In questo momento vi scrivo con il laptop Linux da “Da Nang, Vietnam”.
Devo dire che sto maturando diverse idee:
- Bloggare per se stessi è un “lusso” non da poco, funzionava come diario personale una volta, scandendo i ritmi e gli eventi della vita, ma ora c’è un diario “visivo”: le foto scattate e convise su instagram o salvate su google photos rendono molto bene l’idea del passaggio del tempo. E Google photos riconosce i soggetti e le posizioni delle foto, quindi non hai mai il dubbio di chiederti “ma questa dove l’ho scattata?”.
- Mi sto chiudendo in me stesso: viaggiare è bello, ma interagire con le persone sta diventando sempre più difficile. Sopratutto se sei in un paese dove non viene parlata la tua lingua, le altre persone o canzoni sono “rumore di fondo” che non ti distrae. Non è una grande prospettiva per uno che tendenzialmente è introverso.
- WordPress mi sta facendo sempre più schifo: Non lo uso praticamente più e per altri progetti che richiedevano un “blogging” mi sono oramai affidato a piattaforme che non sono sbrilluccicose ma che generano dei siti statici, veloci, inaffondabili. Perchè la sicurezza è importante, poco importa che non siano “user friendly”. Tipo Hugo o Jekyll.
- Ah si, a ottobre sono stato operato alla testa per rimuovere un neurinoma al nervo acustico. E poi a fine novembre ho ripreso a viaggiare e ora sono in Vietnam. La cosa che ho realizzato nel mese di “fermo” è che le cose non vanno avanti senza di te, ma che allo stesso non cambiano se tu non ci sei. Lascio ai filosofi dibattere se c’è un senso a tutto questo. “Comunque ‘fanculo” (cit. da Monty Python).
E per altri sei mesi non credo di voler di nuovo toccare questo blog!