…Neanche a farlo apposta, sono entrato sul blog, ho aggiornato alcuni settaggi e ho visto erano passati almeno sei mesi dal post precedente scritto nel vietnam!
Ps: comunicazione tecnica, ho dovuto aggiornare php a 7.4 perchè la versione 7.2, che andava bene fino a 6 mesi fa, ora non mi permetteva di caricare immagini di alcun tipo… merdine quelli di wordpress.
Probabilmente ho un timer interno che mi consente di ricordare involontariamente le scadenze.
Come siamo messi
Abbastanza nella cacca, ancora adesso, dannato Covid.
Sono tornato a marzo dal Vietnam (esperienza fantastica, da rifare in futuro!), una settimana prima che iniziasse il Lockdown in Italia, poi per forza di cose sono rimasto inchiodato a Rivarolo Canavese come tutti.
Il ritorno è stato di per sè una specie di viaggio della speranza:
- Da Nang -> Bangkok
- 8 ore di attesa in aeroporto (dove ho potuto usare una lounge aeroportuale per far passare almeno 5 ore, grazie al servizio che avevo acquisto “priority pass” in cui praticamente paghi una quota fissa per avere 10 di ingressi all’anno in oltre 1300 lounges. Chiaramente in un mondo in pandemia, parte degli ingressi rischiano di bruciarsi).
- Bangkok -> Abu Dhabi
- 2 ore di delirio in cui ho dovuto mettermi in coda assieme ad altre mille (stimate) persone per fare i controlli di INGRESSO in aeroporto. Sono arrivato al pelo per fare…
- Abu Dhabi-> Barcellona*
- 8 ore a Barcellona (quasi deserta), dove ho deciso di fare una sortita in città per andare a salutare degli amici e anche così sono tornato al pelo per prendere l’ultimo pezzo del ritorno
- Barcellona->Torino.
Abu Dhabi, Barcellona e altre quisquilie
Questa tratta merita un piccolo approfondimento
- Sono riuscito, grazie alla scarsità di richiesta a “vincere” una upgrade del volo di ritorno, tra Abu Dhabi e Barcellona. Il Meccanismo funziona ad “asta”, tu decidi di investire una somma di denaro (in questo caso ho puntato poco sopra il minimo, poco più di 400 euro) e se nessuno fa un rilancio superiore vinci un posto in area Business, altrimenti ti restituiscono la somma puntata. Non ho preso l’intero volo, perché non volevo spendere così tanto e perché contavo di provare a recuperare qualche
oramomento di sonno sul volo prima di Barcellona, in modo da resistere un poco di più alla stanchezza del viaggio una volta atterrato.
Ma quello che ho “apprezzato” di più è stato all’arrivo di Abu Dhabi.
Abu Dhabi è un buco.
Nel senso che è microscopico ed era inadeguato all’emergenza covid. Sono arrivati credo 3 aerei assieme e tutte le persone sono state incanalate in un imbuto, creando una calca incredibile.
Veniva controllata la temperatura in massa con un sensore e poi si faceva una coda interminabile per verificare il bagaglio, il biglietto di provenienza e poi si poteva finalmente uscire. Il tutto con una lentezza incredibile.
Dopodiché dovevi entrare in aeroporto, dirigerti ai check-in, fare un nuovo check del biglietto e del bagaglio, andare al terminal e finalmente salire.
Grazie al biglietto business ho potuto saltare la coda in ingresso!
Se non avessi pagato per questa priorità, avrei probabilmente perso il volo, creandomi un problema enorme.
E anche così nonostante sia microscopico è disposto in maniera serpentese, quindi ho dovuto correre per arrivare al terminal di partenza.
Beh a parte questa parentesi ansiogena il resto del volo è stato piacevole. Ho poi rischiato di perdere il volo di ritorno da Barcellona, perchè l’incursione in città ha poi richiesto circa 4 ore di trasferta, in compenso El Pratt era un vero deserto.
