunque non esco tantissimo da quando sono a Milano (dal 2011 per chi non lo sapesse) per cui \u00e8 un’occasione per interagire con persone invece che stare sigillato a Rho. E poi Claudia ha LUNA<\/strong>, una miciona nera e paciosa che \u00e8 adorabile. Gatto & GDR sono quasi sempre un ottimo accostamento.<\/p>\n La campagna di Claudia ha alcune caratteristiche peculiari:<\/p>\n Sicuramente i puristi diranno “ma come! \u00e8 meglio la versione X.x<\/strong>“. Sul meglio non mi pronuncio, ma dopo anni passati ad accettare la versione 3.5 (una delle pi\u00f9 moderne), l’idea di tornare ad una versione progettata nel 1989<\/strong> \u00e8 p\u00f2 strana, un viaggio nel tempo insomma.<\/p>\n Sopratutto perch\u00e8 io per anni ho fatto Anche perch\u00e8 un mago medio di primo livello, poteva essere ucciso da un gatto<\/strong>. \ud83d\ude00 (alcune cose me le ricordo ancora)<\/p>\n Tanto tanto tempo fa<\/strong>, ero solito emozionarmi nel lancio dei dadi, fin dalla creazione del personaggio. Nella visione numerocratica di AD&D, fin dalla partenza del personaggio sei in una immensa roulette. “Tira i dadi e poi vedi che tipo di personaggio puoi<\/strong> fare<\/em>“. Sono state ideate svariate modalit\u00e0 di tiro dei dadi per rendere pi\u00f9 “appetibile” questo processo, tipo tira 4 dadi da 6 facce e scarta il pi\u00f9 basso, tira una sequenza di 3d6 e poi tieni la sequenza migliore, \u00a0distribuisci da un cumulo di punti, ecc.<\/p>\n Tipo che se non hai abbastanza intelligenza non puoi fare il mago o senza forza sei un guerriero che \u00e8 una chiavica.<\/p>\n In generale se parti da un cumulo di punti per suddividerli ne hai “meno” che rispetto ad uno che li ha “tirati”, per una strana logica di “gratta e vinci” e del “ci deve essere bilanciamento tra i personaggi”.<\/p>\n Visto che il gioco ti concede bonus numerici in maniera gaussiana, i personaggi tendono ad essere smodati in una o due caratteristiche e mediocri nelle altre.<\/p>\n Pi\u00f9 di recente<\/strong>\u00a0sono comparsi sistemi di regole che permettevano di “costruire” il personaggio partendo solamente dal cumulo dei punti e di dettagliarne le capacit\u00e0 scegliendo tra decine di abilit\u00e0.<\/p>\n Ancora pi\u00f9 recentemente<\/strong> sono comparsi sistemi che hanno pochissime metriche numeriche, rendendo il personaggio pi\u00f9 astratto e pi\u00f9 legato alla descrizione delle cose che fa, non c’\u00e8 limite alla variet\u00e0 se non nell’immaginazione di chi gioca.<\/p>\n La creazione del personaggio \u00e8 iniziata dal background, insomma chi \u00e8, dove \u00e8 cresciuto, alcuni dettagli sulla famiglia, sulle esperienze che ha avuto, le citt\u00e0 in cui \u00e8 stato, amici o nemici che si \u00e8 fatto.<\/p>\n Me lo sono immaginato come una specie di furfante simpatico, uno che non aderisce perfettamente alle leggi e piuttosto le trasgredisce se c’e’ qualche persona in difficolt\u00e0 da aiutare. \u00a0Insomma qualcosa a met\u00e0 tra robin-hood e jack Sparrow. Uno abile ad infiltrarsi e a scorprire segreti scomodi… da divulgare per mettere in crisi i corrotti e i tiranni.<\/p>\n poi \u00e8 arrivato il momento luned\u00ec scorso di definire le caratteristiche numeriche del personaggio e mi sono chiesto… davvero giocavamo a… questo ?<\/p>\n Anni senza giocare e senza possedere alcun libro di questa edizione, mi hanno messo nei panni di chi avesse dovuto giocare per la prima volta<\/strong>.<\/p>\n E’ tremendamente ostico<\/strong>. Non per il modo in cui claudia fa il Master (\u00e8 bravissima, i suoi personaggi “parlano” anche con inflessioni di altre lingue, usa musica di atmosfera per gestire e accompagnare la narrazione), ma proprio perch\u00e8 \u00e8 una interferenza di fondo, un brusio fastidioso.<\/p>\n Non mi stupisce che il gioco di ruolo sia un hobby morente<\/strong>. In questi anni ho avuto un nintendo DS, una xbox 360 e due smartphone. Tutte le piattaforme di gioco mi hanno dimostrato come sia importante mettere subito le persone in grado di giocare senza distogliere l’attenzione dalla storia<\/strong>.<\/p>\n Alla ricerca dei fossili<\/span><\/p>\n per agevolarmi nella generazione del personaggio sono andato a cercare una versione elettronica delle cosidette “core rules<\/strong>“, ovvero una serie di CD prodotti dalla casa editrice originale (TSR, poi Wizard of the coast e poi Hasbro) che contenenevano i manuali in versione digitale e un software per facilitare la creazione dei personaggi.<\/p>\n Ovviamente questo software girava solo su windows e avendo io un simpatico Apple Macbook, non potevo farlo girare… senonch\u00e8, ho poi scoperto che con Crossover<\/a>, una specie di sistema di emulazione, era possibile installare i cd e usarli.<\/p>\n Trovate il tutto su pirate bay<\/strong> se proprio siete interessati.<\/p>\n Il tempo comunque non \u00e8 stato generoso<\/strong>: la grafica \u00e8 orrenda, l’usabilit\u00e0 \u00e8 terribile, i vari siti di supporto non esistono pi\u00f9. E’ davvero una caccia al fossile!<\/p>\n Il prossimo capitolo… lunedi’, se Claudia leggendo questo non mi caccia dal tavolo \ud83d\ude00<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Questo potrebbe essere l’inizio di una serie di articoli, per cui \u00a0inizio una categoria chiamata “dado 5 facce”. Il tasso di nerdosit\u00e0 potrebbe essere elevatissimo, per cui “brace yourself” e comunque il blog \u00e8 mio per cui fanculo. 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Saltiamo al 2013<\/h2>\n
notte da leoni permettendo<\/del>) e altri ragazzi che fanno parte della community di Yelp Milano, che ho gi\u00e0 conosciuto e con cui vado d’accordo.<\/p>\nSenonch\u00e8…<\/h2>\n
\n
un’opposizione smodata e crudele<\/del> diversi dibattiti accalorati<\/strong> relativi\u00a0a questa edizione, sui newsgroup dedicati ai giochi di ruolo \ud83d\ude00<\/p>\nLa creazione del personaggio l’altro ieri, ieri e oggi<\/h2>\n
Back in time<\/h2>\n
The extinction agenda<\/h2>\n
<\/a>