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Android oppure IOS: è tempo di cambiamento ?

Sono diventato utente apple attorno al 2006, comprando un portatile macbook pro. Poi quando ne ho avuto la possibilità economica, ho preso un iphone 3gs in abbonamento con Tre nel 2009 (erano i tempi in cui il comodato d’uso era tale e durava “solo” 24 mesi).

Si prevedono sobbalzi
Si prevedono sobbalzi

Quest’anno il macbook pro ha esalato l’ultimo respiro e mi sono preso un macbook air, che è andato tre  volte in assistenza perchè i genius rincoglioniti non riuscivano a risolvere il problema del cortocircuito della tastiera che cuoceva la scheda madre.

Non ho mai preso un ipad, perchè non ho occasioni di consumare contenuto su un divano o su mezzo pubblico. Se devo vedermi qualcosa a letto, il portatile va alla grande. Se guido non uso l’ipad (ascolto la radio).

Ora però esce iphone5 e IOS6 e questo vuol dire che sono indietro di tre versioni rispetto al modello corrente (4, 4s e 5). Anche se sono un tecnofago all’ultimo stadio, non soffro della crisi di obsolescenza, quindi fintanto che le applicazioni non smettono di supportare il mio telefono e finchè non esplode, io continuo a usarlo.

(D)evolution

Il problema è che quello che render bello l’uso di uno smartphone non è lo schermo o il fatto che ti faccia telefonare meglio, ma l’ecosistema delle applicazioni.

E in un mondo dove vengono imposti degli standard dal mercato (quello delle app) è irrealistico pensare che gli sviluppatori continuino a supportare un modello di telefono vecchio di 4 anni per lungo tempo, anche perchè le eventuali applicazioni a pagamento non vengon ricomprate, quindi per mantenere in piedi il business bisogna vendere ai nuovi utenti!

Quindi il caro iphone 3gs è destinato a diventare una mattonella come un nokia 3310 (anche se di gran lunga meno resistente), man mano che gli aggiornamenti alle applicazioni vengono fatti.

Quindi a questo punto è necessario pianificare il prossimo passo:

  • Passo all’iphone 4s “nuovo”. Ha meno capacità di dati, ma ha un hardware comunque all’altezza dei tempi. L’esperienza utente migliora o rimane la stessa. Il problema è che comprare un iphone 4s 16GB “factory unlocked” costa 549 dollari nell’apple store americano e quindi diventeranno 549 euri(più le tasse nostrane) in italia. 
  • Passo all’iphone 5: bah. per fortuna non ho scadenze, ma le voci sui siti di tecnologia parlano di “3 mesi” prima di vederlo in europa e con il casino delle reti 4g differenti nelle varie parti del mondo, non sarà possibile prenderlo dagli usa e usarlo in europa (almeno credo). Certo potrebbe funzionare con gli standard inferiori, ma resta sempre l’aspetto del prezzo che per un apparecchio svincolato dall’operatore è altissimo.
  • Passo ad android: il salto evolutivo. Ce l’hanno molte persone che conosco e si trovano bene, ma il dubbio che mi attanaglia è : “io come mi troverei”? Il vantaggio è che si trovano telefoni della generazione immediatamente precedente, comparabile ad un iphone 4s,  ad un prezzo molto competivo. (tipo il samsung galaxy i9250 per 330 euro)

Quindi la differenza la può fare…

l’ecosistema delle applicazioni. Vediamo un pò.

Mappe

Iphone: uso a seconda dei casi le mappe di google e Sygic una app per la navigazione che ho comprato con le mappe italiane (19 euro!).

Android: google maps, con navigazione vocale. Costo zero euro.

Disponibili su entrambe le piattaforme

  • Whatsapp
  • Instagram
  • Facebook
  • il client Tumblr
  • Soundhound
  • WordPress
  • il client Yelp
  • Foursquare
  • Aroundme (assolutamente brillante e senza fronzoli)
  • Tutta la suite delle applicazioni Google (Google+, gmail, google local, Chrome, eccetera)
  • Skype
  • 1password
  • Pulse News (immancabile)
  • Client Twitter ufficiale (e alcuni client alternativi)
  • Mobile admin della Rove
  • Skyscanner
  • Il client per la banca Unicredit
  • Miso (è l’app per fare il check-in delle serie tv)
  • DoveConviene (il trova offerte)

Solo per IOS

  • Messagenet (ma sta arrivando anche per android)
  • L’app del sole 24ore (ma c’e’ anche un link di streaming)
  • Vyclone, ma ancora non ho trovato nessuno che vuole usarla!

