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Le principesse Sanremo

Poco fa (erano le 9.30) mi sono svegliato per far colazione. Reduce da un livellamento selvaggio a warcraft (2 livelli in una sera, mi sfogo adesso, perchè prossimamente non so quando ci riuscirò) mi alzo con occhi da talpa (avete presente “vedo ma nonvedo”) e ritualmente tiro fuori il cartoccio di latte dal frigorifero. Poi estrapolo i cereali glassati dalla credenza, riempio una ciotola dei suddetti e li innaffio di latte. Dopodichè accendo la tv.
Il latte si caglia.

Le principesse sanremo sguazzano nel brodo primordiale delle canzonette.

Vedo queste ragazzine allineate ad un concerto di un pianista che sa strimpellare probabilmente un accordo e mezzo con 3 dita e loro si commuovono, pensano al fatto che non possono più odiare, che la vita è bella, che se i biscotti sono bruciati non era colpa di quella bottana della Giuditta ma era un pò anche colpa loro.
Nel frattempo: Due pericolose nipoti lesbiche di Nettuno stanno scatenando un’onda anomala contro lLe principesse sirena ma anche un pò sanremoa Sidney Opera House, perchè loro volevano sentire Tiziano Ferro e invece hanno messo il Pianista che suona sull’oceano. Oddio, si può dire “anomala”? Forse dovevo scrivere Tsunami.
Ma per fortuna le sorelle Ramazzotti (magari sono cugine o solo amiche, ma ci sta bene comunque) durante l’estasi concertistica si accorgono del rumore che fa il mare, tranne Erica che ascolta in cuffia il bollettino della protezione civile e non si accorge di nulla. Rapidamente le eroine (3 per ora, ma credo che il numero cresca a vedere le illustrazioni) escono in volo e fronteggiano le nipoti lesbiche. Ha così inizio una sequenza di vestizione che dura 2 settimane, durante le quali tutto si ferma per attenderle (anche l’onda anomala chiaramente). Ecco che compaiono in scena le Principesse Sanremo: armate dei loro microfoni magici si mettono immediatamente a fare un karaoke improvvisato. I risultati sono che le nipoti di sanremo soffrono abbestia e il mio latte si caglia ancora di più.

Mi aspettavo un “continua la prossima puntata” e invece sorpresona, entra in scena una misteriosa quarta principessa dalla chioma bruna e dal canto triste (le manca il microfono, le manca il ragazzo, ci credo che non sa come sfogarsi). Il suo canto è talmente triste che anche l’onda anomala s’ammoscia e diventa una mareggiata da mare adriatico (che arriva alle ginocchia dei bambini dodicenni). Dopodichè, zompetta via con la sua ingombrante coda da Sirena e le altre si chiedono chi era questa misteriosa Masini al femminile.

Chiaramente nel frattempo il pianista menomato ha finito il suo concertone ed è un fantastico tripudio, la folla si esalta, viene portato in trionfo come il liberatore dei popoli, l’eroe dei due mondi, lo scopritore del pane imburrato!

Che dire? Sono solo canzonette… 😉