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Now i have a desktop*.

Dopo circa 3 anni e forse più su una scrivania ferrosa (ma molto utile perche’ dotata di 3 pratici cassetti ove stoccare cancelleria, cose informatiche e cose miscellanee) oggi sono andato all’Ikea grazie alla mia cara amica Drakesky (e alla sua auto “puntina”), dove ho preso una plancia di legno e 4 gambe.

Quest’apparente banale situazione in realtà  comporta il fatto che ora mi esibirò in uno sfogo testuale al confronto del quale i post di suzukimaruti sembrano poesie ermetiche. Un vero e proprio flusso di coscienza, ma 2.0 perchè Joyce in realtà  era un blogger ma non lo sapeva.

Essere blogger oggi è una situazione critica, vedo molta gente che blogga meno e altra che non blogga proprio più: è come se la blogosfera (di cui mi sono sentito quasi sempre un blogo-satellite o un blog-etollide) stesse implodendo sotto la sua stessa massa. Per certi versi forse siamo di fronte ad una evoluzione, non ricordo dove ho sentito (forse al torino barcamp 2008) che dal punto di vista generazionale il blog è una cosa da teenager over 15-16, mentre i ragazzetti under 15 preferiscono l’istant messaging. E magari tra i 20 e i 40 si va sui social network per conoscere, esplorare e sbavare sulle tipe.

Insomma si blogga meno di prima e magari c’e’ chi prova a cambiare musica, c’e’ chi microblogga per mancanza di tempo (ben arrivato nel mondo del lavoro), c’e’ chi passa su twitter tanto per informare i soliti 12 amici delle cose che fa e che dopotutto “bastano alcuni messaggi”.

µ Caφ miei (mica avrete problemi a decifrarlo?)

In compenso credo che i ragazzi di google avranno di che disperarsi, non si vedono tanto spesso i simboli greci nei post di un blog. Poi comunque qua siamo sullo sconclusionato andante, nessuno leggerà  mai tutto questo, ma il piacere tattile dell’avere nuovamente i polsi ben piazzati e le dita che scorrono sui tasti è difficilmente descrivivile ai non addetti ai lavori. Ah, ma torniamo ai Caφ miei. Ultimamente il blog è diventato leggermente asettico, ammetto di aver avuto quasi paura a scrivere, in parte poi sono stato molto impegnato a “documentarmi” di internet marketing ma di questo parleremo dopo.

Ecco ho fatto un intero paragrafo senza dire praticamente nulla, ci riprovo: è un periodo in cui sono innamorato (e se ne saranno accorti i lettori fedeli, se ancora è rimasto qualcuno che legge questo coacervo di minchiate). E’ un periodo che dura da 2 anni, ma da due anni è un “work in progress”: non dirò chi è lei, ma si tratta chiaramente di una cotta violenta. Non so se vi è mai capitato, ma io sono così: in genere amo un solo essere umano per volta, con tutto me stesso. E’ pessimo marketing, lo so, bisognerebbe avere diverse “uova nel paniere” ma per quanto possa essere amichevole e generoso, c’è una sola persona che ha la priorità  su tutto. L’amore, come enunciato alcuni post fa, è una anomalia quantica… insomma un buco nero nel quale tutto ciò che è il nostro universo personale viene risucchiato. Come si forma questa anomalia gravitazionale? Quando la quantità  delle balle che ci si racconta raggiunge una massa critica e le regole normali della realtà  non valgono più.

Con questo non voglio risultare negativo o matematicamente pessimista, l’amore è una cosa straordinaria, come le pulsar, le quasar, gli anelli di saturno, le fasce di van hallen (che non è il gruppo musicale). Insomma ci siamo capiti, ogni volta che c’e’ un evento del genere e’ giusto ed è doveroso contemplarlo.
Il problema è che dopo due anni, mi sento il telescopio hubble: vedo un sacco di belle cose lontane ed iraggiungibili. La mia storia, a causa della distanza geografica che ci separa (all’incirca 4 ore di treno) e della carenza e brevità  di contatti interpersonali, è ancora al punto di partenza. Se usiamo la metafora della settimana enigmistica con il “colorate le parti segnate per ottenere la sagoma finale” sono nell’angolo in alto a sinistra, con un paio di parti colorate su 50. Il fatto poi che lei usi saltuariamente l’email e che raggiungerla al telefono sia un’impresa, rende il tutto ancora più doloroso. Niente messengers per carità , prendono troppo tempo. Fatto sta che conosco meglio le sue amiche messenger-munite che lei stessa: mi sembra paradossale.
Credo che la maggior parte della gente dopo un semestre si sarebbe già  arreso, ma sono oramai conscio di fare parte della long tail degli innamorati cronici. Insomma niente one night stands (non frequento gli ambienti giusti, anzi non frequento oramai più nessun ambiente) e nemmeno il grande amore che si staglia all’orizzonte (anzi e’ ancora oltre l’orizzonte degli eventi. Ma perche’ sto usando metafore fantascientifiche o astrofisiche di cui non sono sicuro?)
La mia sanità  mentale è a rischio. Perchè L’ikea non apre una sezione “cuori solitari in scatola di montaggio” ?

