{"id":718,"date":"2008-04-10T00:43:30","date_gmt":"2008-04-09T22:43:30","guid":{"rendered":"http:\/\/loupgarou.opalstacked.com\/?p=718"},"modified":"2008-04-10T00:43:30","modified_gmt":"2008-04-09T22:43:30","slug":"now-i-have-a-desktop","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/garethjax.net\/now-i-have-a-desktop\/","title":{"rendered":"Now i have a desktop*."},"content":{"rendered":"
Dopo circa 3 anni e forse pi\u00f9 su una scrivania ferrosa (ma molto utile perche’ dotata di 3 pratici cassetti ove stoccare cancelleria, cose informatiche e cose miscellanee) oggi sono andato all’Ikea grazie alla mia cara amica Drakesky <\/a>(e alla sua auto “puntina”), dove ho preso una plancia di legno e 4 gambe.<\/p>\n Quest’apparente banale situazione in realt\u00e0\u00a0 comporta il fatto che ora mi esibir\u00f2 in uno sfogo testuale al confronto del quale i post di suzukimaruti sembrano poesie ermetiche. Un vero e proprio flusso di coscienza, ma 2.0 perch\u00e8 Joyce in realt\u00e0\u00a0 era un blogger ma non lo sapeva.<\/p>\n Essere blogger oggi \u00e8 una situazione critica, vedo molta gente che blogga meno e altra che non blogga proprio pi\u00f9: \u00e8 come se la blogosfera (di cui mi sono sentito quasi sempre un blogo-satellite o un blog-etollide) stesse implodendo sotto la sua stessa massa. Per certi versi forse siamo di fronte ad una evoluzione, non ricordo dove ho sentito (forse al torino barcamp 2008) che dal punto di vista generazionale il blog \u00e8 una cosa da teenager over 15-16, mentre i ragazzetti under 15 preferiscono l’istant messaging. E magari tra i 20 e i 40 si va sui social network per conoscere, esplorare e sbavare sulle tipe.<\/p>\n Insomma si blogga meno di prima e magari c’e’ chi prova a cambiare musica<\/a>, c’e’ chi microblogga<\/a> per mancanza di tempo (ben arrivato nel mondo del lavoro), c’e’ chi passa su twitter tanto per informare i soliti 12 amici delle cose che fa e che dopotutto “bastano alcuni messaggi”.<\/p>\n \u00c2\u00b5 Ca\u00cf\u2020 miei (mica avrete problemi a decifrarlo?)<\/strong><\/p>\n In compenso credo che i ragazzi di google avranno di che disperarsi, non si vedono tanto spesso i simboli greci nei post di un blog. Poi comunque qua siamo sullo sconclusionato andante, nessuno legger\u00e0\u00a0 mai tutto questo, ma il piacere tattile dell’avere nuovamente i polsi ben piazzati e le dita che scorrono sui tasti \u00e8 difficilmente descrivivile ai non addetti ai lavori. Ah, ma torniamo ai Ca\u00cf\u2020 miei. <\/strong>Ultimamente il blog \u00e8 diventato leggermente asettico, ammetto di aver avuto quasi paura a scrivere, in parte poi sono stato molto impegnato a “documentarmi” di internet marketing ma di questo parleremo dopo.<\/p>\n Ecco ho fatto un intero paragrafo senza dire praticamente nulla, ci riprovo: \u00e8 un periodo in cui sono innamorato (e se ne saranno accorti i lettori fedeli, se ancora \u00e8 rimasto qualcuno che legge questo coacervo di minchiate). E’ un periodo che dura da 2 anni, ma da due anni \u00e8 un “work in progress”: non dir\u00f2 chi \u00e8 lei, ma si tratta chiaramente di una cotta violenta. Non so se vi \u00e8 mai capitato, ma io sono cos\u00ec: in genere amo un solo essere umano per volta, con tutto me stesso. E’ pessimo marketing, lo so, bisognerebbe avere diverse “uova nel paniere” ma per quanto possa essere amichevole e generoso, c’\u00e8 una sola persona che ha la priorit\u00e0\u00a0 su tutto. L’amore, come enunciato alcuni post fa, \u00e8 una anomalia quantica… insomma un buco nero nel quale tutto ci\u00f2 che \u00e8 il nostro universo personale viene risucchiato. Come si forma questa anomalia gravitazionale? Quando la quantit\u00e0\u00a0 delle balle che ci si racconta raggiunge una massa critica e le regole normali della realt\u00e0\u00a0 non valgono pi\u00f9.