Mancano pochi mesi (solo 12) alla fine di questo 2012.
Sicuramente siete sommersi di preoccupazioni: i maya, la crisi economica, la precarietà del lavoro, la salute, quella tizia che fa tanto la sciantosa ma non ve la molla, insomma sono tutti segni imminenti di un cataclisma definitivo e risolutivo, almeno a sentire i soliti predicatori di sciagure (imminenti).
Ecco il modo con cui potete affrontare questo anno:
Chiaro no ?
Problemi ?
La realtà è che…
Non ci sono scorciatoie per affrontare un anno, è semplicemente una sequenza di 365(+1) giorni da affrontare uno dietro l’altro.
Pensate con la vostra testa, non con quella degli altri e arriverete lontano.
In questi minuti si è diffusa a macchia d’olio la notizia che Owen Wilson, attore comico notissimo sarebbe morto in un incidente di snowboard. Il problema è che non è vero 😀
Ci casca pure la wikipedia!
Di che si tratta dunque ?
Uno scherzo crudele ? Non proprio e non solamente: si tratta di un sito che immettendo nell’url un nome e cognome, “fabbrica” una notizia tragica di un incidente sulla neve!
Anche Cossiga decise in segreto di farla finita nello stesso modo.
Morale:
Verificare le fonti sempre!!! Evitare toni scandalistici pensando che i social media abbiano sempre ragione: in genere più l’attendibilità dei social media è inversamente proporzionale al numero di persone direttamente coinvolte. Tante Persone = più attendibili. (es: terremoto, attentato, rivoluzione, inondazione, maremoto, meteoriti). Poche o una persona coinvolta = Da verificare con cura.
E cari redattori di testate: smettete di considerare il web come carta stampata. Sono bytes, elettroni, quanti di informazione. Non è sbagliato dire “stiamo controllando la veridicità” e poi dopo mezz’ora cancellare e pubblicare un aggiornamento: è il web. E’ mutevole. Viene via facilmente, basta sfregare un poco e premere il tasto “backspace”.
CHI SONO IO ?
Andrea “Gareth Jax” Scarpetta, Consulente Seo e Social media per le aziende. Questo ve lo scrivo se siete arrivati per la prima volta su questo blog, che tipicamente tratta di cose personali o sciocchezzuole. Seguendo il link arrivate al sito della mia professione 🙂
Come dice l’articolo su techcrunch è possibile bypassare il problema andando su mobile.twitter.com e cancellando tutti i tweet incriminati. Per ora comunque consiglio di usare i client menzionati.
Aggiornamento 16.30:
A leggere techcrunch twitter ha detto che sta analizzando il problema. Era ora!
Un sacco di gente in questi giorni è in “agitazione” per via del nuovo twitter.
In due parole, per chi non c’e’ su twitter: in sostanza
migliorano l’usabilità e integrano direttamente nel sito web tutta una serie di contenuti multimediali (immagini e video) che prima si dovevano aprire in una pagina apposita.
danno la possibilità di capire meglio come si sono evolute le conversazioni
Fanno vedere un mini profilo dell’utente quando ci si clicca sopra, senza entrare nella pagina completa di profilo.
Perchè fanno questi cambiamenti?
Ci sono una serie di ragioni:
Twitter è rimasto sostanzialmente stabile nel tempo, come interfaccia WEB. i client dedicati, per desktop e cellulari smartphone, sono molto più evoluti e ricchi di funzione. Fare questa innovazione vuol dire richiamare attenzione da parte dei media, quindi avere visibilità, attirare altri capitali da investitori.
Per non distogliere l’attenzione dell’utente. Insomma se cliccando su un video, lo vedo dentro twitter invece che finire su youtube (dove ci sono distrazioni a non finire), la mia attenzione rimane su twitter.
(ipotesi) Per iniziare a monetizzare gli spazi. Mettere degli annunci sponsorizzati prima dei filmati potrebbe essere un modo. Anche mettere delle altre iniziative a pagamento tipo dei mini concorsi “partecipa a questo sondaggio istantaneo per vincere un ipad. Solo i primi mille possono partecipare. Clicca Adesso!”. Boom! Ora come ora non mi risulta che twitter abbia creato introiti monetari ragguardevoli.
Twitter vuole fare concorrenza a Facebook! (o no?)
Chi dice questo ha le idee poco chiare sui due strumenti, ma è un errore fraintendibile, perchè alcune funzionalità sono similari.
Spieghiamo quindi alcuni dettagli per capire meglio le cose.
Facebook è un social network a tutto tondo. Twitter è un servizio di microblogging.
Facebook è pensato sopratutto per un uso desktop. Twitter funziona meglio su cellulare.
Facebook è una puttana, ti consente di fare praticamente tutto (pagando)(e la merce di scambio è la tua attenzione o la tua privacy, a seconda dei casi). Twitter è una figa di legno, ti limita parecchio.