Però poi è andato “””tutto bene”””.
Nel frattempo
A Maggio ho poi combattuto il secondo round contro il Neurinoma.
In questo caso niente operazione chirurgica, ma solo una irradiazione focalizzata chiamata “Gamma Knife“.
Pro
- è stata una cosa breve, durata un’ora e qualcosa.
- Non ha richiesto anestesia profonda o riabilitazione
- Si è conclusa in una sessione, vittoriosamente: la massa restante è stata ridotta del 99%.
Contro
- Non mi hanno fatto mettere i Tool come musica di sottofondo, con la giustificazione che dovevano sentirla pure loro, quindi ho ripiegato con un piacevole album “Divenire” di Ludovico Einaudi, che comunque consiglio se volete concentrarvi/lavorare/meditare.
- Mi hanno avvitato in testa un casco metallico, dopo avermi fatto una anestesia locale. Tra quello e la mascherina sembravo un mix tra Hannibal e Bane. Vi risparmio la foto per decenza. Tra l’altro avevo i capelli lunghissimi, essendo i barbieri chiusi e avvitarlo in mezzo ai capelli non è stato proprio un piacere.
- Non mi sono trasformato in Hulk. Strano perchè Mark Ruffalo ha avuto lo stesso decorso, ma lui c’è riuscito.
E ora?
Si continua a sperare in un periodo migliore, per viaggiare, ma anche semplicemente per visitare persone care che non vedi da mesi, possibilmente senza condannarle a morte.
- Mettete la cazzo di mascherina!
- Appena c’è il vaccino , dopo gli operatori sanitari e le forze di sicurezza, sarò sicuramente uno dei primi a volerlo fare. Se come alcuni pensate che obbligare al vaccino sia una “prova di regime“, siete liberi a pensarlo, ma potreste anche fare a meno di dirlo o scriverlo, anche perchè di rimando io dico che siete dei rincoglioniti, se avete della prole ve la dovrebbero togliere e dovreste tornare a scuola e rifare 5 anni di educazione civica e matematica/statistica. E poi alla fine presentarvi il conto.
- Attendo i risultati del prelievo che mi hanno fatto a maggio (!) per capire se per caso ho già avuto il contagio in forma lieve e ho magari già sviluppato gli anticorpi…
- Visto che l’opzione estero sembra essere estremamente variabile, mi piacerebbe andare in Sardegna dopo metà settembre… chissà!
Vabbè per ora si naviga a vista!
Ultimi dettagli sparsi
- Sto imparando nuove skill di programmazione, mi sto facendo dei corsi di Laravel e altre cosine interessanti su “Linkedin Learning” che in pratica ha comprato il servizio chiamato Lynda. Non male a 49 anni!
- Visual Studio Code di Microsoft è diventato il mio editor preferito per programmare. Gratuito ed estensibile: pazzesco.
- Apple mi fa cagare sempre di più. Ma uso il mio macbook pro a casa, perché lo schermo è davvero un piacere da usare e rappresenta un buon compromesso per lavorare sulla sdraio. In compenso non mi schiodo da Mac Os Mojave, per non avere problemi con i giochini di Steam.
- Ho sostituito il vecchio cellulare Honor 6 che ha fatto i suoi decenti 4 anni di uso intenso (e che stava iniziando a dare di testa) con un Motorola One Vision trovato in offerta sui 200 euro su Amazon. E’ grossissimo (6.3 pollici), ma temevo peggio. Mi trovo abbastanza bene e con 128 giga di spazio non dovrei avere problemi per altri 4 anni.
- A settembre Facebook obbliga a utilizzare l’interfaccia nuova. Che è un po’ un dramma, visto che in questi 12 anni ci siamo abituati alla impostazione attuale. Io credo che mi prenderò una pausa da Facebook. Nel caso mi trovate su twitter.
- Incrociamo le dita per le elezioni americane. Se rieleggono il cretino che c’è adesso, ci aspettano altri 4 anni di apocalisse mondiale.