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Chi sono io Cose da sapere Cose interessanti UK 2005

Ritorno alla triste realtà…

E rieccomi qua come promesso.
No, non ho ancora aggiornato l’header, la foto che voglio usare mi manca ancora, credo che ce l’abbia imizael nella sua macchina fotografica 😉 Devo controllare sul suo spazio su flickr.

Che dire di questa settimana a birmingham ?
Sicuramente una vacanza splendida sotto diversi punti di vista, ospiti di Neg, una amica generosa e fantastica.
Sempre grazie ad un libro di Neg, ho “ristrutturato” la trama del fumetto su Torino che vorrei realizzare. Credo di aver finalmente imboccato la strada giusta per questa storia.
Abbiamo ri-visitato il castello di warwick, che quest’estate non eravamo riusciti a vedere completamente. Devo dire che merita una giornata intera: se ci andate fate in modo di arrivarci prestissimo, perchè le cose da vedere sono tante e alle 18 vi accompagnano gentilmente all’uscita 😉

Alcune cose che probabilmente non sapete sull’inghilterra (o magari solo di birmingham).
– Il biglietto del bus si fa SOLO sull’autobus. Controllate di avere il contante perche’ non danno resto.
– le proporzioni del cibo sono smisurate. Tanto per dire al kaiten-sushi (quelli con il nastro per intenderci) mettono tre porzioni GROSSE per piattino e se ordini il ramen (spaghetti in brodo con verdure o carne) ti portano una ciotola che sembra un elmo da fante.
– Ci sono patatine in busta (che loro chiamano “Crisps”) che noi nemmeno ci sognamo. La mia preferita e’ la thai-chili sweet ^_______^ (c’e’ persino gente che vende i sacchetti su ebay). Ci sono comunque decine di prodotti da sperimentare *_*
– Le persone sono educatissime e gentili a prescindere dal colore della pelle.
– Ci sono delle ragazze indiane che sono delle fighe incredibili *________* scusate lo sfogo ormonale. In generale essendo città  con molti studenti, birmingham ha una popolazione variopinta e giovane.
– il sistema del collocamento è davvero impressionante. Sono andato con le ragazze per informarmi sulle eventuali problematiche lavorative. Ebbene c’e’ una persona di fronte all’entrata che ti indirizza ai terminali oppure direttamente al personale (ovviamente con una gentilezza che qua ci sognamo). Cosa bisogna fare per lavorare in UK ? Nulla, non servono permessi di alcun genere se sei un cittadino U.e.
Inoltre e’ disponibile presso gli uffici o online, un database nazionale con i posti di lavoro offerti. Se si va all’ufficio il terminale stampa gratuitamente gli elenchi dei lavori che mi interessano.
Inoltre l’ufficio organizza colloqui tra le ditte e i candidati. Insomma, tra il cercare il lavoro e l’averlo passa ancora parecchio, ma almeno a monte c’e’ un sistema che FUNZIONA!
Come si evolverà  la mia vita in quest’anno è tutto da vedere, ma sicuramente ora che so come funziona il tutto, farò più attenzione a quello che capita dall’altra parte della manica!
I saldi. Ragazze in ascolto e uomini sciatti, questo interessa voi. Quando iniziano i saldi, la roba cala davvero di prezzo. Abbiamo trovato maglie a 6 euro e pantaloni a 4 euro. Roba di una certa qualità  comunque. Montoni (nel senso della giacca) da 25 euro. Ho comprato dei pantaloni fighissimi per poco piu’ di 35 euro. Onestamente le griffes possono andarsene all’inferno, questa roba ha uno stile molto “cool” e materiali piu’ che ottimi.
Inoltre se non siete soddisfatti potete andare entro una ventina di giorni al negozio e farvi restituire la cifra pagata! Roba da non credersi! (almeno qua nel terzo mondo dell’Europa).

What can i say ? I’m really starting to hate this country. Scusate, stavo già  pensando in termini anglofoni. Bah.

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Vacanze 3: per un pugno di spezie

Si continua con la narrazione vacanziera!

