Month: October 2009
Test dal telefono
Sent from my caffettiera
Una amica amica (che è anche una bravissima webdesigner ) mi chiedeva (come se fossi google), dove si potevano trovare informazioni sugli abbonamenti di trenitalia.
Anche se è vero che ho una maglietta con la scritta google (che magari indosserò sabato) il numero di pagine indicizzate dal mio cervello non si avvicina al triliardo di google, per cui ho girato la domanda a Google stesso, che mi ha dato la risposta nel solito batter d’occhio (anche considerando che ho un occhio molto veloce).
L’indirizzo non seo-friendly la dice lunga su quanto sia ben pubblicizzata la cosa:
https://www.trenitalia.com/cms/v/index.jsp?vgnextoid=bc33b5fac465a110VgnVCM10000080a3e90aRCRD
Niente male eh ?
Ma se la storia finisse qua non ci sarebbe da menzionarla sul blog. Per curiosità sono andato a vedere i termini di Trenitalia per capire la considerazione che una compagnia offre ai suoi clienti più fedeli.
Trenitalia, la compagnia che vorrei (vedere in rovina)...
A riprova che la vita non è come la dipinge il mulino bianco, Trenitalia non ha la minima considerazione per chi fa abbonamenti. Non importa la categoria di abbonamento (almeno per noi comuni mortali, magari le cariche politiche hanno attenzioni differenti), ce l’avete sempre in “quel posto”.
Esaminiamo alcuni punti:
Per gli abbonamenti mensili il periodo di validità è il mese solare, per quelli quindicinali (validi solo in Friuli Venezia Giulia) è la prima o seconda quindicina del mese, per quelli settimanali è la data di inizio-fine della settimana.
Fin qua tutto ok. Al massimo una persona che deve partire da metà mese, fa due settimanali e poi fa il mensile. Ci sta, tutto “regolare” direi. Al massimo ci perde qualche agevolazione riservata al mensile… giusto ? GIUSTO ?
…beh non saprei quali vantaggi ci siano…Ah si. Si può accedere alle salette vip delle stazioni… puah.
Abbonamenti ai treni AV
Gli abbonamenti AV ti consentono di accedere liberamente ai treni AV e AV Fast, senza garanzia del posto a sedere. Per prenotare il posto devi acquistare (in biglietteria, agenzia di viaggio o self service) per ciascun viaggio la tassa di prenotazione facoltativa al costo di € 3,00, non modificabile né rimborsabile.
Quindi, la prima fregatura è che paghi in anticipo un botto di soldi a trenitalia. La seconda fregatura è che non hai nemmeno un posto prenotato, quindi se sul treno salgono 500 giapponesi che hanno prenotato tramite agenzia, loro si siedono tutti e tu, giri il treno per trovare un posto a sedere che sarà sicuramente vicino ad un bambino in grado di emettere 500 decibel/secondo². Ovviamente puoi pagarla la prenotazione e quasi sicuramente è buona idea farla. (io la faccio SEMPRE se devo fare viaggi oltre i 30 km). Ma non basta, fregatura numero 3, perchè nel caso del settimanale o mensile…
L’abbonamento settimanale e mensile non è rimborsabile.
Brillante. E’ come se comprassi il credito del telefono e a fine mese lo perdessi tutto, che io abbia chiamato o meno. Credo che ci sarebbero delle piccole insurrezioni popolari…
Un attimo. Calma. Fermi tutti, posate i forconi e gli schioppi. Spegnete quelle molotov. Ci sarà sicuramente un vantaggio. Pazienza se sembra la lotteria di capodanno. Pazienza se bisogna avere una salute di ferro e alcuni santi in paradiso per stare sempre bene. Probabilmente ci sarà un vantaggio economico a fare un abbonamento…
E in effetti c’è. Per esempio un mese di Alta velocità torino-milano, costa 218 euro contro 920 euro.
Facendo due conti, se siete pendolari, conviene spendere 20gg lavorativi x 2 tratte x 3 euro = 120 euro per avere la sicurezza del posto garantito (e meno stress, viaggiare in piedi fa male alle articolazioni secondo me).
…chiaramente c’è la sorpresa finale: mentre con gli abbonamenti di classe superiore potete salire sui treni di classe inferiore, i regionali sono esclusi!!!
Direi che come beffa finale non c’è male!
Sto veementemente cercando di fare ordine in tutti i miei pensieri razionali e irrazionali, in modo da poter aggiornare il blog più spesso.
