Ieri mentre andavo in treno verso milano, mi sono assopito tra chivasso e santhià (nemmeno 20 minuti di tragitto, forse meno) e il mio marsupio ha preso il volo con buona pace di tutto quello che avevo dentro.
Dopo aver cercato in 2-3 vagoni limitrofi sono andato dal capotreno il quale mi ha consigliato di prendere la coincidenza (che era in ritardo, ogni tanto serve) da Santhià per tornare a Torino e denunciare la cosa alla Polfer.
E così eccomi qua, il mio marsupio era molto capiente:
– Carta d’identità e patente.
– Il passaporto per fortuna era a casa, dopo tutto quello che ho passato per farlo dubito che l’avrei rifatto prima dell’anno prossimo e ora quantomeno ho un documento valido.
– Carta di credito e bancomat: bloccati (ringrazio la polfer di porta susa per avermi fatto chiamare e bloccare)
– Chiavetta usb da 2 gb
– Lettore mp3 cinese da 2 gb (che ha fatto il suo anno di vita e il suo dovere)
– chiavetta generatore di codici random per la banca (bloccata, lunedi’ faccio la denuncia e chiedo il rimpiazzo)
– chiavi di casa
– ninnoli e gingilli vari (regali di persone care, alcune cose prese in america, valore monetario nullo, valore affettivo non rimpiazzabile).
– Un centinaio di euro tra valuta corrente e dollari avanzati dalla vacanza.
Spero che venga ritrovato con almeno gli effetti personali, il resto si può rimpiazzare ma i ricordi tendono a svanire senza qualche oggetto che faccia da promemoria. Nel frattempo sono rientrato a casa dai miei e mi rendo conto che senza queste dannate carte una persona non ha possibilità di movimento o azione.
9 replies on “So long, Marsupio”
Ma le serrature di casa non le hai cambiate? Avendo in mano chiavi e documenti. Vero che sti borseggiatori magari sono interessati solo a contante e altro smerciabile facilmente… ma maagri possono avere un giro di qualcuno che per 50euro si compra chiavi e documenti e poi ti ruba a casa
Stiamo operando in tal senso, ma di domenica è impossibile. 🙁
Prima di domani non si può far nulla.
ah bastardi! mi spiace, capisco perfettamente come ti senti
Capisci ora perché sono sempre all’erta sui mezzi pubblici? Tra Torino e Milano ho fatto volare parecci schiaffi e calci in culo. Gli stronzi ci provano anche quando sei sveglio, figurati quando ti abbiocchi… :-/
ciao Gareth, mi spiace davvero. 🙁
la prossima volta che ci vediamo cercherò di consolarti a forza di focaccia al formaggio. 🙂
grazie a tutti per il supporto 🙂
no che fregatura, mi spiace un sacco 🙁
Intanto, che gli possa capitare un qualcosa che li tiene a letto per un mese, magari due o tre. E poi: c’è un perché in autobus, in treno (e in metro, quando capita) cerco un posto a sedere e stringo il borsello sul davanti (vecchia scuola interrail, btw)