Facebook vuole puntare sull’attenzione totale dell’utente: dagli sempre qualcosa da vedere.. Twitter vuole essere veloce ed efficiente, un vero e proprio strumento di comunicazione.
Ma sopratutto:
Facebook ha già i dati ANAGRAFICi nei profili di circa 500 milioni di persone. Twitter ha una piccola biografia, un url e poco altro. La differenza in termini di raccolta dei dati è colossale.
Facebook conosce cosa ci piace (like!), dove abitiamo, il nostro sesso, la nostra età, il nostro stato sociale, i lavori che abbiamo fatto. Sa mettere in relazione i nostri amici e i loro gusti. Sa farci scoprire amici che non sapevamo di avere con altre persone.
Twitter prova a farci aumentare i contatti, mettendo in correlazione gli amici, ma è un tipo di analisi immensamente meno profonda di quella che può permettersi facebook.
Insomma, quelli di twitter non saranno mai così asini da mettersi in concorrenza con facebook, perchè sarebbe una mossa suicida. Ora hanno una loro identità: sono un mezzo di comunicazione agile ed efficiente per diffondere news ad una velocità mai vista prima.
E in futuro?
L’evoluzione della tecnologia è rapidissima. Facebook ha comprato Friendfeed per “assorbire” una serie di funzionalità che riteneva interessanti. Lo stesso friendfeed se lo provate, è molto simile al nuovo twitter, quindi in pratica nulla di nuovo sotto il sole.
Cosa aspettarsi quindi da qui a 5 anni ? Facebook continuerà ad assorbire funzionalità da altri sistemi, per diventare una specie di coltellino svizzero dello scambio di informazioni. Twitter se mantiene la sua identità, diverrà un canale di comunicazione privilegiato, che diventerà molto importante per i media. (già adesso non scherza).
A breve, non vedo altre rivoluzioni, salvo Facebook non decida di comprare twitter… non c’e’ riuscito google, ho grossi dubbi che possa farcela facebook.
FriendFeed e’ un servizio interessante che “aggrega” e “distribuisce” la mia partecipazione a vari servizio. Diciamo che ho un profilo youtube: carico un video o decido che un video e’ un mio favorito. Se ho registrato il mio profilo youtube, friendfeed legge quest’operazione a la inserisce nel flusso delle operazioni che sto effettuando nella giornata, dopodiche’ lo annuncia ad altre persone su friendfeed (generalmente i miei amici e gli amici dei miei amici).
In sostanza io posso decidere di “tenere traccia” di quello che fanno alcune persone su friendfeed e altri possono fare lo stesso, magari aggiungendo commenti ad un mio certo intervento.
E’ un servizio che provoca assuefazione e fornisce nuova linfa vitale ad un servizio un pò smorto come Twitter (aumentando il pubblico di lettori e dando la possibilita’ di rispondere su twitter a determinati interventi di altri).
Davvero un bel servizio e la nuova versione che sta per uscire promette nuove capacita’ di “raggruppare” gli utenti di cui sono amico, per poter filtrare piu’ facilmente il traffico (amici/colleghi/servizi pubblici, ecc…).
Oltre ad essere un suono quasi onomatopeico, che si presta ad un sacco di giochi di parole zozzi o puffi (o entrambi), plurk e’ un web service “2.0” che consente di chattare/microbloggare.
Come potete notare cliccando sull’anteprima, la cosa più particolare del sistema e’ l’andamento a “spartito” della chat, che sono visualizzate in orizzontale, indicando l’ora di inizio. Ogni chattata da origine ad una “Pagina” di discussione.
Il sistema ha un andamento pazzesco, si comincia con la timeline “globale” ma poi rapidamente si viene a comporre un “fiume” di chiacchere tra amici. E’ come avere il proprio twitter “di quartiere”. Inoltre il sistema ricompensa la “viralita'” del passaparola, dando accesso a feature di personalizzazione di base.
In un certo senso è un vero e proprio flusso di coscienza! Se Joyce avesse avuto uno strumento del genere… L’ulisse sarebbe stato lungo 20 volte di più 😉
E’ molto coinvolgente, proprio per la relazione di “amicizia” che si sviluppa parlando del meno, come accadeva tanto tanto tempo fa nelle chat di IRC… pero’ web il 2.0 consente di fare conversazioni orizzontali e verticali.
Tecnicamente alcune chicche sono l’inserimento di links, immagini e filmati youtube, che ottengono una anteprima cliccabile che poi e’ visibile a medio-alta risoluzione.
E come promesso nella discussione a riguardo di quest post menziono i pazzi che hanno scritto dentro: (in ordine di velocita’) mirrormasque, albo, azael, neldubbio, michelemelis, HoldMe (visto che ho corretto), maxime. 🙂
Se la cosa non vi ha spaventato e volete provare il sistema, entrate da qua 🙂