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Un po’ di sano pessimismo…

Time out. Ho in loop nelle cuffie “Imagine” coverizata dagli “a perfect Circle”, che sono l’esperimento di uno dei membri dei tool. Ma questo non c’entra proprio nulla ne con il fatto che il backgroud di questo post e’ nerastro, ne con l’immagine postata. Volevo un’immagine di una marionetta, poi sono passato ad uno scheletro al quale pensavo di aggiungere i fili da marionetta, per poi trovare su google images, questo splendido disegno composto di lettere dell’alfabeto e simboli vari.
Mancano circa 18 giorni alla fine di quest’anno. A differenza della maggior parte degli esseri viventi, riesco a ricordare maggiormente le cose che mi fanno male. Fatta eccezione per il clamoroso viaggio in Irlanda, il 2004 è stato un anno avaro di soddisfazioni. Anzi, le delusioni sono state di gran lunga maggiori in numero e magnitudo (un termine che associamo piu’ facilmente ai terremoti che alle stelle. Pensateci.).
Altra splendida occasione è stato il corso di scrittura creativa al Pueblo. Corso di cui cercherò di fare il secondo modulo, anche se chi mi conosce sa che la mia situazione economica non è proprio brillante.
La vita e’ in larga parte preordinata. Abbiamo l’illusione di poter fare delle scelte, ma in realtà queste scelte sono meno di quanto vogliamo credere. In realta’ è solo una : morire. Tutto ciò che facciamo inevitabilmente ci porta sempre più vicini al capolinea. C’e’ chi ci arriva prima, c’e’ chi si aggrappa alla vita con le unghie e i denti e non molla. Spesso per un bel pò di tempo. Perchè?
Legami. Da un punto di vista utilitaristico, la vita è sorretta e guidata da legami. Prima con la famiglia, poi con gli amici, poi per chi è veramente fortunato con un amore. La persona giusta. Da questo punto di vista mi considero particolarmente fortunato: ne ho trovate ben tre. In tutti i casi, il rapporto non e’ andato oltre l’amicizia. Probabilmente è colpa mia che non ho saputo dire le parole giuste al momento giusto. Ma questo mi rende in un certo senso quasi libero. Se per assurdo si riuscisse a troncare improvvisamente tutti i nostri legami nel giro di pochi minuti, smetteremmo di vivere ? Oppure la vita non ammette l’assenza di legami ?
Sono troppo triste e demagogico? Allora gioco sporco e inserisco quest’immagine per creare confusione all’eventuale lettore.
Mancano 18 giorni a fine anno.
Alcuni giorni fa ho letto un annuncio di una scuola che cercava insegnati di informatica. Su un’isola nel pacifico. Mi sono chiesto più volte “ma io potrei mai abbandonare tutto e intraprendere una nuova vita?”.
Non ho ancora una risposta.
E questo e’ gia’ una risposta: il dubbio e’ gia’ una negazione.
Non so: forse evolversi cosi’ tanto e’ stato un errore. Si stava meglio nella beata ignoranza del mistero etico che è la vita. Sempre per una questione di legami -i legamilegami (giusto per citarne alcuni), è difficile per me esprimere la mia naturale e nichilista tendenza al pessimismo. Mi chiedo se mento alle persone come loro o mento a me stesso. Affrontare la realta’ che sono un sociopatico che cerca disperatamente contatti. Amo e odio la solitudine. Probabilmente, analizzando la cosa con lucidità, è un riflesso della mancata accettazione che mi ha perseguitato durante i primi deludenti anni della mia vita.
Il cielo e’ il limite, ma non mi e’ mai sembrato così remoto….