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fenomenologia da spiaggia (Non vacanziera)

Per prima cosa porgo le mie scuse alla carissima Imizael: la nostra discesa in tenda e’ stata abbastanza improvvisa ed avventurosa, se fossi stato un pochino meno preso dalle mille solite cose avrei trovato il tempo di avvertirti e lunedi’ ci saremmo trovati 🙁

Per quanto riguarda gli altri lettori del blog, dovete sapere che il 24 giugno e’ il patrono di torino e quest’anno il caso ha voluto che cadesse di martedì. La ditta ha quindi dichiarato Ponte e c’e’ stato il fuggi fuggi generale. Nel mio caso, invece che arrostire in città , ho colto la palla al balzo e dopo una rapida e frenetica programmazione, sono sceso in quel in un camping di savona assieme all’amica Drakesky (anche lei stufa di boccheggiare).

Partenze alternative

Questo ponte e’ stato davvero particolare perche’ ci ha permesso di vedere cosa accade nelle località  turistiche quando il grosso della massa dei vacanzieri è ancora confinato nelle grandi (e afose) città .
Tanto per cominciare il campeggio di Albisola ci ha accolto e dato ampia scelta di una piazzola (mentre fino al giorno prima, domenica, erano strapieni) anche se siamo arrivati verso le 10.30. Monta la tenda, stendi i sacchi a peli, si e’ fatto quasi 11.30 per cui andiamo verso il centro.
Io dovevo consegnare un pacco per una mia amica che e’ residente, per cui nel frattempo che si faceva l’una (perche’ chiaramente la mia amica lavora il lunedi’), io e drakesky ci siamo presi della focaccia (senza fare code) e ci siamo seduti su una panchina all’ombra, godendoci un caldo secco (onesto) e una leggera brezzolina.
L’evento piu’ rilevante e’ stato il passaggio del camion dello spurgo dei pozzi neri, per fortuna rimasto a una cinquantina di metri di distanza.
Dopo aver consegnato il pacco ed aver giocherellato con il Degu della mia amica, ci siamo diretti presso una spiaggia libera per prendere sole e goderci un bel bagno in acqua.

I fenomeni
In questo periodo dell’anno ci sono 3 tipologie di persone spiaggia il lunedi’:

  • Quelli che non sono riusciti a partire la domenica o hanno tardato
  • I semi residenti, cioe’ quelli che hanno casa/roulotte in loco e sono semi stanziali come gli uccelli migratori
  • Gli autoctoni

Noi non eravamo in nessuno di questi per cui potevamo osservare con distacco darwiniano le varie tipologie di personaggi presenti in spiaggia:

  • La nonna/o con i bambini: pensionata/o alla quale sono stati scaricati i nipoti. La proporzione maschio/femmina e’ di 9 su 10, cioe’ il nonno guardiano e’ una figura pressoche’ assente. E’ contenta di prendere il sole con i giovani virgulti, che segue con la precisione di un cantoniere, cioe’ nulla perche’ tanto e’ impegnata a chiaccherare con la vicina di ombrellone/telone.
  • La giovane coppia in vacanza: lei e lei, sempre assieme sia in acqua che fuori. Prima o poi capiranno.
  • Le giovani comari native: Le riconosci perche’ generalmente sono di aspetto piacevole, hanno gia’ una tinta uniforme anche se l’estate e’ appena iniziata, sfoggiano almeno un piercing all’ombelico. Prima e’ da sola, poi tramite cellulare fornisce le coordinate satellitari all’amica del cuore che la raggiunge. E inizia “radio serva”: lui sta con lei, lei ha lasciato lui, l’altro si e’ messo con una che dice che e’ quella della sua vita pero’ lei e’ dei testimoni di geova per cui non gliela da… (parola, non mi invento niente).
  • Il cleb della bestemmia (gente del genere non merita nemmeno la grammatica corretta): altri nativi, fisico sportivo, giovinastri. Ogni occasione e’ buona per una bestemmia rumorosa che con gli scogli alle spalle eccheggia neanche fossi in un anfiteatro greco. Fastidiosi oltre misura e conoscono le due comari, con le quali scambiano 4 parole (anche perche’ con loro hanno altre due tizie troppo posh, per cui non possono esagerare…).
  • Tizio e Caio, amici ma anche non troppo: si conoscono bene, si chiamano per nome, uno entra in acqua mentre l’altro ne esce. Si fermano entrambi con l’acqua in zona testicolare e parlano per mezz’ora. Entrambi dicono almeno 6 volte, “ora devo andare” ma non ce la fanno: carramba che rimpatriata!
  • La sposa cadavere: una ragazza abbastanza giovane sposata (in spiaggia in questo periodo, la prima cosa che guardo non è il seno, ma sono le dita) credo circa 28 anni. Abbastanza secca, ma non anoressica, con addominali molto visibili, capelli castani, insomma fisico che potrebbe essere da pallavolista. Resta in acqua fino ai ginui (ginocchi) per farsi ammirare ben bene per 10 minuti (da me, perche’ in acqua credo fossimo in 5-6 al momento e gli altri erano donne o piu’ vecchi). Sembra che abbia il terrore di bagnarsi l’ombelico (peraltro valevole di ammirazione) dopodichè si tuffa, 5-6 bracciate ed è a 15 metri dalla riva. La guardo passare (io non nuoto, mi limito a galleggiare rilassato) poi ritorno a guardare la spiaggia. Passerà  un quarto d’ora mi rigiro per vedere dov’e’ arrivata… sparita. Mi guardo ben bene attorno… niente. Non so che fine abbia fatto, magari ha abbordato una delle navi porta container che si vedono in lontananza e ora viaggia verso Panama.
  • La gente tatuata: oramai il tatuaggio ce l’hanno tutti (io no, perche’ odio il dolore e poi ho gia’ fatto soffrire i miei quanto basta). Al mare e’ la fiera del tatuaggio, quasi tutti i residenti ne hanno almeno uno, anche donne e uomini di una certa età . Ovviamente il decadimento del corpo ha impietosamente giustiziato molti di questi disegni epidermici, per cui ti abitui rapidamente a non guardare il corpo delle persone se oltrepassano una certa età  (a vostra discrezione). Ho idea che la maggior parte siano nativi.
  • belin! La maggior parte degli usufruitori della spiaggia sono i residenti, infatti belin e belan fioccano come neve sull’himalaya. A rigor di logica i residenti potrebbero avere degli sconti per gli stabilimenti (Io farei cosi’, per invogliare a usarli al massimo) invece le spiagge a pagamento sono semivuote. Chiaramente anche noi siamo oltre “L’ultima spiaggia” (nome reale) per usufruire della spiaggia libera. A parte il fastidio del club della bestemmia, per il resto non ci sono problemi.
  • il club delle campeggiatrici disperate: questa fenomenologia la aggiungo per completezza ma non riguarda la spiaggia. La sera di lunedi’ un gruppo di 4 donne (di cui un paio agghindate da discoteca tamarra) si e’ riunito, e munite di quelle che sembravano una bottiglia di vino bianco e una di martini bianco, si sono rinchiuse in uno dei capanni che c’erano vicino ai bagni e hanno iniziato a chiaccherare. Non so se poi hanno invitato un mandingo per il fine serata, ma sembravano tutte molto annoiate e “affamate”.

E voi avete incontrato altre tipologie di bagnanti ?

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