Ci sono alcune cose che non vanno. Leggo oggi su Repubblica che lei e’ contrario ai libri su Harry Potter. Si tratta di lettere e opinioni che risalgono ad un paio di anni fa, ma parrebbero ancora valide e oggi la televisione sembra aver riportato e ribadito questo concetto: harry potter conterrebbe troppi riferimenti esoterici che farebbero troppa presa sui giovani.
Io non vorrei dirle come deve agire, ma mi vedo costretto a farlo.
Perche’ lei e i suoi collaboratori, invece di condannare non cercate di capire?
Quando io andavo alle scuole elementari e frequentavo il catechismo, i primi banchi della chiesa di San Giacomo (una delle parrocchie della mia città ) erano gremiti di bambini. C’era un coro di ragazzi molto numeroso. C’era uno stuolo di chierichetti di tutte le eta’.
Si e’ mai chiesto, dove sono andati a finire questi giovani ? Perche’ si sono allontanati dalla chiesa ?
Glielo dico io.
Sono stati persi quando il prete che ci parlava e’ stato trasferito. Il mitico “Don Carlo”, era un uomo che parlava ai ragazzi e rispondeva alle loro domande. La messa di Don Carlo non era un’occasione di mortificazione (come per troppi anni ho sentito fare) ma di comprensione. La stessa omelia, una delle parti piu’ trascurate, era un’occasione per rivolgersi ai ragazzi e farli ragionare.
Ragionare. Puo’ sembrare strana questa parola, perche’ la dottrina cristiana molto spesso viene inculcata a forza.
E se non l’accetti, devi mortificarti. Sentirti diverso, escluso.
J.C. ha detto ama il prossimo tuo come te stesso.
L’insegnamento di una religione che si basa sull’amore (il messaggio di J.C.), non puo’ essere costrittivo.
Ecco, non voglio polemizzare, c’e’ chi ha detto che i libri di Harry Potter hanno fatto meno dolore che i preti pedofili. Ma e’ tragicamente vero! In america ci sono state piu’ di 10.000 vittime di pedofilia subita accertate, dagli anni 50 ad oggi!
La chiesa deve cambiare! Anzi deve tornare al messaggio originale e renderlo attuale!
Per esempio dovrebbe aprire il sacerdozio alle donne: non sono forse loro a compiere gli atti d’amore piu’ grande, partorendoci?
Dovrebbe prendere coscienza della discriminazione dei gay: non si tratta di perversioni. E’ finito il medioevo quando si pensava che una malattia (fisica o mentale) fosse il risultato di un peccato commesso dalla persona o dai suoi genitori.
Dovrebbe rendere il voto di celibato come non obbligatorio: Ritengo che sia una mortificazione eccessiva, riservata ai mistici che vogliono meditare sui misteri. Per loro un’allontanamento dalla sostanza fisica e’ un requisito fondamentale. Ma per i “pastori di uomini” ritengo che per comprendere e farsi comprendere, debbano vivere come uomini.
Dovrebbe prendere posizione, spiegandola, contro i veri mali del mondo: le dittature spietate nei paesi del terzo mondo, la criminalita’ organizzata, le guerre di conquista, l’abbandono degli animali, l’inquinamento.
Signor Papa, c’e’ molto lavoro da fare: vogliamo poca retorica e piu’ risultati.
E scenda dalla cattedra, altrimenti non riusciamo a sentirla.
ps: da questo rapporto del cesnur, nel 2003 la chiesa era favorevole ad Harry Potter. Forse dovrebbe dare una strigliata ai suoi P.R., perchè cambiare bandiera così non è proprio serio.
5 replies on “Caro signor Papa,”
Fantastico Gareth, mi trovi d’accordo su tutta la linea. E’ da sta mattina che rifletto su queste cose, perchè ho letto anche io del fatto di HP. E tu ci hai riflettuto molto bene, sono contenta di aver letto quello che hai scritto. Grazie!
*Applausi*… solo questo 😀
🙂 bellissimo, Gareth! e complimenti all’ufficio stampa vaticano!
Grande Gareth, ma attento: tu zpali, lui ti korrice 🙂
Quando è stato annunciato il nome del nuovo Papa la mia delusione e rabbia sono state fortissime. Mi aspettavo una sterzata ma invece la Chiesa ha preferito infilarsi in un vicolo cieco dovendo purtroppo ammettere che è un vicolo di grandi dimensioni nel quale si rifugia una grande quantità di miopi aspiranti non vedenti. Spero che si facciano così tanto male con la loro retrivia da sparire dalla faccia della terra con tutte le altre religioni.