Responso finale

Come si può vedere la maggior parte delle applicazioni che uso sono presenti su entrambi i sistemi e con le tastiere predittive come swiftkey su android, scrivere testi diventa molto più agevole e a me piace consumare e interagire con altri utenti in rete.

Di recente il 3gs era diventato insostenibile perchè il ritardo nella scrittura era visibile:   dopo aver letto un pò di discussioni sui forum ufficiali, la colpa sembrava essere di icloud che puppava troppe risorse. Dopo averlo disabilitato è tornata la velocità nella scrittura: ecchecazzo Apple. Questo sposta in avanti la mia data per l’acquisto di un nuovo cellulare, ma se continua così è sempre più probabile che sarà un Android.

 

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milano

Era un lunedì sera e dopo il lavoro mi diressi a porta venezia per…

…andare ai corsi lingue estere organizzati dal comune di milano. Era da inizio agosto che pensavo di andarci per fare il corso (base) di Portoghese; perchè portoghese, vi chiederete e sarebbero anche fatti miei, ma questa sera mi sento in vena di scrivere di quello che è capito e che mi ha lasciato abbastanza confuso. Adesso però aggiungo una immagine bizzarra di un gatto per stimolare i curiosoni di facebook.

questo gatto forse non c’entra nulla.

Un lunedì come tanti altri

Uscivo dal lavoro, dalla zona del Ghisallo, è vicino alla metro di Lampugnano se sapete dov’e’, altrimenti non importa. Prendo la Rossa ad Uruguay, perchè c’è molto parcheggio e mi dirigo agli antipodi di Milano, scendo a porta Venezia e chiaramente mi perdo anche se la scuola di lingue è a a 150 metri dalla fermata. Le mappe di google mi salvano e ritrovo la strada, arrivo in via Casati 6 e… faccio la coda.

Si la coda, perchè questi corsi che durano diversi mesi hanno un costo molto abbordabile e quindi sono tremendamente bramati, tanto che di alcuni corsi devi prendere un biglietto e tornare dopo per sapere se c’e’ posto!

Fortunatemente non è il mio caso, io voglio imparare il portoghese e a quanto pare non sembra essere così in overbooking come le altre lingue.

Ma perchè proprio il portoghese?

Perchè lo parlano in Brasile! Il Brasile mi interessa, è una nazione che si sta rapidamente modernizzando, ha risorse, ha iniziativa, è giovane e vitale: vuole crescere. Ci ha sbattuti fuori dal G8, perchè dopotutto siamo un paese di blagheur*.

Voglio vedere se c’è la possibilità di aprire delle operazioni commerciali, anche solo con gli italiani che si sono già trasferiti li (e non sono pochi) ma poi bisogna conoscere la lingua per parlare con gli impreditori locali e per lavorarci assieme.

Inoltre c’è una quantità fenomenale di donne bellissime.

Dopo la coda

..bellissime. Scusate, stavo divagando. Sono quindi arrivato in aula (si tratta pur sempre di una scuola elementare che alla sera ospita i corsi di lingua) e li… mi sono messo in coda, perchè c’erano due persone prima di me. La insegnante ci ha detto che c’erano solo tre posti liberi, uno al corso delle 18.30 (impossibile da raggiungere per me) e uno al corso delle 20 (fattibile).

…senonchè una delle due ragazze che c’era prima di me era li per prenotare anche il corso per il suo marito/moroso che era assente. Quindi in pratica il corso era completo.

