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Perchè il movimento 5 stelle probabilmente non salirà più. La spiegazione non è quella che vi aspettate…

A quanto pare in questa tornata di votazioni il M5S è stato doppiato dal PD (e gli altri hanno più o meno visto decrementi), lo dice il Fatto quotidiano nella analisi dei risultati, non è una mia opinione.

Ci potrebbero essere tante spiegazioni, anzi ci saranno una infinità di analisi, perchè gli italiani amano la dietrologia, allo stesso modo in cui amano commentare il calcio.

La mia spiegazione parte dal fatto che sono il miglior esperto di internet marketing in Italia in Inghilterra: Facebook vuole soldi.

Cosa centra ? 

La semplifico al massimo: il M5S è stato premiato dal fatto che quando è partito, facebook era affamato di contenuti e interazioni utenti, per cui dava grande visibilità ai contenuti che venivano pubblicati. Ora che di contenuti ce ne sono in abbondanza, Facebook ha chiuso i rubinetti della visibilità, vuole essere pagato. L’analisi è stata fatta da un servizio chiamata Edgerank.

50% di calo della visibilità dal 2012!

Un caso ?

  • Nel 2012 il m5s era arrivato sul 35%
  • Nel febbraio 2013 era intorno al 25 %
  • In queste elezioni è intorno al 21%.

Andrea, ma come si traduce per chi non fa il tuo mestiere ?

Lo semplifico:

  • I post delle pagine facebook del movimento vengono visti di meno
  • ..quindi meno persone vengono “influenzate” dalle idee del movimento…
  • …gli indecisi tornano alle idee che sentono più spesso sui giornali o in tv.

E sono gli indecisi a fare il grosso dei voti e a dare la fiducia ad uno schieramento.

Come deve fare il movimento 5 stelle a risollevarsi ?

Prendere dei consulenti di internet marketing che siano aggiornati.

E sperare di avere abbastanza fondi per gestire la campagna amministrativa.

4 replies on “Perchè il movimento 5 stelle probabilmente non salirà più. La spiegazione non è quella che vi aspettate…”

Ciao Andrea,

dibattito stimolante ma io non sono convinto che la rete sia così importante: possiamo interrogarci sulla reach su Facebook, e sicuramente quella organica è diminuita per vari fattori, non solo di tipo economico ma anche intrinseci alla piattaforma, leggi “siamo tutti intasati di roba”, ma non credo che questo abbia influito sul voto.

Penso che dare questa responsabilità al web sia sopravvalutarlo.

In primo luogo, e ovviamente lo dico da non grillino, considero metà della roba che pubblicano su Facebook ciarpame (non solo loro, lo fanno anche i quotidiani blasonati, ma diciamo che M5S è naturalmente più portato), in secondo luogo Renzi quando ha contato sulla rete per le primarie…ha perso.

Perché la gente vota con le gambe e non con la tastiera: è brutto dirlo ma televisione, giornali e telegiornali IMHO oggi contano ancora molto di più di una Rete nella quale le bufale minano ogni giorno l’autorevolezza dell’informazione (e Facebook è il regno della bufala).
E anche se M5S ha aumentato, e di molto, la sua esposizione in televisione (che secondo me, lo ripeto, vale 10 volte la Rete specie quanto a credibilità) il risultato è stato quello che abbiamo visto.

Sarebbe interessate chiedere a qualche sondaggista cosa ne pensa…ma abbiamo visto quanta scientificità hanno i sondaggi 🙂

Infatti è una teoria la mia, ma non è detto che sia il quadro completo. Però il movimento è nato decentrato come struttura, partiva come un “peer to peer” della politica, mentre invece gli altri partiti sono centralizzati e top-down. Per questo secondo me ha ricevuto un vantaggio all’inizio il M5S, perchè facendo una condivisione peer to peer, con pochi segnali si riusciva a far arrivare un po’ di rumore a costo essenzialmente zero.

Le primarie non sono un indicatore affidabile: è remarketing politico, si rivolgono a quelli che già conoscono idee, piani, concetti. Servono a far da cassa di risonanza.

Se quando dici vota con le gambe ti riferisci al fatto che non Usa il cervello allora convengo.

Per lasciare la conversazione più a libero di marketing un altro sbaglio fatto dal grillo è stato il tone Of voice decisamente sbagliato negli ultimi periodi.
E poi l’ignorare la conversazione online.

Nei suo blog ci sono così tanto commenti molti dei quali mi paiono non moderati… La rete è poteva di domande ma senza una risposta…

Insomma raccontare solo “4 barzellette non basta”… Dopo la risata devi anche spiegare la battuta.

Messa giù così è un po’ quello che succede a piccoli brand di moda quando vanno su Facebook: grande risultato iniziale, una vetrina incomparabile per il rapporto costi/risultati e poi, se il brand non viene fatto crescere con altri mezzi, raggiungono il limite e da lì non si muovono.

Però nel caso di M5S il “brand” è cresciuto moltissimo nel tempo, secondo me è proprio lo strumento che, esauriti i frequentatori abituali, dopo un po’ non si presta più a raccogliere adesioni su “cose serie”

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