Sebbene il film abbia le magagne evidenziate dalla recensione del newyorker puntualizzata da Suzuki, io l’ho trovato godibile.
E’ vero che i dialoghi tra Anakin e Padme sono molto meno incisivi di quelli di “una mamma per amica” (che tutto sommato e’ ben realizzato come show).
E’ vero che la fantascienza di Star wars e’ asettica.
Yoda che parla strano vero e’.
Parlo da fan, da gamer, da geek: A parte i dialoghi, le altre mi sembrano peculiarita’ di star wars. Insomma fanno parte della coscienza collettiva dei fan cresciuti a suon di pane, Forza e nutella.
Per il resto il film è un insieme di battaglie turbolente, come ci si aspetta che sia la transizione tra una repubblica e un impero governato da una sola persona: VIOLENTISSIMA!
E vedere la nascita di Darth Vader, tecnologico Frankestein, per me è stata un’emozione indicibile.
17 replies on “Episodio 3: La vendetta dei Sith”
Uhm, il Lupastro fan delle Gilmore Girls :-)… come la mia compagna 🙂
Se avessi Lorelei Gilmore sotto le mie grinfie saprei cosa farne 8)
Ma parli della Lorelei junior o quella senior?! ;^P
io direi la senior (ma si dice senior anche al femminile?) 😛
La mamma! La sbarbina promette bene, ma e’ appunto una sbarbina ;D
Bello che uno vede i commenti di un articolo denominato “La Vendetta dei Sith” e trova commenti sulla giovane mamma Lorelei Gilmore (che, detto per inciso, è caruccia assai…)
Uhm leggendo il post pensavo che il blog di gereth fosse diventato un blog barboso, ma i commenti hanno subito risollevato il tono.
Chiarito che è meglio la mamma, infatti è lei che si vorrebbe come amica, chi è più stupida delle due?
Difficile a dirsi, l’idiozia scorre potente nella famiglia Gilmore. Direi che comunque la figlia ha ereditato parte del genoma idiota della nonna 😉
beh, se guardate Sin City, la sbarbina li rivalutate sicuro 😉
Mi sembra di essere tornato nel 1988, quando tutti guardavano Ken il guerriero e nessuno lo ammetteva. Ora in molti veleggiamo verso i 30, se non verso i 40 addirittura 😉 , siamo piu’ grandi e Mamma Gilmore ci attizza. E’ giusto 🙂
Forse tu non l’ammettevi Max, io nell’88 avevo nove anni quindi potevo guardarlo tranquillamente, come posso dire che la mamma merita.
Comunque se vogliamo proprio una che merita dei telefilm stupidi direi Nikki Cox.
Anzi due la figli maggiore di Settimo cielo, anche se nelle ultime serie perde un po’.
1 – La mamma Gilmore è bellissima e su questo non ci piove. La figlia è così così (non si butta mai via niente)
2 – Gilmore Girls è una serie decisamente meno frivola di quanto il pessimo doppiaggio (entrambe le protagoniste con praticamente la stessa voce da sedicenne) e il pessimo adattamento ci facciano pensare. In italiano tagliano il 99% delle battute (cattivissime) e dei riferimenti (letterari, musicali, ecc.), perché intraducibili o difficili da adattare alla nostra realtà (tipo se fanno una battuta contro Bush, la cassano in Italia).
Ma d’altronde come aspettarsi qualcosa di migliore dagli stessi adattatori che hanno intitolato la serie “Una mamma per amica?”.
Siamo sicuri che non c’è un girone apposito dell’inferno per chi commette certi crimini???
Suzukimaruti: really? Mi sembra così velatamente “neo-con”, molto “family values”… 😉
Mucio: nel 1988 io di anni ne avevo 19, il fumetto era il bonelliano per la massa, il franco/belga per i fini intenditori. I manga semplicemente NON C’ERANO.
Il cartone giapponese era ancora nel fondo della sacca di subcultura 🙂 Nessuno over 18 ammetteva in pubblico di vedersi ken: alla peggio, potevi guadagnare punti presentandosi con “perché Pippo sembra uno sballato” di Andrea Pazienza…
certo che tagliano tutto. sono riusciti a distruggere perfino Buffy, che frivolezze a parte hai i dialoghi meglio scritti della storia dei telefilm americani, figurati questo che non va nemmeno in onda alle 23.00… 🙁
… “perchè pippo sembra uno sballato”? dio mio, ce l’ho! devo averlo letto quando avevo 8-9 anni!
Domon: Perché Pippo sembra uno sballato? Pippo sembra uno sballato perché E’ SBALLATO! 🙂
Beh, una serie in cui ha un ruolo fisso un membro dei Grant Lee Buffalo non può essere così conservatrice. In ogni caso confermo che ci perdiamo tutte le battute migliori, uccise da un adattamento “democristiano”.
Lo stesso vale per Buffy, dove l’omosessualità di Willow (perché i gay ormai fanno folklore in TV, ma le lesbiche, peggio se adolescenti, sono una cosa da nascondere per i censori nostrani) è stata completamente fatta sparire dalla serie con dei tagli a volte folli.
Ma d’altronde siamo il paese che trasmetteva la “Tata” spacciandocela come ciociara invece che come ebrea…