L’insegnante ci ha però detto che era possibile che si liberassero dei posti nei prossimi giorni e qua è iniziata la confusione…

Dazed and confused

Andiamo per punti:

  • Quella di stasera era una preiscrizione: in pratica lasciavi i dati, ricevi un bollettino da pagare e dopo il pagamento (entro tre giorni lavorativi) saresti stato confermato.
  • Il corso è di 90 ore, 3 ore alla settimana divise in due lezioni il lunedì e il mercoledì. Sono 7 mesi di impegno ma sarebbe stato possibile farlo.
  • L’insegnante non poteva preiscrivere più persone di quelle previste per non rischiare l’overbooking, ma se alcune persone non avessero pagato, si sarebbero liberati dei posti…
  • …al che ho chiesto se era possibile lasciare un nominativo per essere richiamato, nel caso si fossero liberati dei posti!
  • …su mio invito  l’insegnante ha preso nome e numero di telefono, ma sorpresa-sorpresa, non mi avrebbero richiamato per dirmi se il posto era effettivamente vacante! Dovrei passare venerdi’ prossimo per controllare se c’e’ del posto…

Traiettoria di uscita

A questo punto me ne sono uscito confuso e ho girellato un pochetto per corso Buenos Aires, poi ho recuperato i sensi, ho controllato un posto dove mangiare in zona e sono andato a farmi gyoza e un Tekkadon** al Poporoya. (Grazie Claudia della recensione su yelp che me lo ha ricordato)

L’esperienza al Poporoya è stata divertente, c’era un bordello di gente perchè si tratta di un posto effettivamente molto rinomato per quanto piccolo e gli avventori salutano lo chef “Shiro” per nome, anche se forse sarebbe più educato dire “Shiro-san” .

Mi sono comunque ritrovato al bancone, vicino ad una ragazza di nome Katia, anche lei li per mangiarsi un chirashi (questo è con il salmone). Abbiamo anche conversato un pò sui posti interessanti in cui mangiare cinese e giapponese a Milano, interessante quello che può capitare ad un banco del sushi, devo tornarci.

A conclusione della cena mi sono un dorayaki come dolce e me lo sono felicemente mangiucchiato tornando verso la fermata della metropolitana.

In finire di serata sulla carrozza della metro gli elementi più interessati sono stati una ragazza dal senso molto molto prosperoso con un blackberry e degli ubriachi italiani che prendevano a maleparole tutte le persone vagamente non italiane a dimostrare il fatto che siamo usciti dal G8 per più di una ragione.

/EOF

Note:

* il Blagheur in piemontese è quello che se la tira senza motivo. La “u” è quasi afona se non mi sbaglio e probabilmente la dizione più in voga in canavese è “blagher” con la G molto dura. 

** I gyoza sono tipo di ravioli cinesi (ma con più aglio) e il tekkadon è un piatto con riso ricoperto di fettine di tonno crudo.

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Amsterdam giorno 5 bis: bici cargo, auto elettriche e palazzi bidimensionali

Caro Maestro, oggi ti propongo ben due aggiornamenti.

bicicletta + carriola
Bicicletta + carriola = Carioletta ?

Ecco uno degli esemplari di bicicletta portapacchi che ti avevo descritto, sembra effettivamente un incrocio con una carriola, tant’è che può essere usata per portare materiale o piccoli esemplari di esseri umani (o cagnolini come mi è capitato di vedere). Il nome ufficiale sembra essere “bucket bike” o Cargo Bike. Sito del produttore della bici nella foto.

Si tratta di una vista particolare e lo stesso prezzo di questi cicli non è contenuto, si parte da 400 euro per gli usati per arrivare a 1400-1500 euro per le nuove!

Tra l’altro maestro, una particolarità che non ti ho detto è che non tutte le biciclette hanno i freni a manubrio! Alcune hanno solo il freno anteriore e usano il freno a pedale, contropedalando… ti lascio immaginare l’inerzia delle situazioni.

Blond : di nome e di fatto

Vetrina di Blond
Vetrina di Blond
Auto elettrica in carica
Auto elettrica in carica

Ecco una vista interessante: una macchina elettrica in carica ad un piloncino. Non so darti altre informazioni ma credo che si tratti di una city car in car-sharing, una pratica estremamente interessante sopratutto in una città dove le macchine sono quasi bandite.

Il palazzo bidimensionale
Il palazzo bidimensionale

Infine una nota di colore: nel tentativo di risparmiare spazi, alcuni architetti innovativi hanno progettato una casa bidimensionale. Sicuramente i prezzi al metro quadro sono competitivi, mi chiedo solo cosa succede se cade un piatto.

E con questo è tutto, buona serata maestro !

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Amsterdam : giorno 5. Biciclette, pioggia, dolciumi e gnocca.

Caro Maestro, mi scuso per non averti scritto molto in questi giorni, anzi per non averti scritto affatto, ma come puoi immaginare ero impegnato a comprendere ed apprezzare al meglio questa città strana ma bella.

pane e aringa
Pane e aringa

Un cibo da strada molto tradizionale è pane con l’aringa, accompagnato da cipolla cruda e cetrioli. In questo l’ho preparato in autonomia perchè è possibile comprare il pesce in pescheria e mangiarselo a casa, prendendo una baguette da una panetteria o da un supermarket della catena “Albert Heijn“. Le panetterie in particolare sono numerosissime e producono varie generi di pani, oltre a saporiti croissant dolci e salati!

La cultura del croissant salato è una interessante prospettiva, sopratutto quelli al formaggio e/o prosciutto. Inoltre le panetterie producono un sacco di minacce al fegato interessanti innovazione gastronomiche, come il “croque monsieur” , una specie di tost fritto che ho provato con grande soddisfazione.

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tempo ballerino…

Per quanto riguarda il tempo atmosferico, anche se apprezzo tantissimo i circa 23 gradi del giorno, apprezzo un poco meno la mutevolezza del tempo atmosferico: sapessi che doccia mi sono preso un paio di giorni fa caro maestro! C’e’ da dire che le precipitazioni non durano mai tantissimo, però se uno è senza ombrello è costretto a rifugiarsi sotto i tendaggi dei negozi.

Biscotti al caramello
Biscotti al caramello

Durante una delle visite all’albert hejn, ho comprato una di queste confezioni di cialde al caramello che sono davvero buone e tipiche, oltre a costare una sciocchezza (1.3 euro). In effetti le ho comprate perchè il supermercato è un figodromo da paura è un posto dove generalmente si possono osservare delle donne di bell’aspetto e sono rimasto per alcuni minuti appresso ad una donzella, tra l’altro dai capelli corvini. Per non fare la figura dello stalker professionista mi sono esaminato tutto lo scaffale dei dolciumi. Ovviamente sto puntando a tornarci a più riprese anche se probabilmente per incontrare la donna della mia vita basta probabilmente attraversare senza guardare e in un attimo me ne ritroverei un paio addosso, conficcate nella schiena con le loro agili biciclette.

Biciclette
biciclette a go-go

Biciclette! Ce ne sono ovunque caro maestro, come noi italiani abbiamo 3 auto e 2 cellulari a testa, gli olandesi hanno la bicicletta come principale mezzo di locomozione e a vedere da quanto sono longilinei mi sembra davvero una scelta sana e razionale. Ovviamente ci sono corsie riservate e parcheggi per biciclette… dove bisogna ancorarle con solidi catenacci per evitarne il furto. Ci sono anche biciclette portapacchi e non è raro vedere le mamme portare in giro i pargoli nei portapacchi più grossi tipo carrozzina.

L'uomo quasi invisibile
L’uomo quasi invisibile

Ci sarebbe molto altro da dire maestro, magari più tardi ti scriverò nuovamente.

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Amsterdam , giorno 1: le toilette da 2,5 dimensioni

Inizio la vacanza in olanda con il proposito di descrivere quello che capita e le peculiarità di questa nazione. Il racconto avverrà in forma leggermente epistotelica, come se indirizzassi delle lettere al mio maestro spirituale, un pò come Dante si rivolgeva a Virgilio. 

Caro Maestro, il mio viaggio è iniziato ieri pomeriggio dall’aeroporto di Milano Malpensa. Inaspettatamente siamo partiti in orario, siamo arrivati puntuali a schiphol e ho recuperato il mio bagaglio in pochi minuti.

Schiphol è un aeroporto molto bello, luuuungo, pulito ed elegante. So che gli aereoporti non ti interessano, per cui non ti tedierò ulteriormente. Sappi che comunque puoi prendere il treno per amsterdam stazione centrale che per meno di 5 euri ti porta in pochi minuti a destinazione.

Come saprai, caro maestro, io ho una particolare predilezione per le donne dai fulgidi capelli dorati e nel giro di pochi minuti in stazione ho visto abbastanza gnocca bionda da bastare per un anno. Scusami maestro, in realtà è solo un modo di dire, la gnocca bionda non basta mai.

