Month: September 2009
edit: per qualche ragione il mio wordpress non memorizza lo strikethrough, insomma il barrato. Per questo motivo alcuni paragrafi vi sembreranno strani da leggere.
edit2: pare che il <del> funzioni solo nell’editor html e non nel visuale.. uff.
Sabato scorso ho approfittato del fatto che sono fuori dalla vita delle persone tutti i miei conoscenti erano purtroppo impegnati e mi sono deciso da andare a vedere Distretto 9 per conto mio. E’ un film di cui avevo letto poco, ma dai trailer che c’erano in giro faceva pensare ad una trama originale e intrigante. Il fatto che poi fosse prodotto da Peter Jackon, faceva almeno presupporre un certo livello qualitativo!
La trama in breve e senza spoiler
Il film racconta uno spaccato di vita di Johannesburg ipotizzando che negli anni 80 sia arrivata un’astronave dallo spazio e si sia fermata sopra la città. Dopo i primi tentativi, l’umanità è penetrata nell’immenso vascello e ha scoperto che era l’equivalente di un barcone per il trasporto dei profughi dalla Libia. Similmente ai profughi diretti verso la repubblica delle banane, uno dei paesi del G8, sull’immensa astronave sono stati scoperti centinaia di migliaia di alieni in stato di denutrizione, che sono poi stati portati a lampedusa a terra e rinchiusi alloggiati in un centro di accoglienza temporanea una baraccopoli recintata alla periferia della città (il distretto 9 appunto).
Gli alieni, sono davvero alieni: vengono chiamati “Gamberoni” e in effetti è proprio quello che sembrano. Molto ben fatti e ovviamente non parlano la nostra lingua (non hanno una bocca per farlo) quindi ci sono sempre i sottotitoli. Anche Borghezio ne avrebbe bisogno.
La regia (sempre senza spoiler)
Il film è organizzato inizialmente con uno stile documentaristico, un pò alla Cloverfield e un pò con lo stile di Verhoeven (spero di scriverlo giusto) che era il regista di Robocop e StarShip Troopers. Insomma l’occhio della cinepresa è quello di un cameraman che riprende delle scene di sgombero ed è una ricostruzione di eventi passati, insomma un immenso moviolone.
Nella seconda parte del film, la regia cambia totalmente, diventando una ripresa dinamica con tanto di scontri a fuoco, armi magiche e mosse mitiche, oltre ad un sacco di sana iperviolenza.
Per chi apprezza i robottoni giapponesi, Fanteria dello spazio di Heinlein, mechwarrior o il gioco di ruolo “Space Master”, verso la fine c’è da titillarsi l’augello per un motivo tecnologico. Ve lo accenno: PWRD RMR. Se siete fighi avete capito, sennò leggetevi daccapo fanteria dello spazio.
Kafka la metamorfosi
Il perchè del titolo di questa sezione lo capirete durante il film. Inoltre il film è anche un’elaborata metafora sulla segregazione razziale. Bossi l’ha visto e ha detto che i gamberoni verdi saranno il prossimo simbolo del suo partito: la lega Nord-galattica.
Finale
Il finale è un pò sottotono, non deludente, ma si poteva concludere con il botto. Probabilmente è una scelta stilistica quella di lasciar spazio alla riflessione invece che concludere con i fuochi d’artificio alla maniera di hollywood. Comunque il film merita e se sostituite ai gamberoni dei normalissimi razzisti ai quali fare la stessa esperienza profughi, vi verranno un pò di brividi lungo la schiena. Sopratutto perchè l’ispirazione per la storia arriva da Padova, da una situazione vera, ossia la permanenza dei profughi dello zimbawe in sud africa.
Insomma ve lo consiglio !
si torna al reggimento.
Inizia un altro mezzo mese di legione straniera in mezzo ai berberi.
Mentre rifletto su varie cose, tra cui
- scaricare i nuovi episodi di Shin Mazinger
- Decidere se interfacciare posterous con il blog in modo da mandare in automatico gli aggiornamenti che faccio tramite cellulare
decido, in maniera randomica e scellerata di farmi contagiare da questo simpatico farabutto di Luigi. La parte più scellerata di questa decisione è quella di mettersi a bloggare alle 12:20, ma tanto devo scaricare un paio di episodi di Shin Mazinger e allora, c’e’ il tempo…e poi non riuscirei a dormire senza averli visti.
Luigi è un caro e vecchio amico che conosco da almeno una decina d’anni. Le nostre strade si sono incrociate grazie al gioco di ruolo e a IRC, poi ci siamo incontrati in varie occasioni alla fiera dei giochi e fumetti a lucca. Poi la mia passione è scemata e sono uscito dall’ambiente.
Infine l’ho ritrovato grazie a Facebook e al suo incredibile blog “Emigration for dummies” relativo alla sua esperienza americana.
Esperienza che sto trovando elettrizzante, perchè anche io ho in programma di trasferirmi negli States e quindi recepisco il suo “shock culturale” come un’esperienza da assimilare. Che poi essendo lui un fisico, ha dalla sua sicuramente un cervello pronto ad adeguarsi alle situazioni. La stessa mia amica Marcella, fisica anche lei, si è dotata di spirito pragmatico per vivere la sua esperienza formativa a Monaco di Baviera.
Certo che forse sono arrivato un pò “Lungo” a progettare un’emigrazione a hmm… uh… ah si, 38 anni suonati e cantati, ma d’altra parte uno non è che può fare progetti finchè non diventa grande. Che poi io da grande volevo fare lo scienziato e invece mi è toccato fare ragioneria.
Altrettanto grandi qua sono le zanzare padovane. In altri posti ci sono le zanzare tigri, qua ci sono le tigri zanzare: lo stesso insetto ti morde in tre posti contemporaneamente su due gambe. Sarà che a padova ci sono troppi canali, in effetti interrassero un pò di sti canali si circolerebbe meglio. Non parliamo di Saonara, comune famoso per il vivaismo. Viva tutto, per carità, ma quando piove sembra di essere nelle risaie di novara.
Deh’ boia, è arrivato shin mazinger e in 24 minuti ho scritto abbastanza corbellerie. Se Luigi non mi uccide per la foto pubblicata, ci si risente.
ps: in toscana si dice “A me mi piace la potta“. E lo sottoscrivo.
Shin Mazinger Shougeki!
Se non state seguendo questa nuova serie, che è un remake di Mazinga Z, state perdendo un capolavoro dell’animazione giapponese. 🙂
Ne esistono già 18 22 episodi sottotitolati dai fans!
Si tratta di una storia riscritta, che parte dal Manga di Gosaku Ota e poi amplia la storia, cercando di fare una “visione unica” di quella che è la storyline di Mazinga Z e Grande Mazinga. Imperdibile!!!