Per il riassunto della parte 2… rileggetela!

Usciti dal generator, ci dirigiamo a piedi di gran carriera (una delle caratteristiche salienti della vacanza) verso il British Museum. Il British Musem e’ circa un chilometro e mezzo dal Generator, per cui seguendo una mappa che mi ero stampato andiamo in direzione… sbagliata. Beh, non di molto, però Snaga approfitta dell’occasione per farsi finalmente un caffè allo Star Bucks. Di tutte le catene esistenti al mondo, questa si caratterizza per le bevande discrete, i frullati appetitosi (anche se un pò cari) e le salette con le poltroncine.

Dopo la sveglia alla caffeina (di cui io faccio a meno), seguiamo un po’ di indicazioni e arriviamo al Museo.
Del British dirò poche cose salienti: è grandissimo, è ordinato ed è gratuito.
Ci sarebbe da scrivere un capitolo a se stante… sopratutto l’area medio-orientale con le opere d’arte Assire e’ assolutamente splendida. Ma anche la sezione celtica e anche quella centro-sud americana.

Eccovi qualche foto!

Per esorcizzare la mia italianità  (un difetto genetico difficile da curare purtroppo) lascio anche 5 euro di contributo al museo.

Stanchi e felici usciamo dal museo dopo quasi 3 ore, sono le due del pomeriggio: lo stomaco brontola! Fortunatamente Londra è ricca di ristorantini etnici che a pranzo consentono di mangiare per poche sterline.
Dopo aver girato un pò approdiamo ad un ristorante indiano, che pero’ ci propone un take-away dovendo chiudere nel giro di un quarto d’ora.
Sconsolati ce ne andiamo (il bisogno di sedersi e’ soverchiante) e approdiamo non troppo distanti da li in un ristorante Thai. La cucina è ottima, simile a quella cinese, ma più piccante. Peccato che le porzioni siano un pò microscopiche per i miei gusti.

Alla fine del pranzo, la mia amica Raven_lore ci viene a salutare e iniziamo un altro giro in zona che ci porta prima a “Forbidden Planet” (luogo di culto per i cultisti dei fumetti e dei film) e poi un pò in giro per il centro fino a Chinatown. (ARGH un sacco di ristoranti cinesi che offrivano pranzi e cene a prezzo ridicolissimo).

Accompagniamo Raven al suo B&B (Che per la cronaca costa meno dell’ostello… c’e’ da valutare che ora sapendo dove andare, magari in futuro andremo li) e poi usciamo a cenare… E finiamo all’indiano “mancato” a pranzo!
La cena si rivela ottima e il prezzo accessibile!

Usciamo che e’ quasi mezzanotte e decidiamo di rientrare perche’ il giorno dopo la sveglia e’ prima dell’alba… Torniamo all’ostello e fatti i dovuti calcoli non saremmo riusciti a prendere i mezzi per arrivare a Stansted per prendere l’aereo… Su consiglio di Raven, chiediamo ai ragazzi dell’ostello di prenotarci un taxi per l’indomani.

Per farla breve: Sveglia alle 4.30 di mattina per prepararsi, taxi alle 5, 15 STERLINE in totale per 20 minuti di corsa, ma siamo riusciti a prendere il treno a Liverpool street per Stansted con un buon anticipo.
Ne è valsa comunque la pena, perchè l’aereo da Londra a Glasgow costava una cosa come 25 euro a testa!

Vi consiglio caldamente di prenotare con un congruo anticipo (3-4 settimane) voli del genere: troverete tariffe equivalenti a orari piu’ umani.

Stanchezza a parte, alle 9.50 approdiamo a Glasgow… il cielo è grigio (una costante alla quale ho fatto l’abitudine, Snaga magari un pò meno) e la temperatura frizzante (Un po’ come a Lucca a Novembre, quando piove, per darvi l’idea). Ma eravamo li, un po’ scombussolati ma pronti a iniziare la seconda parte del nostro viaggio nel Regno Unito!

Prossima meta: la stazione centrale di Glasgow dove ci saremmo dovuti incontrare con la nostra “basista” di Birmingham: Negshin!

