Dopo circa 3 settimane, rieccomi qua a rompere le balle 🙂
Dopo circa 5000 km, 3 stati, 3 stagioni, sono finalmente tornato in italia. Sulla via del ritorno uno dice “Oh, non vedo l’ora di essere a casa, mi manca proprio”; Poi scende dall’aereo a Malpensa, si trova immerso in un oceano di tamarri e si spaventa persino. Magari gli viene da chiedersi “Where the hell have i landed?”. Ma poi le cose cambiano: prendi lo shuttle per la stazione centrale di Milano e pensi di essere capitato a Calcutta (non ci sono mai stato, ma è per usare un’immagine molto popolare). Un vero e proprio shock culturale: casino, gente incazzata, altri tamarri, disservizi. Leggi un giornale e vedi le stesse notizie di 20 giorni prima.
Ma lasciamo perdere. Tanto lo sapete tutti che la società italiana fa schifo e che io sono prevalentemente esterofilo (abbiamo buon cibo, bella storia). 😉
Parliamo un pò del viaggio: sarà solo un antipasto in attesa degli appunti di Elena, una delle compagne di viaggio. Se avete seguito l’altro blog avete avuto qualche anteprima grafica, ma si tratta della punta di un iceberg molto grosso: gli altri avevano macchine fotografiche serie e hanno riempito credo 4-6 giga di memorie.
Sfatiamo alcuni miti: