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Vacanze a Milano (grossomodo)

Peeeermesso!
Il tempo vola!

Devo ammetterlo: queste prime due settimane sono volate.  E’ vero che ho fatto solo tre giorni su 5 a Milano, ma devo anche dire che l’integrazione è stata piuttosto semplice. O per meglio dire “autoimmunizzante”, che non so nemmeno se è il termine corretto.

In sostanza, sarà che come ho detto nel post precedente ho già una certa dose di esperienza ma questa trasferta (in fieri) mi sta sembrando una vacanza rilassante.

Non che prenda il lavoro alla leggera, tutt’altro, ma se paragoniamo queste settimane ai due mesi di natale con i problemi familiari, insomma… è una passeggiata!

  • 280 km alla settimana in auto: uno scherzetto!
  • Fare colazione circondato da gente di cui non capisci bene l’etnia o la lingua: già fatto. (o da un mix di tifosi del Bayern Monaco o dell’inter)
  • Analisi approfondite su siti di vario genere: è la mia passione 🙂

Riesco anche a mantenere un microblog di aggiornamenti irregolari relativo a questa esperienza: MILANOANDME.TUMBLR.COM . Non vi attendete pistolotti evangelici come capita su queste pagine: lo aggiorno dall’iphone con l’applicazione dedicata a tumblr, ma funziona in base all’estro del momento, quindi le tempistiche sono sempre ridotte.

Inoltre dal 6 marzo si libererà l’alloggio a Rho, quindi sarò ancora più presente…

La piscina

Mi sono finalmente deciso ad andare in piscina, complice anche la mancanza di occasioni mondane (Milanesi, fatevi sotto!). E’ stato catartico ed estremamente soddisfacente: ho nuotato per quasi 45 minuti, con uno stile pessimo, ma è stato un ottimo esercizio aerobico anche se poi uscendo ho sentito tutto il peso della gravità sulle mie povere gambe. E poi la sorpresa massima: C’e’ una sezione relax, con una gargantuesca piscina-idromassaggio calda e ribollente come lava. Ci sono rimasto 15 minuti, durante i quali ho capito che la pace nel mondo si può raggiungere, a condizione di stipulare gli accordi in piscina.

Questa settimana che arriva devo provare ad andarci almeno 2 volte, vorrei provare ad andare nel momento del pranzo anche solo per l’idromassaggio. Vediamo.

 

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Il nuovo Corso (No, Napoleone non c’entra)

October 6th 2008 - Rock ´N´ Roll Ain´t Pretty
E' tempo di rock'n roll!

…e nemmeno la viabilità stradale

Parliamo di me! Sono stato assunto con contratto in una importante agenzia di Seo di Milano. Questo per chi mi conosce bene sarà motivo di grossa sorpresa, mentre per chi non mi conosce bene starà pensando “Bravo, congratulazioni!”.

Surprise!

Infatti il mio odio sperticato per Milano è roba delle leggende, nel dizionario sotto la voce “odio per milano” hanno messo la fotografia, da quando vado a Milano (dai primi Smau credo) non ho mai smesso di considerarla una città prigioniera di se stessa, di una viabilità impazzita, di un Feng-shui completamente sballato. Continuo a temere che il declino della città sia inevitabile, ma non essendo io un urbanista… chi se ne frega ?

Cosa mi ha fatto cambiare idea ?

L’iphone e il TomTom tanto per cominciare, hanno cambiato il modo in cui percepisco la spazialità. Ora in qualsiasi momento so dove mi trovo, mentre prima il rischio di perdersi senza meta era presente. Sapete com’e’: a Torino c’e’ la Mole che svetta e segnala la zona centrale, in lontananza si vedono quasi sempre le montagne che segnalano l’ovest, insomma orientarsi è facilissimo. E Le strade a incroci perpendicolari la rendono incredibilmente facile da girare (basta imparare a usare i controviali, neh?).

Risolto quindi il problema dello spostamento, si è trattato solo di affrontare tutto come una sfida. In questi 3 anni di sfide ne ho affrontate e vinte parecchie:

  • Trasferirmi in una città straniera senza conoscerne bene la lingua e le usanze (Padova :D), dove reperire un croissant non dico strepitoso, ma ragionevole richiede settimane di ricerca.
  • Fare 800 km in auto in un weekend  ((Padova-Rivarolo Canavese x2) x tante volte)
  • Andare in america da solo
  • Andare ad una conferenza americana, con un amico, senza capire bene l’inglese e tornare con delle nozioni
  • Andare ad una conferenza capendo meglio l’inglese, da solo e tornare con delle nozioni
  • Tornare da una conferenza americana non sbronzo, con delle nozioni
  • Andare ad una conferenza italiana, facendo da speaker, senza essere bersagliato di pomodori

Insomma, a confronto di tutto questo, l’idea di trasferirmi a milano a sole 2 ore dal croissant ragionevole del sabato mattina, è tutto sommato affrontabile.

Vive la resistance

Se sulla qualità del lavoro, almeno al primo impatto, non nutro dubbi (un ambiente che mi è sembrato da subito cordiale e professionale), resta da vedere la mia capacità di resistere alle sollecitazioni esterne come:

  • La ricerca dell’alloggio: chiaramente dovendo lavorare a tempo pieno, devo viverci a milano (o dintorni). Non posso affrontare il traffico da Rivarolo Canavese tutti i giorni e il treno è un’opzione penosa (auto fino a Chivasso e poi interregionale fino a Rho. Da li, metropolitana rossa).
  • Il panorama politico: Ad un certo punto le stronzate dette dai politici potrebbero raggiungere un livello tale da farmi saltare le coronarie. A quel punto le alternative sarebbero il ricovero o l’emigrazione in Tunisia.

Nel frattempo cercherò di cogliere il meglio di questa esperienza: dietro la ditta ha aperto da 10 giorni un Virgin Active, dotato di Piscina. Mercoledì vado a chiedere quanto costa la tessera 😉

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Evolution is now.

Il richiamo dell'avventura
Il richiamo dell'avventura

Oggi è il primo giorno del resto della mia vita.

In più, c’e’ un cambiamento personale in atto.

La situazione familiare è quasi risolta, anche se papà è ancora ricoverato, il peggio è passato.

Stay tuned.