E in più la primavera non aiuta. Non sono arrabbiato, ma a forza di sbattere la testa contro il muro sto perdendo la memoria a breve termine, mi stanno crescendo calli ossei sul cranio e sto perdendo la memoria a breve termine. Potessi urlerei, ma non cambierebbe la situazione, sveglierei coinquiline e vicini e a causa del raffreddore di questi giorni non credo nemmeno di avere grandi capacità  polmonari. Insomma posso solo aspettare una risposta al mio “Imperioso interrogativo” che le ho posto un paio di settimane fa e sperare che sia entro un range binario: 1/0 o vero/falso o si/no. Insomma dopo 2 anni di pazienza e romanticismo spero di avere una risposta che possa essere interpretata da un costrutto if..then… else.

Niente elseif. Niente select..case. Nemmeno Exception handlings: la vita è già  complicata a sufficienza senza cercare di gestirla ad oggetti.

if ( $mettiamoci_assieme == “si”)

{ relazione($io,$lei)}

else

{ echo “Guarda, è stato bello provarci, ma è ovvio che non funziona. Restiamo amici.”}

E’ un costrutto molto semplice. Devo ricordarmi di eseguirlo quando la sentirò.

Il metodo più efficace per fare abbastanza soldi in rete e comprarsi mediaset

Questa è una iperbole. E’ una delle “Magnetic headlines” pubblicizzate da copyblogger per attirare l’attenzione del lettore. E’ molto probabile che abbiate saltato le minchiate iniziali e scorrendo il post vi siate fermati qua. Ora che ho la vostra attenzione ricominciamo:

Metodi per fare alcuni soldi online e vivere meglio, divertendosi

Sto per lanciare un blog parallelo (dire alternativo suona troppo “centro sociale”) dove condividerò tecniche e consigli per iniziare a guadagnare online. Il nome del blog, già  registrato, sarà  www.unfiorino.com
Chiaramente è inutile che lo apriate ora, è totalmente privo di contenuti. Diciamo che questo lancio pubblicitario serve per avvertirvi dell’iniziativa e per avvertire i vostri amici e passare parola agli amici degli amici. Poi comunque appena avrò convinto un pò di scettici diventerà  un fenomeno di culto e tutti i frequentatori iniziali saranno visti come dei visionari illuminati. Inoltre google adora i link.

Se non lo avete ancora fatto iscrivetevi a questo blog per avere gli aggiornamenti in email tramite feedburner (il servizio è gratis e non comporta spam).

Idealmente dovrei riuscire a trasmettervi un pò di cognizioni e più saremo più sarà  facile creare dei progetti comuni che siano redditizi e istruttivi. Poi ognuno per la sua strada, che per soldi si litiga con una facilità  incredibile.

Non ci credo che sono riuscito a scrivere questa montagna di corbellerie in un’ora senza quasi interrompermi. Questo dovrebbe dare ai ragazzi di google abbastanza materiale da esaminare e a me abbastanza grattacapi.

*Citazione dal primo “Die Hard”.

9 replies on “Now i have a desktop*.”

Wow Gareth… da quand’era che non scrivevi chiaramente qualcosa su di te, personale? un bel po’ no? :/
Le scrivanie fanno miracoli, e i flussi di coscienza pure 🙂

un abbraccio al mio Gareth, spero tu possa avere la tua risposta.

Postilla: “Credo che la maggior parte della gente dopo un semestre si sarebbe già arreso,” abbastanza corretto. Ma chiunque dopo più di un semestre e dopo aver posto una domanda-ultimatum chiara ma stare aspettando DUE SETTIMANE, chiunque dico chiunque manderebbe letteralmente a cagare la persona in oggetto.

Sei un santo.

Ci sono attenuanti anche a questo ultimo ritardo e razionalmente le devo accettare. Sentimentalmente parlando mi sento fuori di testa e la ragione non può farci nulla.

Se conosci meglio le sue amiche messenger munite… è un dato indicativo: provaci con loro! 😀

e mi hai sbagliato il link al blog 😛 ‘sassino!

Comunque in bocca al lupo…

Sono tutte felicemente accoppiate 😉
Link corretto.
Per il mio compleanno mi piglio (salvo brutte sorprese economiche) una reflex Nikon D60 con obiettivo da 18-200 mm 😉

[…] richiamato all’ordine da Gareth che mi ha fatto notare che in questo periodo sto microbloggando. Gli diamo torto? No non possiamo perché ha fondamentalmente […]

Già il fatto che tu dica “ci sono attenuanti anche a questo ultimo ritardo” indica che ci sono SEMPRE stati ritardi, SEMPRE attenuanti. Ma non prendiamoci in giro: non è il modo di comportarsi, anche con le attenuanti..

si quel negozio è spettacolare 😀 comunque sticazzi se costa poco (confrontata con una 400d) 😛

Comunque in bocca al lupo per tutto… e per la fotografia non mi rubare le modelle ^^

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