<\/p>\n Con questo non voglio risultare negativo o matematicamente pessimista, l’amore \u00e8 una cosa straordinaria, come le pulsar, le quasar, gli anelli di saturno, le fasce di van hallen (che non \u00e8 il gruppo musicale). Insomma ci siamo capiti, ogni volta che c’e’ un evento del genere e’ giusto ed \u00e8 doveroso contemplarlo. E in pi\u00f9 la primavera non aiuta. Non sono arrabbiato, ma a forza di sbattere la testa contro il muro sto perdendo la memoria a breve termine, mi stanno crescendo calli ossei sul cranio e sto perdendo la memoria a breve termine. Potessi urlerei, ma non cambierebbe la situazione, sveglierei coinquiline e vicini e a causa del raffreddore di questi giorni non credo nemmeno di avere grandi capacit\u00e0\u00a0 polmonari. Insomma posso solo aspettare una risposta al mio “Imperioso interrogativo” che le ho posto un paio di settimane fa e sperare che sia entro un range binario: 1\/0 o vero\/falso o si\/no. Insomma dopo 2 anni di pazienza e romanticismo spero di avere una risposta che possa essere interpretata da un costrutto if..then… else.<\/p>\n Niente elseif. Niente select..case. Nemmeno Exception handlings: la vita \u00e8 gi\u00e0\u00a0 complicata a sufficienza senza cercare di gestirla ad oggetti.<\/p>\n if ( $mettiamoci_assieme == “si”)<\/p>\n { relazione($io,$lei)}<\/p>\n else<\/p>\n { echo “Guarda, \u00e8 stato bello provarci, ma \u00e8 ovvio che non funziona. Restiamo amici.”}<\/p>\n E’ un costrutto molto semplice. Devo ricordarmi di eseguirlo quando la sentir\u00f2.<\/p>\n
\nIl problema \u00e8 che dopo due anni, mi sento il telescopio hubble: vedo un sacco di belle cose lontane ed iraggiungibili. La mia storia, a causa della distanza geografica che ci separa (all’incirca 4 ore di treno) e della carenza e brevit\u00e0\u00a0 di contatti interpersonali, \u00e8 ancora al punto di partenza. Se usiamo la metafora della settimana enigmistica con il “colorate le parti segnate per ottenere la sagoma finale” sono nell’angolo in alto a sinistra, con un paio di parti colorate su 50. Il fatto poi che lei usi saltuariamente l’email e che raggiungerla al telefono sia un’impresa, rende il tutto ancora pi\u00f9 doloroso. Niente messengers per carit\u00e0\u00a0, prendono troppo tempo. Fatto sta che conosco meglio le sue amiche messenger-munite che lei stessa: mi sembra paradossale.
\nCredo che la maggior parte della gente dopo un semestre si sarebbe gi\u00e0\u00a0 arreso, ma sono oramai conscio di fare parte della long tail<\/a> degli innamorati cronici. Insomma niente one night stands (non frequento gli ambienti giusti, anzi non frequento oramai pi\u00f9 nessun ambiente) e nemmeno il grande amore che si staglia all’orizzonte (anzi e’ ancora oltre l’orizzonte degli eventi. Ma perche’ sto usando metafore fantascientifiche o astrofisiche di cui non sono sicuro?)
\nLa mia sanit\u00e0\u00a0 mentale \u00e8 a rischio. Perch\u00e8 L’ikea non apre una sezione “cuori solitari in scatola di montaggio” ?<\/p>\n