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Omega Drivers

Ho risolto (parrebbe) il problema con il blue screen della morte, dovuto alla scheda video. Grazie agli “OMEGA DRIVERS” (titolo roboante, meriterebbe un rullo di batteria) ora il sistema pare stabile come una roccia.
Non so come o perchè, ma ora sono una persona un pochino più felice. In fondo mi basta poco ^_^ :rock:

Ah, ecco un link per scaricarli se vi servissero.

nb: non credo che siano ottimizzati per la velocià  ma per la stabilità . D’altra parte quando hai un pc vecchio di piu’ di 3 anni, non ci fai caso a un frame in più o in meno! 😉

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Parole d’oro!

https://aerohost.com/Google/index.htm

Questo sito e altri ancora (come googlest ad esempio), suggeriscono parole chiave da inserire o usare per i propri siti, in modo da far apparire i banner piu’ danarosi.

Funzionano ? Non funzionano ? Google mi ha tolto i banner da mesi e non me li vuole ridare. C’e’ chi giura di si 🙂
A voi la facolta’ di sperimentare.

Una cosa e’ sicura: queste cifre (si parla di 90 dollari e piu’ per un click) sembrano legate al mercato americano… Infatti ci vorrebbe un servizio simile anche per gli inserzionisti italiani… chissa’ come li fanno ?

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Via Amazon, arriva Adbrite

Nella continua ricerca di mezzi di finanziamento, sono approdato a questo servizio
che probabilmente sta dando del filo da torcere a Google.
ADbrite e’ una societa’ che prende in carico i nostri siti e li offre ad altre societa’, un po’ come una agenzia pubblicitaria vende gli spazi sui cartelloni della citta’.
Funziona ? E’ presto per dirlo, puo’ darsi che in Italia non ci sia ancora molta richiesta… e avere la lingua italiana in questi casi e’ uno svantaggio, perche’ riduci il possibile bacino di utenza.
Ma non si sa mai…
Nel frattempo ho tolto la form di Amazon, che nessuno usa mai, ma e’ ancora nella sezione “come supportare questo blog”. Se comprate da Amazon passando dai miei link, mi attribuite una percentuale dell’acquisto 😉
Per ora ci sono solo Imizael e Igor che l’hanno fatto; Visto che non attira gente (dopotutto avendo pochi soldi ho poca roba da recensire e da far invogliare all’acquisto) ho messo direttamente adbrite. (perche’ Amazon e’ schizzinoso nei confronti degli altri advertiser…).

Vabbe’, buona continuazione 🙂

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Aggiornamento ninsola

Un’anteprima del progetto video che io e amici stiamo facendo!
Dategli un’occhiata 🙂

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A proposito di FF7 Advent Children

Il film l’ho visto due volte, ovviamente scaricato da internet perchè in italiano non esiste ancora. Se passa, credo che andrò a rivedermelo in risoluzione amplerrima per vedere come resta (e l’audio signori e signore, merita tantissimo, ma questo è già  stato espresso in un post precedente).

A differenza del Suzuki, mi permetto di spezzare una lancia in favore. E’ un film da geek: ci sono tutti i personaggi del gioco, anche se è Craudo ehm… Cloud a farla da protagonista. Gli altri fanno da contorno, ma fanno il loro spettacolo. L’emozione di vederli in animazione è grande.

Bilanciamento azione/storia/tecnica. E’ un’equazione dove il risultato massimo e’ 100. Un film che fa 33/33/33 e’ mediocre in tutto. Nel caso di FF7-AC direi che le proporzioni sono 40/20/40.
E secono me, va bene cosi’: Ci sono scene eclatanti, dinamiche (fin troppo a volte, vanno rivedute) e tremendamente cinematiche che sembrano uscire dal primo Matrix (che ha cambiato il cinema in maniera permanente). Ci sono scene piu’ intime e sentimentali.

La storia NON e’ per chi non ha giocato a Final Fantasy 7: e’ strapieno di riferimenti che lo spettatore si perderebbe. Io stesso che ho vissuto il 7 solo superficialmente (sul pc non mi girava e non ho mai posseduto una Psx) ho stentato a capire diversi riferimenti.

Concludo con un pizzico di onestà  che non vi aspettereste da un Sabaudo: finalmente un buon prodotto derivato dall’eterogeneo universo dei videogiochi. (No, Tomb Raider non lo considero buono, tranne per Angelina Jolie).
Se il film non vi piace perche’ non siete contaminati dai videogiochi, siete solo degli sfigati.

Orgoglio gamista!!!

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La musica di Final Fantasy 7 Advent Children

…E’ bellissima. E c’e’ dietro uno dei pilastri della Square che da anni continua a dare il suo contributo ad una delle leggende del mondo dei videogiochi: il compositore Nobuo uematsu.

Consiglio di prenderla appena arriva, e se proprio non volete aspettare, eccovi un link di amazon per
ordinarla.

