{"id":1799,"date":"2015-04-26T18:53:48","date_gmt":"2015-04-26T18:53:48","guid":{"rendered":"http:\/\/loupgarou.opalstacked.com\/?p=1799"},"modified":"2015-04-27T16:58:28","modified_gmt":"2015-04-27T16:58:28","slug":"perche-leditoria-italiana-sta-schiattando","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/garethjax.net\/perche-leditoria-italiana-sta-schiattando\/","title":{"rendered":"Perch\u00e8 l’editoria italiana sta schiattando…"},"content":{"rendered":"
…e il rumore che sentite sono i chiodi che vengono piantati sulla bara.<\/p>\n
<\/a><\/p>\n Giusto qualche giorno fa \u00e8 scattata una feroce polemica<\/strong> contro il Corriere della Sera, per via dell’articolo sui giovani che avevano rifiutato i posti di lavoro all’expo, salvo poi scoprire che la situazione era stata gestita in maniera dilettantesca e il Corriere ci aveva ricavato su un articolo approssimativo per fare “rumore”. \u00a0Il secolo XIX lo ha definito una “mezza bufala”, parole loro<\/a>.<\/p>\n E’ un grave segnale quando uno dei pi\u00f9 importanti quotidiani nazionali pubblica una mezza bufala.<\/p>\n Ma gli errori si possono fare, siamo tutti umani no ? L’importante \u00e8 non ripeterli<\/strong>.<\/p>\n Arriviamo ad oggi, 26 aprile 2015, vedo\u00a0per caso su questo articolo nella mia bacheca facebook.<\/p>\n https:\/\/www.primaonline.it\/2015\/04\/24\/201653\/tutti-i-flop-digitali-di-rcs-nellintervento-di-domenico-affinito-dal-social-network-per-kids-twigis-alle-commerce-made-com-dal-serach-semantico-youdeal-a-youreporter-che-ha-dimezzato-gli-utent\/<\/a><\/p>\n Interessante, \u00e8 un giornalista di RCS (Domenico Affinito) che fa una sorta di analisi acritica degli insuccessi del gruppo, elencando\u00a0tutti\u00a0 i “flop”.<\/p>\n Il pezzo iniziale \u00e8 ben scritto, cito:<\/p>\n \u00abNegli ultimi sei anni il settore editoriale ha conosciuto un dimezzamento dei ricavi dovuto alla discesa verticale della pubblicit\u00e0 e alla rivoluzione digitale. Io per\u00f2 rifuggo dalla posizione di chi dice che il mondo del giornalismo sia in estinzione, anzi ci troviamo in una fase evolutiva. La sfida che dobbiamo affrontare \u00e8 quella di un\u2019editoria di qualit\u00e0<\/strong> che non pu\u00f2 prescindere da un giornalismo di qualit\u00e0<\/strong>. Il giornalista di qualit\u00e0 \u00e8 una risorsa<\/strong>, Questa \u00e8 una sfida difficile in un quadro economico drammatico in cui ognuno deve assumersi le proprie responsabilit\u00e0<\/strong>.\u00bb<\/p><\/blockquote>\n I grassetti sono miei. Dunque per uscire dalla crisi dei media ci vuole maggior qualit\u00e0. Ok, \u00e8 vero, bisogna essere pi\u00f9 simili al Guardian o al New York Times, dopotutto lo spazio visivo sul web \u00e8 infinito<\/strong> e non credo che manchino le persone in grado di scrivere argomenti approfonditi e avvincenti<\/strong>. Voglio dire, mica saranno tutti stagisti nelle redazioni…<\/p>\n Poi elenca i vari flop, senza evidenziare “perch\u00e8<\/strong>” sono stati dei flop.<\/p>\n Sono stati dei flop, perch\u00e8 non erano legati “unique value proposition<\/strong>” del Corriere che \u00e8 “fare informazione<\/strong>“. Da un punto di vista del marketing<\/strong> \u00e8 come dire che ho un ristorante che va malino e invece che migliorare nella qualit\u00e0 dei piatti e del servizio, apro dei chioschetti\u00a0\u00a0in cui vendo attrezzi per il bricolage, pappagalli norvegesi blu da compagnia<\/strong> e monocicli.<\/p>\n Insomma un suicidio commerciale annunciato.<\/p>\n Certo, il digitale \u00e8 il futuro, ma la strategia industriale messa in capo fino ad oggi da Rcs non ha pagato: anzi, si \u00e8 riusciti perfino a chiudere l\u2019unica Redazione contenuti digitali del gruppo<\/strong>, dove io ho lavorato per anni, per approvvigionarsi all\u2019esterno con costi maggiori, in totale, e risultati inferiori.