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Amsterdam , giorno 1: le toilette da 2,5 dimensioni

Inizio la vacanza in olanda con il proposito di descrivere quello che capita e le peculiarità di questa nazione. Il racconto avverrà in forma leggermente epistotelica, come se indirizzassi delle lettere al mio maestro spirituale, un pò come Dante si rivolgeva a Virgilio. 

Caro Maestro, il mio viaggio è iniziato ieri pomeriggio dall’aeroporto di Milano Malpensa. Inaspettatamente siamo partiti in orario, siamo arrivati puntuali a schiphol e ho recuperato il mio bagaglio in pochi minuti.

Schiphol è un aeroporto molto bello, luuuungo, pulito ed elegante. So che gli aereoporti non ti interessano, per cui non ti tedierò ulteriormente. Sappi che comunque puoi prendere il treno per amsterdam stazione centrale che per meno di 5 euri ti porta in pochi minuti a destinazione.

Come saprai, caro maestro, io ho una particolare predilezione per le donne dai fulgidi capelli dorati e nel giro di pochi minuti in stazione ho visto abbastanza gnocca bionda da bastare per un anno. Scusami maestro, in realtà è solo un modo di dire, la gnocca bionda non basta mai.

Dopo aver preso il tram dalla stazione, mi sono diretto verso la “piazza di leida” ove vivono i miei amici che, follemente generosamente, hanno deciso di ospitarmi.

Tralasciando il fatto che sono capitato nel mezzo del gay pride, che qua è una istituzione serissima, quest’oggi voglio parlarti di una cosa particolare, tra le tante, che rendono l’olanda una nazione bella ma un pò strana.

 Le toilette a 2,5 dimensioni

Inizio, caro maestro, facendoti notare tramite questa immagine che la forma della tazza è invertita rispetto a quella che siamo abituati ad usare.

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La tazza invertita

Puoi notare altresì che il coperchio è solo parziale e come potrai immaginare, è possibile visionare le proprie feci e le proprie urine, prima di far scorrere il flusso di acqua purificatrice. Non ne capisco la ragione, probabilmente ci sono una serie di implicazioni filosofiche legate alla visione delle proprie deiezioni, forse per ricordarci che prima o poi siamo destinati a diventare il fertilizzante del cibo di qualche altra creatura.

Ma questo bagno in particolare ha delle caratteristiche aggiuntive che giudico niente meno che mirabolanti.

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la tappezzeria cartacea

Come puoi notare il bagno è stato tappezzato di fogli, cartoline, e c’e’ pure uno specchio barocco che consente di riflettere lo sciacquone dell’acqua e altre cartoline.

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il portacartoline nel bagno

Ecco, maestro, le cartoline. Ma chi mai vorrebbe mettere un portacartoline, in un cesso ? Che poi come puoi notare lo spazio disponibile di questa latrina è inferiore al metro quadro. Ma l’aspetto più intrigante è che questo spazio non è strettamente tridimensionale.

Sicuramente i fisici teorici di tutto il mondo potrebbero lavorarci per 20 anni per scoprire i misteri di questo cesso: quando ci si siede, con fatica, diventa impossibile rialzarsi senza sbattere da qualche parte: ieri sera stavo rimettendo al loro posto i miei boxer, ho fatto l’errore di piegarmi in avanti di pochi gradi e stavo per prendere in un occhio un gancio di plastica porta asciugamani che fino ad un attimo prima non avevo visto anche se era di fronte a me.

Per adesso è tutto, caro maestro, ti aggiornerò presto con altre peculiarità dell’olanda, una terra un pò strana, ma bella.

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