Da qualche giorno vedo comparire il seguente testo nel wall di facebook:
Ho un bel po’ di contatti, ma chi tra questi sono davvero “amici”?
E chi invece segue solo per leggere le notizie? Voglio vedere per chi l’amicizia è importante come lo è per me.
A te che leggi, ti ringrazio di essere parte della mia vita!
Adesso per favore scrivi una sola parola per descrivere come ci siamo conosciuti: non condividere, ma rispondi poi con una parola…
Ricorda: UNA parola!
Ecco, oltre al fatto di risultare una sfida abbastanza complessa, perchè in alcunimolti quasi tutti i casi il modo in cui conosciamo le persone andrebbe celebrato con una novella (invece che usare una sola parola), il problema è che questa modalità è assolutamente contraria al funzionamento della bacheca di facebook.
Spiegone tecnico, ma neanche troppo.
La bacheca di facebook è straordinariamente complessa: ogni utente ha una visione personalizzata, che mette assieme migliaia di parametri come:
pagine/interessi di cui abbiamo fatto like
persone con cui interagiamo di frequente
persone con cui conversiamo di frequente
servizi a cui ci siamo iscritti
advertising legato al nostro profilo socio-demografico
e un botto di altre cose che nessuno conosce
Se tutti questi elementi fossero scaricati sulla bacheca, ogni micro secondo ci sarebbe un nuovo contenuto e questo renderebbe la bacheca inutilizzabile.
Invece Facebook fa vedere solo una parte di questi contenuti, magari anche vecchio di ore (o giorni) ma che lui deduce che potrebbe essere di nostro interesse.
Non è detto che ci azzecchi, ma funziona così.
Quindi anche lo status che pubblicate, verrà visto da una manciata di persone con cui interagite più di frequente.
Se volete avere più successo e sentirvi meno soli, pubblicate un video.
Non tenete il broncio a nessuno dei vostri “conoscenti” di Facebook, perchè se non vi rispondono non è che vi odiano: semplicemente stanno facendo altro.
Come dice l’articolo su techcrunch è possibile bypassare il problema andando su mobile.twitter.com e cancellando tutti i tweet incriminati. Per ora comunque consiglio di usare i client menzionati.
Aggiornamento 16.30:
A leggere techcrunch twitter ha detto che sta analizzando il problema. Era ora!
Un sacco di gente in questi giorni è in “agitazione” per via del nuovo twitter.
In due parole, per chi non c’e’ su twitter: in sostanza
migliorano l’usabilità e integrano direttamente nel sito web tutta una serie di contenuti multimediali (immagini e video) che prima si dovevano aprire in una pagina apposita.
danno la possibilità di capire meglio come si sono evolute le conversazioni
Fanno vedere un mini profilo dell’utente quando ci si clicca sopra, senza entrare nella pagina completa di profilo.
Perchè fanno questi cambiamenti?
Ci sono una serie di ragioni:
Twitter è rimasto sostanzialmente stabile nel tempo, come interfaccia WEB. i client dedicati, per desktop e cellulari smartphone, sono molto più evoluti e ricchi di funzione. Fare questa innovazione vuol dire richiamare attenzione da parte dei media, quindi avere visibilità, attirare altri capitali da investitori.
Per non distogliere l’attenzione dell’utente. Insomma se cliccando su un video, lo vedo dentro twitter invece che finire su youtube (dove ci sono distrazioni a non finire), la mia attenzione rimane su twitter.
(ipotesi) Per iniziare a monetizzare gli spazi. Mettere degli annunci sponsorizzati prima dei filmati potrebbe essere un modo. Anche mettere delle altre iniziative a pagamento tipo dei mini concorsi “partecipa a questo sondaggio istantaneo per vincere un ipad. Solo i primi mille possono partecipare. Clicca Adesso!”. Boom! Ora come ora non mi risulta che twitter abbia creato introiti monetari ragguardevoli.
Twitter vuole fare concorrenza a Facebook! (o no?)
Chi dice questo ha le idee poco chiare sui due strumenti, ma è un errore fraintendibile, perchè alcune funzionalità sono similari.
Spieghiamo quindi alcuni dettagli per capire meglio le cose.
Facebook è un social network a tutto tondo. Twitter è un servizio di microblogging.
Facebook è pensato sopratutto per un uso desktop. Twitter funziona meglio su cellulare.
Facebook è una puttana, ti consente di fare praticamente tutto (pagando)(e la merce di scambio è la tua attenzione o la tua privacy, a seconda dei casi). Twitter è una figa di legno, ti limita parecchio.
Facebook vuole puntare sull’attenzione totale dell’utente: dagli sempre qualcosa da vedere.. Twitter vuole essere veloce ed efficiente, un vero e proprio strumento di comunicazione.
Ma sopratutto:
Facebook ha già i dati ANAGRAFICi nei profili di circa 500 milioni di persone. Twitter ha una piccola biografia, un url e poco altro. La differenza in termini di raccolta dei dati è colossale.
Facebook conosce cosa ci piace (like!), dove abitiamo, il nostro sesso, la nostra età, il nostro stato sociale, i lavori che abbiamo fatto. Sa mettere in relazione i nostri amici e i loro gusti. Sa farci scoprire amici che non sapevamo di avere con altre persone.
Twitter prova a farci aumentare i contatti, mettendo in correlazione gli amici, ma è un tipo di analisi immensamente meno profonda di quella che può permettersi facebook.
Insomma, quelli di twitter non saranno mai così asini da mettersi in concorrenza con facebook, perchè sarebbe una mossa suicida. Ora hanno una loro identità: sono un mezzo di comunicazione agile ed efficiente per diffondere news ad una velocità mai vista prima.
E in futuro?
L’evoluzione della tecnologia è rapidissima. Facebook ha comprato Friendfeed per “assorbire” una serie di funzionalità che riteneva interessanti. Lo stesso friendfeed se lo provate, è molto simile al nuovo twitter, quindi in pratica nulla di nuovo sotto il sole.
Cosa aspettarsi quindi da qui a 5 anni ? Facebook continuerà ad assorbire funzionalità da altri sistemi, per diventare una specie di coltellino svizzero dello scambio di informazioni. Twitter se mantiene la sua identità, diverrà un canale di comunicazione privilegiato, che diventerà molto importante per i media. (già adesso non scherza).
A breve, non vedo altre rivoluzioni, salvo Facebook non decida di comprare twitter… non c’e’ riuscito google, ho grossi dubbi che possa farcela facebook.