Il fatto è che non potendo più aggiornarlo durante le giornate lavorative (che sono strapiene di impegni e pensieri) arrivo alla sera che sono praticamente così carico di cose da dire… che me ne sono scordato la metà. Devo seriamente pensare a passare all’iphone, l’applicazione evernote mi sembra la più grande figata che si possa concepire dopo una moleskine. Con lo svantaggio che non ci puoi pasticciare sull’iphone, ma non devi riscrivere le annotazioni della moleskine.
E’ tornato il generale inverno
Cioè è in anticipo, probabilmente ha deciso di prendersi un anticipo di ferie. Comunque fa un discreto freddo, la cosa reca più vantaggi che svantaggi dal mio punto di vista:
- Finalmente posso indossare beatamente felpe e maglioni senza morire sudato
- Posso indossare la mia adorata giacca di pelle comprata a Londra <3
- Posso ritirare fuori la trapunta ikea grado di calore 3 e dormire in mutande conscio che non rischio di svegliarmi a cubetti di ghiaccio.
- Hei, morte alle zanzare!! Per un pò anche questo lembo di terra umida sembra finalmente vivibile.
Non che abbia qualcosa contro le terre umide, la florida è una delle mete che punto a raggiungere nel futuro… sorry Padova, non hai la vitalità, la varietà della Florida. Certo condividete la quota pro capite di tonnellate di zanzare, ma a parte quello…
Emigration for dummies
Si conferma essere un blog dalla crescita e maturazione notevole. Oltre agli articoli americani di Luigi, ci sono da un pò il diario di una ragazza in turchia e di un ragazzo in spagna. Se non è pluralità di informazione questa, non so cosa può esserlo. Interessante che il blog parli di una contestazione a Ignazio la Russa, di cui non ho sentito nulla… d’altra parte non leggendo quotidiani e non avendo una televisione in casa, non mi considero molto informato… effettivamente appena avrò un iphone, leggerò più spesso i giornali.. americani.
La guerra dei poveri: ovvero ne uccide più la penna…
Ogni tanto a pranzo, guardo la televisione con i colleghi d’ufficio. E’ un rito simpatico, molto cordiale, per conoscere le persone oltre ai ruoli per cui sono preposti. Guardando il TG1, ogni volta mi va quasi di traverso il poco cibo che mangio (sono a dieta, per chi non lo sapesse). Mi bastano questi 20 minuti di trasmissione per vedere quanto in basso siamo finiti. E la voglia di emigrare sale sempre di più… i giornalisti oramai sanno di avere un’arma in mano, il problema è che la usano contro altri giornalisti. Insomma ogni direttore di giornale pensa di essere un piccolo Murdoch. Il risultato è che tutti sono schierati in assetto da battaglia e non sai a chi credere. Vedendo poi l’informazone al contagocce è come vedere un episodio di beautiful all’anno: confusione totale.
Tra questi una voce che mi pare obiettiva, il giornalista e blogger Gilioli di “PIOVONO RANE“: leggetelo perchè è una penna davvero incisiva. Se fosse un personaggio di un videogioco probabilmente sarebbe Sigfrido di Soul Calibur. Della royal rumble dei giornalisti, ne parla anche lui e molto meglio di me.
La dieta (poi finisco, promesso)
Da circa un mese e alcuni giorni sto seguendo la dieta che mi ha prescritto la nutrizionista del centro NaturHouse vicino aPadova (e’ nell’ipercity di Albignasego… si, sti veneti danno nomi davvero strani ai paesi). In totale ho perso circa 5 chili, che sono un buon risultato considerando che non ho mai fatto attività fisica come si deve (tranne spostare il mio peso da casa alla macchina, dalla macchina al lavoro e viceversa). Vado ogni giovedì a fare una visita di controllo, che è gratuita anche se mi prescrivono delle fialette di estratti vari di piante che aiutano la perdita di grassi o di ritenzione idrica. La dieta chiamata “Ampia”, proibisce un tot di cose (sopratutto carboidrati, alcolici, troppo sale) e mi consente di mangiare a sazietà verdure cotte e crude (niente mono e dicotiledoni purtroppo = fagioli e piselli), carne o pesce, formaggi light e poco altro. Insomma in liguria non funzionerebbe con la fugassa appena sfornata.
Smetto appena raggiungo i 95 chili circa, oppure appena trovo una gnoccolona che vuole uscire tutti i giovedì (probabilità inferiore allo 0.05% a Padova, capitale mondiale della “Figa di legno”).
E con questo e’ tutto. Cioè la smetto qua in realtà, perchè alla fine sono buono. (cioè proprio all’ultima riga)
- Il bradipo non si muove praticamente mai
- la tartaruga si muove di circa 2.4 metri al minuto
- Una lumaca da giardino percorre grossomodo 1,3 centimetri al secondo
- Il corriere Bartolini riesce a NON percorrere 5 chilometri dentro milano, in 4 giorni! Ad oggi siamo ad una stima di 80 centimetri al minuto, ma il valore finale potrebbe scendere ancora! Vai così Bartolini!!!
