Categories
Chi sono io

Dopo 10 anni, la fine è inevitabile…

…per la valigia che mi ha accompagnato in questi lunghissimi anni.

dav

E non posso che fare i complimenti a Carpisa, perchè si è dimostrata una valigia solida, capiente e affidabile.

Dopo 10 anni si è spaccata una ruota, che rende il suo uso più simile ad un aratro che ad un trolley.

è successo nell’ultimo viaggio a Valencia del mese scorso.

Qualche aneddoto

Generalmente assegno un nome solo ai dispositivi informatici, si tratta di una forma mentis del mio passato da sistemista informatico, dove era prassi dare un nome unico e riconoscibile ai server. E infatti, mentre il notebook, il tablet e il telefono hanno nome riconoscibile, la valigia è sempre stata “la valigia”, forse perchè era più importante il contenuto del contenitore.

In compenso la valigia ha sempre avuto praticamente dall’inizio quell’adesivo “Jalapeno” che la rendeva riconoscibile sui rulli trasportatori degli aeroporti (spesso anche con la pellicola plastica).

Jalapeno era un “tentativo di cliente” di Bologna che cercava (se ben ricordo) di creare un brand “cool” di cui poi vendere l’abbigliamento.  L’idea era plausibile ma quell’epoca i social media erano ancora in fasce per cui l’azienda si è dissolta nelle maglie dello spazio tempo, invece i suoi adesivi erano di ottima qualità per cui ha resistito agli scaricatori aeroportuali.

Il mitico viaggio del 2007

La valigia la presi in occasione del più mitico road-trip mai fatto (da me), ovvero il viaggio americano in cui con un gruppo di amici arrivammo a Seattle (che è nell’estremo nord della costa Ovest) per andare in pulmino fino a San Diego (che è al confine con il messico, che magari sarà una possibili prossime tappe dei miei viaggi, magari facendomi seguire di nuovo da un tour operator. ). Insomma percorremmo circa 5000 km su strada secondo i nostri calcoli.

Come potete notare, sono rimasto coglione uguale

In quell’occasione feci anche il passaporto “elettronico” e la questura di Torino riuscì a sbagliare la stampa della foto, infatti per dieci anni ho avuto in bella mostra la foto di un Ghoul appena uscito dalla tomba.

Per sincronicità, il passaporto scade a giugno, ma a maggio lo rifaccio, perchè come avevo già scritto altrove (su fromrivarolo.wordpress.com il mio blog di viaggio), un passaporto che scade entro i sei mesi è come se fosse stampato sulla carta igienica.

Ho anche lavato la carta d’identità per cui ho dovuto rifarla da pochi giorni, per cui se tutto va bene, il giugno 2027 sarà il prossimo appuntamento per rifare tutto.

Altri posti dove la valigia mi ha seguito

  • Giappone
  • Canarie
  • Spagna
  • Diverse conferenze SEO in florida
  • Sicilia
  • Londra (sia come turista che come migrante in cerca di fortuna)
  • New York
  • Irlanda

…E Ora ?

Fidandomi del brand ho ripreso un’altra valigia Carpisa, sperando che i materiali siano ancora della stessa qualità.

La differenza più grande è che non c’è più il doppio soffietto che caratterizzava il modello precedente quindi può “espandersi di meno”.

Vedremo cosa succederà!