Nota di costume: Italiani pochi e poco fastidiosi. Il popolo che personalmente considero “Scourge of the land” era stranamente presente. Probabilmente molti hanno cambiato mete per timore di attentati, quindi i turisti che c’erano erano principalmente over 30. Meglio così.

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Cose da leggere UK 2005

Vacanze 2: una lunga estate calda o forse no

Benvenuti alla seconda parte.

Siamo all’aeroporto di Genova pronti a partire. Diciamo che siamo partiti con ABBONDANTE anticipo per non avere problemi di traffico o code: e’ pur sempre il weekend prima di ferragosto e i turisti non fanno partenze intelligenti. Il fatto è che siamo arrivati un paio d’ore prima!
L’aeroporto di genova e’ piccolo ma molto carino. Mi ha dato questa sensazione intimista, quasi come quello di Glasgow, ma di quello parleremo poi nella parte 3 🙂

Partiamo alle 20.50, Snaga affronta coraggiosamente il suo primo volo e nel giro di un paio d’ore, atterriamo a London Stansted… alle 21.50. Fuso orario, un’ora in meno 🙂

Stansted e’ collocato a quasi 90 km da Londra, in un’altra regione, l’Essex. Infatti i britannici si sorprendono del fatto che lo chiamiamo “London Stansted”. Bizzarrie dei terminal aeroportuali! (d’altra parte anche Malpensa non scherza).

Il problema che si presenta per arrivare a Londra in tempi brevi e’ che c’e’ un unico metodo: Lo Stansted Express. Si tratta di un treno della categoria Eurostar, che per 45 minuti di tragitto richiede per un biglietto A/R 24 sterline! Ossia circa 36 euro! Grazie a Ryan air, e’ possibile comprare i biglietti a prezzo agevolato, cosa che avevamo gia’ fatto online. Risparmiamo 2 sterline a testa, che possono sembrare una inezia, ma in una vacanza al risparmio contano!

Saliamo sul primo treno disponibile e arriviamo a Liverpool street. La stazione e’ pulita, ordinata e sopratutto ha dei negozi che vendono cibarie. Il nostro primo contatto con la cultura anglosassone e’ con delle deliziose patatine in busta (da ora “Crisps” come le chiamano loro) al pepe nero.

La nostra destinazione e’ l’ostello “Generator“, in Tavistock Square. Tralasciata l’ipotesi di prendere un bus (non abbiamo riferimenti) consultiamo la mappa della metro e abbandonata ogni paranoia (almeno da parte mia), compriamo i biglietti e oltrepassiamo l’entrata.
Siamo consci del fatto che bastano poche fermate sulla linea circolare per arrivare. Peccato che ci siano ancora dei lavori o e’ tardi, per cui la linea e’ chiusa. Dei gentilissimi omini del personale ci indirizzano verso la destinazione: prendiamo una linea, cambiamo dopo un paio di fermate e alla fermata dopo ci siamo.
Durante il viaggio non posso fare a meno di osservare cittadini e turisti: i loro abiti non sono minimamente estivi, sono quasi autunnali. Per fortuna c’e’ qualche persona in bermuda come me! Non tutto e’ perduto!
Eseguiamo le indicazioni e arriviamo a destinazione. Usciamo gia’ stanchi e leggermente affamati… e la visione: davanti all’uscita della metro c’e’ un supermercato di quelli aperti tutta la notte!
“La Civiltà !!!” è la prima cosa che ci viene da urlare… poi ci fiondiamo dentro perchè inizia a piovere!

Compriamo dell’acqua e qualche genere di conforto, usciamo consultando la mappa che avevo stampato, e ci dirigiamo verso l’ostello. Per essere sabato notte questa zona di Londra e’ abbastanza desolata e tranquilla, probabilmente perche’ essendo vicini alla zona universitaria piu’ che altro ci sono scuole e uffici.