FF7 su Amazon.com

E se siete veramente dei fanatici duri e puri di Uematsu, eccovi una sua produzione con un gruppo hard-rock (molto stile Deep Purple da quello che sento) in cui suonano le musiche di Final Fantasy!! Il gruppo si chiama “I maghi neri!” 😀

The black mages

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Vacanze 2: una lunga estate calda o forse no

Benvenuti alla seconda parte.

Siamo all’aeroporto di Genova pronti a partire. Diciamo che siamo partiti con ABBONDANTE anticipo per non avere problemi di traffico o code: e’ pur sempre il weekend prima di ferragosto e i turisti non fanno partenze intelligenti. Il fatto è che siamo arrivati un paio d’ore prima!
L’aeroporto di genova e’ piccolo ma molto carino. Mi ha dato questa sensazione intimista, quasi come quello di Glasgow, ma di quello parleremo poi nella parte 3 🙂

Partiamo alle 20.50, Snaga affronta coraggiosamente il suo primo volo e nel giro di un paio d’ore, atterriamo a London Stansted… alle 21.50. Fuso orario, un’ora in meno 🙂

Stansted e’ collocato a quasi 90 km da Londra, in un’altra regione, l’Essex. Infatti i britannici si sorprendono del fatto che lo chiamiamo “London Stansted”. Bizzarrie dei terminal aeroportuali! (d’altra parte anche Malpensa non scherza).

Il problema che si presenta per arrivare a Londra in tempi brevi e’ che c’e’ un unico metodo: Lo Stansted Express. Si tratta di un treno della categoria Eurostar, che per 45 minuti di tragitto richiede per un biglietto A/R 24 sterline! Ossia circa 36 euro! Grazie a Ryan air, e’ possibile comprare i biglietti a prezzo agevolato, cosa che avevamo gia’ fatto online. Risparmiamo 2 sterline a testa, che possono sembrare una inezia, ma in una vacanza al risparmio contano!

Saliamo sul primo treno disponibile e arriviamo a Liverpool street. La stazione e’ pulita, ordinata e sopratutto ha dei negozi che vendono cibarie. Il nostro primo contatto con la cultura anglosassone e’ con delle deliziose patatine in busta (da ora “Crisps” come le chiamano loro) al pepe nero.

La nostra destinazione e’ l’ostello “Generator“, in Tavistock Square. Tralasciata l’ipotesi di prendere un bus (non abbiamo riferimenti) consultiamo la mappa della metro e abbandonata ogni paranoia (almeno da parte mia), compriamo i biglietti e oltrepassiamo l’entrata.
Siamo consci del fatto che bastano poche fermate sulla linea circolare per arrivare. Peccato che ci siano ancora dei lavori o e’ tardi, per cui la linea e’ chiusa. Dei gentilissimi omini del personale ci indirizzano verso la destinazione: prendiamo una linea, cambiamo dopo un paio di fermate e alla fermata dopo ci siamo.
Durante il viaggio non posso fare a meno di osservare cittadini e turisti: i loro abiti non sono minimamente estivi, sono quasi autunnali. Per fortuna c’e’ qualche persona in bermuda come me! Non tutto e’ perduto!
Eseguiamo le indicazioni e arriviamo a destinazione. Usciamo gia’ stanchi e leggermente affamati… e la visione: davanti all’uscita della metro c’e’ un supermercato di quelli aperti tutta la notte!
“La Civiltà !!!” è la prima cosa che ci viene da urlare… poi ci fiondiamo dentro perchè inizia a piovere!

Compriamo dell’acqua e qualche genere di conforto, usciamo consultando la mappa che avevo stampato, e ci dirigiamo verso l’ostello. Per essere sabato notte questa zona di Londra e’ abbastanza desolata e tranquilla, probabilmente perche’ essendo vicini alla zona universitaria piu’ che altro ci sono scuole e uffici.

Dopo un centinaio di metri o poco piu’, arriviamo finalmente all’ostello. Non è il più elegante o il più economico ma e’ sicuramente uno dei più fighi che io abbia visto! E’ GGGiovane, è allegro, c’e’ un’area bar dove si balla e si gioca, hanno internet a prezzi accettabili e i ragazzi in direzione sono gentilissimi! Visitate il sito e tutto quello che vedrete e’ vero.

Unico aspetto sconveniente: la stanza e’ tipo dormitorio, da 4 persone con due letti a castello. Entriamo e facciamo meno casino possibile a luce spenta per non disturbare il tizio che c’e’ già . Dopo un pò arriva un altro tizio, accende la luce e allora non ci facciamo più problemi. E’ oramai l’una passata quando siamo in stanza, abbastanza esausti ma emozionati.

Il giorno dopo inizia con la colazione verso le 9. E’ domenica: il programma è di visitare il British Museum e poi nel pomeriggio trovarci con una mia amica. Iniziamo quindi con una robusta colazione a suon di cereali, latte, pane tostato, burro e marmellata. In questo il Generator è, ehm, Generoso perchè puoi servirti a volontà  di queste cose. (c’è anche caffè solubile, ma non credo che un italiano normale possa reggerne l’esistenza).