Se mai vi capitasse di andare alla blogfest 2010, NON scegliete l’opzione più lussssssuosa, perchè è quella che scelgono generalmente i rappresentanti della ristorazione lazionale, i turisti tedeschi pensionati (gente che è in vacanza da una vita) e alcuni strani individui.
Non ci troverete insomma i blogger italiani, che scelgono soluzioni più economiche, ma sopratutto più vicine al luogo dove si svolgono gli eventi (tipo il Bellavista hotel).
A parte questa considerazione logistica, negli hotel di Riva del Garda (come pure in gran parte degli hotel di un certo livello) sarete soggetti al rito della colazione a buffet.
Rito della colazione a buffet
Nella maggior parte dei casi l’hotel mette a disposizione un congruo asssortimento di generi alimentari, come croissants (non chiamatele brioches), speck e salumi vari, frittata strapazzata, salmone norvegese (yum! ma non sempre c’è), tortine varie, marmellatine, frutti, succhi vari (almeno tre tipo), ecc..
A differenza delle mense e dei self service, il buffet della colazione in questa zona nordica può avere risultati differenti a seconda degli orari e dei frequentanti:
Ore 7.00-7.30: a quest’ora si trovano solo ninja e pensionati tedeschi in vacanza. Generalmente sono reduci da una sana nuotata nella piscina a meno 20 gradi (i tedeschi) o dall’aver appena ucciso un dittatore africano (I ninja. Ma talvolta anche i pensionati). Mangiano rigorosamente salato e non lasciano traccia del loro passaggio, salvo qualche dentiera.
Ore 7.30-8.30: Arrivano i pensionati italiani. Calano come frecce dell’esercito persiano oscurando il sole e passano come cavallette su qualsiasi cosa sia edibile. Alcuni hanno con loro i nipotini che le giovani coppie hanno sbolognato ai nonni, per avere un pò di pace e tempo per fare sesso. In base alla provenienza i bambini vanno dal narcotizzato al riposseduto. Nel mio caso ho visto solo narcotizzati.
ore 8.30: arrivano i blogger e i turisti normali. Quelli come me che arrivano all’inizio della fascia, trovano ancora delle particelle di cibo, quasi mai i croissants (che sono molto buoni), ma per fortuna ci sono cereali e latte parzialmente scremato a volontà. Il salmone in genere viene rimpiazzato con un rozzo disegno del pesce, giusto per darti il messaggio “hic sunt salmones” ma non puoi fare a meno di restare leggermente deluso. Rimangono 3 uova da fare sode nell’apposito cuociuova, un pugno di frittata strapazzata e un sacco di cose salutiste ma che non danno soddisfazione.
ore 9.00: mentre ti stai per alzare, mentalmente soddisfatto ma fisiologicamente scazzato, arriva un cameriere che fa il refill dei salati. Gioia e gaudio! Va bene che ho preso già 8 piattini di corn flakes per far fronte alla fame, però magari un posticino per una fettina di salmone ci sta… E invece arrivano i lanzichenecchi: una squadra di imprenditori-amministratori dell’ambito della ristorazione laziale (o altro settore commerciale che ha bisogno di fare congressi, come le lavandaie venete, le mondine di novara, gli intagliatori di formaggio sassari e i cuneesi). Vestono tutti di nero come fossero dei neo sposati Mormoni in libera uscita, ma la maggior parte parla come alberto sordi e ha una pancia prospicente. E chiaramente magnano, aho’! Inizialmente disintegrano la parte dei dolci, lasciando solo quelli “strani” (tipo er plum cakke, che fa un pò buc cakke e magari gli fa impressione) e chiaramente nessuno vuole i “roll” con l’uvetta, poi gli esploratori esplorano la parte dei salati e dopo un paio di richiami, il resto dello stormo si getta sul resto del cibo. La scena è degna dei migliori episodi di Quark.
ore 9.00 ma in un hotel pieno di blogger: Stessa cosa come nel caso sopra, ma i cibi svaniscono prima e la gente guarda di più il cellulare/palmare/iphone. E parla con più inflessioni.
ore 9.30-10.00: nessuno viene a fare colazione a quest’ora, salvo i masochisti.
Morale: se volete fare una colazione come si deve, chiedete prima alla reception che tipo di ospiti si aspettano in un certo weekend. E poi svegliatevi di conseguenza. E attenti ai ninja e ai pensionati tedeschi.