Dopo un centinaio di metri o poco piu’, arriviamo finalmente all’ostello. Non è il più elegante o il più economico ma e’ sicuramente uno dei più fighi che io abbia visto! E’ GGGiovane, è allegro, c’e’ un’area bar dove si balla e si gioca, hanno internet a prezzi accettabili e i ragazzi in direzione sono gentilissimi! Visitate il sito e tutto quello che vedrete e’ vero.

Unico aspetto sconveniente: la stanza e’ tipo dormitorio, da 4 persone con due letti a castello. Entriamo e facciamo meno casino possibile a luce spenta per non disturbare il tizio che c’e’ già . Dopo un pò arriva un altro tizio, accende la luce e allora non ci facciamo più problemi. E’ oramai l’una passata quando siamo in stanza, abbastanza esausti ma emozionati.

Il giorno dopo inizia con la colazione verso le 9. E’ domenica: il programma è di visitare il British Museum e poi nel pomeriggio trovarci con una mia amica. Iniziamo quindi con una robusta colazione a suon di cereali, latte, pane tostato, burro e marmellata. In questo il Generator è, ehm, Generoso perchè puoi servirti a volontà  di queste cose. (c’è anche caffè solubile, ma non credo che un italiano normale possa reggerne l’esistenza).

Usciamo quindi tra una cosa e l’altra verso le 10 pronti per affrontare una delle città  più importanti del mondo… ma questa è un’altra storia 😉

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Vacanze 1: Preparativi

Ha inizio la bloggata sulle mie vacanze 🙂
La premessa importante è che queste vacanze erano votate al risparmio perchè i soldini non erano moltissimi. Io e Snaga— (per chi non lo sapesse e’ la mia socia nel nostro fumetto) avevamo in programma di fare una vacanza assieme da diversi anni, ma per vari motivi non c’eravamo mai riusciti. Quest’anno con la complicità  di una amica inglese, Negshin, conosciuta grazie al mondo dei webcomics, siamo riusciti ad organizzare questa ambita vacanza.

Il primo grosso ostacolo e’ stato definire la durata. Negshin aveva dei casini con il lavoro, Snaga pure, per cui c’e’ voluto un po’ per prenotare il volo.
Alla fine siamo riusciti a prenotare la partenza da Genova alle 20.50 del 13 agosto e il ritorno sempre su Genova alle 7.40 del 21 agosto.

Se vi chiedete perchè sono partito da Genova ebbene ci sono due motivazioni:
– Snaga era al suo primo volo e lei e’ di Albissola (Savona).
– Sono sceso prima per farmi una giornata di mare (l’unica di quest’estate purtroppo), comodamente cullato dalle onde su una specie di piattaforma vicina alla spiaggia. Una goduria. Mi sono ovviamente scottato un po’ nonostante le protezioni… pazienza era comunque uno spasso.

A proposito di ryanair: Essendo una compagnia lowcost può riservare sorprese, se cambiate idea all’ultimo credo che non vi rimborsino nulla… io per ora ho sempre avuto fortuna. 🙂
Gli snacks me li porto nel bagaglio a mano, assieme ad una bottiglietta d’acqua.
Il grosso problema sono gli orari. Ryan e’ ottima per chi vive in albione, meno agevole per chi arriva da fuori. Basta fare un giro sul sito ryan e fare degli esempi di tragitto per rendersene immediatamente conto. Flessibilita’ e’ la parola d’ordine. D’altra parte la vacanza distesi sulla spiaggia, magari in un club Med, non è assolutamente quello che mi interessa 🙂 Preferisco sputare sangue e avere dei bei momenti (infatti ho perso anche due chili!)
Un consiglio: se dovete fare un doppio scalo (es: italia – uk – irlanda) mettetevi nel bagaglio a mano il minimo indispensabile per passare la notte: un pigiamino e almeno uno spazzolino da denti con dentifricio. Nella malaugurata ipotesi che il vostro bagaglio principale venga perduto, potete almeno passare una notte decente.

Per il resto tanto di cappello alle tariffe: in questo periodo di altissima stagione, ce la siamo cavata con 125 euro a testa andata e ritorno. Siate flessibili e risparmierete parecchio.

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A grande richiesta…

Qualche piccola anteprima fotografica 😉

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