<\/p><\/blockquote>\n <\/p>\n Lungimirante RCS, nel tentativo di soddisfare creditori e azionisti, ha continuato a tagliare.<\/p>\n Bisogna cambiare rotta. E per farlo \u00e8 necessario valorizzare le professionalit\u00e0 interne<\/strong> che abbiamo. Ci vuole pi\u00f9 sinergia, anche nelle scelte strategiche.<\/p><\/blockquote>\n Ben detto! E se posso aggiungere, dovreste anche dare retta a elementi pi\u00f9 giovani che sono magari pi\u00f9 “allineati” con l’audience pi\u00f9 giovane che nella maggior parte dei casi considera i media tradizionali come “roba da vecchi”. (quando va bene).<\/p>\n Ma Affinito ha delle visioni davvero interessanti:<\/p>\n Mitbestimmung<\/strong> Ottimo proposito, anche se per esperienza personale, queste modalit\u00e0 decisionali vanno regolarizzate in maniera ferrea<\/strong>, altrimenti “la democrazia” si inceppa<\/strong>, perch\u00e8 ognuno vuole dire la sua e pensa di avere ragione<\/strong>. E tempo che si \u00e8 raggiunta una conclusione a maggioranza… il paziente \u00e8 morto.<\/p>\n Vuoi veder che c’e’ finalmente un giornalista che parla in toni non corporativi e con un reale interesse a far progredire la professione verso…<\/p>\n Dobbiamo chiedere nuove regole. La tassa Google<\/strong>, la difesa del copyright<\/strong>, una distribuzione pi\u00f9 equa delle risorse pubblicitarie.<\/strong> In Italia solo 3 miliardi di euro scarsi su 7 del budget generale dell\u2019advertising arrivano ai media<\/strong>, meno che negli altri Paesi europei.<\/p><\/blockquote>\n …al leggere questo paragrafo la mia reazione \u00e8 stata:<\/p>\n <\/p>\n Non ce la possono fare.<\/strong><\/p>\n Cercher\u00f2 di essere pi\u00f9 lapalissiano possibile, sai mai che lo legga qualche giornalista non informatizzato:<\/p>\n La pubblicit\u00e0 sui media tradizionali (tv e giornali) si basa su un modello vecchio di 80 anni: il cartellone pubblicitario.<\/strong><\/p>\n Poteva funzionare con i media non interattivi,<\/strong> dove costringevi le persone a subire le interruzioni pubblicitarie, ma con l’avvento dei media interattivi<\/strong> la gente ha cominciato ad esercitare il diritto di scelta<\/strong>.<\/p>\n Inoltre una generazione \u00e8 quasi morta di vecchiaia<\/strong> (i baby boombers, nati appena dopo la seconda guerra mondiale), alcuni sono ancora nei posti di comando, ma nei numeri non contano pi\u00f9 un cazzo. Poi’ c’\u00e8 la mia generazione, quelli nati negli anni 70-80, noi siamo numerosi ma siamo abbastanza in grado di fare delle scelte autonome, anche se quelli “digitali” come me sono pochi in percentuale. Poi ci sono quelli nati tra gli e 80-90, questa \u00e8 gi\u00e0 una generazione molto “digitale”, abituata ad usare il computer fin dalla tenera et\u00e0.<\/p>\n E caro giornalista, immagina questo: quelli nati dal 1998 in poi, non hanno mai vissuto in un epoca senza Google. Per quelli, i media tradizionali sono solo una fonte di intrattenimento, non un contenitore di informazioni.\u00a0<\/strong><\/p>\nE infatti RCS…<\/h2>\n
\nSignifica cogestione: \u00e8 uno dei motori della locomotiva tedesca.\u00a0[…]
\n\u00c8 un modello che funziona perch\u00e9 coinvolge nel processo decisionale tutti gli stakeholder. In Rcs, invece, in questi anni si \u00e8 tenuto conto solo degli interessi di azionisti e creditori. E i dipendenti non sono stati coinvolti nei piani industriali e nelle linee di sviluppo che, come abbiamo visto, non hanno portato risultati accettabili. […]. E questo non \u00e8 piu\u2019 accettabile. Vi assicuro, invece, che qualche idea per riportare l\u2019azienda in utile l\u2019abbiamo anche noi.<\/p><\/blockquote>\n\n
Approfondimento: perch\u00e8 l’advertising sui media tradizionali non funziona pi\u00f9<\/h2>\n