Usciamo quindi tra una cosa e l’altra verso le 10 pronti per affrontare una delle città  più importanti del mondo… ma questa è un’altra storia 😉

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Vacanze 1: Preparativi

Ha inizio la bloggata sulle mie vacanze 🙂
La premessa importante è che queste vacanze erano votate al risparmio perchè i soldini non erano moltissimi. Io e Snaga— (per chi non lo sapesse e’ la mia socia nel nostro fumetto) avevamo in programma di fare una vacanza assieme da diversi anni, ma per vari motivi non c’eravamo mai riusciti. Quest’anno con la complicità  di una amica inglese, Negshin, conosciuta grazie al mondo dei webcomics, siamo riusciti ad organizzare questa ambita vacanza.

Il primo grosso ostacolo e’ stato definire la durata. Negshin aveva dei casini con il lavoro, Snaga pure, per cui c’e’ voluto un po’ per prenotare il volo.
Alla fine siamo riusciti a prenotare la partenza da Genova alle 20.50 del 13 agosto e il ritorno sempre su Genova alle 7.40 del 21 agosto.

Se vi chiedete perchè sono partito da Genova ebbene ci sono due motivazioni:
– Snaga era al suo primo volo e lei e’ di Albissola (Savona).
– Sono sceso prima per farmi una giornata di mare (l’unica di quest’estate purtroppo), comodamente cullato dalle onde su una specie di piattaforma vicina alla spiaggia. Una goduria. Mi sono ovviamente scottato un po’ nonostante le protezioni… pazienza era comunque uno spasso.

A proposito di ryanair: Essendo una compagnia lowcost può riservare sorprese, se cambiate idea all’ultimo credo che non vi rimborsino nulla… io per ora ho sempre avuto fortuna. 🙂
Gli snacks me li porto nel bagaglio a mano, assieme ad una bottiglietta d’acqua.
Il grosso problema sono gli orari. Ryan e’ ottima per chi vive in albione, meno agevole per chi arriva da fuori. Basta fare un giro sul sito ryan e fare degli esempi di tragitto per rendersene immediatamente conto. Flessibilita’ e’ la parola d’ordine. D’altra parte la vacanza distesi sulla spiaggia, magari in un club Med, non è assolutamente quello che mi interessa 🙂 Preferisco sputare sangue e avere dei bei momenti (infatti ho perso anche due chili!)
Un consiglio: se dovete fare un doppio scalo (es: italia – uk – irlanda) mettetevi nel bagaglio a mano il minimo indispensabile per passare la notte: un pigiamino e almeno uno spazzolino da denti con dentifricio. Nella malaugurata ipotesi che il vostro bagaglio principale venga perduto, potete almeno passare una notte decente.

Per il resto tanto di cappello alle tariffe: in questo periodo di altissima stagione, ce la siamo cavata con 125 euro a testa andata e ritorno. Siate flessibili e risparmierete parecchio.

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Super burp!

No, non e’ un eroe che emette rutti di magnitudo inusitata. E’ invece il mio commento alla magnata al messicano che ci siamo fatti venerdi’ sera!
– Aperitivo a base di Tequila sunrise Margarita Frozen
– Antipasto per 4: Guadalajara (mix di salse servite in coppe fatte di tacos, e coppa di formaggio fuso caldo con salsiccia piccante. Il tutto guarnito con copiose Chips di mais)
Qua poi le scelte si sono diversificate: io e nanni abbiamo preso una “Jumbo Gringo Fajitas”, ovvero una GROSSA teglia di carne di vitello e peperoni, grigliati a dovere, con contorno di fagioli neri, riso in bianco, tortillas. Abbiamo avuto seri problemi a terminarlo. Max e la ragazza di nanni hanno preso altri piatti, ma altrettanto soddisfatti.
– Dessert (io ho preso un taco dolce(!) con gelato, cioccolata calda e panna montata).
– Beveraggio: una brocca da un litro e mezzo di sangria e una bottiglia da un litro d’acqua
– tequila
– Mescal (preso con peperoncino e lime, non mi e’ piaciuto molto)

…35 euro… Non e’ poco, ma siamo usciti boccheggiando!
Se uno volesse spendere meno, basta limitare gli alcolici che sono quelli che fanno alzare il prezzo, e se la cava sui 25 euro… ma mangia da scoppiare!

Dove?
Al nuovo Malibu’: piu’ grande, con piu’ gente che ci lavora, atmosfera gradevole, ma sopratutto SPAZIOSO!!! Con la cucina che si ritrova, diventa il miglior messicano di Torino tout court, e non ci sono cazzi che tengano!
Ora e’ in Corso Regina 27.

Andateci!!!

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6 parole

Negli anni 20, un giovane giornalista scommise con i suoi colleghi 10 dollari – una somma principesca all’epoca – che poteva scrivere una storia completa in sole 6 parole.

“For sale. Baby shoes. Never worn.”

Ernest Hemingway in seguito si vantò che le 6 parole summenzionate costituivano una delle sue storie piu’ grandi.

Vediamo chi sa fare di meglio ? 😉