Dopo aver preso il tram dalla stazione, mi sono diretto verso la “piazza di leida” ove vivono i miei amici che, follemente generosamente, hanno deciso di ospitarmi.

Tralasciando il fatto che sono capitato nel mezzo del gay pride, che qua è una istituzione serissima, quest’oggi voglio parlarti di una cosa particolare, tra le tante, che rendono l’olanda una nazione bella ma un pò strana.

 Le toilette a 2,5 dimensioni

Inizio, caro maestro, facendoti notare tramite questa immagine che la forma della tazza è invertita rispetto a quella che siamo abituati ad usare.

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La tazza invertita

Puoi notare altresì che il coperchio è solo parziale e come potrai immaginare, è possibile visionare le proprie feci e le proprie urine, prima di far scorrere il flusso di acqua purificatrice. Non ne capisco la ragione, probabilmente ci sono una serie di implicazioni filosofiche legate alla visione delle proprie deiezioni, forse per ricordarci che prima o poi siamo destinati a diventare il fertilizzante del cibo di qualche altra creatura.

Ma questo bagno in particolare ha delle caratteristiche aggiuntive che giudico niente meno che mirabolanti.

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la tappezzeria cartacea

Come puoi notare il bagno è stato tappezzato di fogli, cartoline, e c’e’ pure uno specchio barocco che consente di riflettere lo sciacquone dell’acqua e altre cartoline.

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il portacartoline nel bagno

Ecco, maestro, le cartoline. Ma chi mai vorrebbe mettere un portacartoline, in un cesso ? Che poi come puoi notare lo spazio disponibile di questa latrina è inferiore al metro quadro. Ma l’aspetto più intrigante è che questo spazio non è strettamente tridimensionale.

Sicuramente i fisici teorici di tutto il mondo potrebbero lavorarci per 20 anni per scoprire i misteri di questo cesso: quando ci si siede, con fatica, diventa impossibile rialzarsi senza sbattere da qualche parte: ieri sera stavo rimettendo al loro posto i miei boxer, ho fatto l’errore di piegarmi in avanti di pochi gradi e stavo per prendere in un occhio un gancio di plastica porta asciugamani che fino ad un attimo prima non avevo visto anche se era di fronte a me.

Per adesso è tutto, caro maestro, ti aggiornerò presto con altre peculiarità dell’olanda, una terra un pò strana, ma bella.

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Chi sono io

Di una estate che inizia con l’ansia e altre considerazioni.

Mi sono fatto prendere la mano dai social media: una volta bloggavo tantissimo, ora invece quando lo faccio è a causa di eventi particolari.

In effetti questo 21 giugno quasi concluso (sono le 23.27 ora locale del fuso di rivarolo canavese) quando mi appresto a scrivere queste parole.

In effetti questo post è un raccoglitore di pensieri che mi girano per la testa, che è stato poi l’uso principale di questo blog per anni. Anzi inizialmente, era un raccoglitore di cose interessanti che trovavo in rete ma oramai questo uso è decaduto perchè le persone le trovano da sole delle cose interessanti… o perchè gliele segnalano i loro amici.

Sto divagando.

(Ospedale) Mauriziano 2012: parte 1.

Mi padre si è sottoposto ad un intervento, una conseguenza dell’aneurisma di dicembre 2012. Non era una condizione critica, ma i chirurghi gli hanno spiegato che nel tempo si sarebbe potuto creare una situazione problematica, quindi hanno proposto di operare ora con tutte le certezze e le analisi del caso.

Fatto è che durante l’operazione sono stati rilevati problemi cardiaci che hanno indotto i medici a sospendere l’operazione e a richiudere il taglio senza aver fatto nulla dell’intervento previsto. Non si sa ancora perchè ci siano stati questi problemi, la coronarografia ha determinato oggi che il cuore è in una situazione perfetta. Mistero.

Insomma ci sarà probabilmente un “capitolo 2” tra qualche mese, ora spero che lo dimettano nei prossimi giorni, taglio a parte da rimarginare, sta bene.

Un poco meno bene lo siamo tutti nel complesso, vista l’ansia generata e non smaltita completamente.

Torino zombie

questo inconveniente mi ha costretto a guidare per torino in questi giorni: probabilmente sono stato assimilato da questo anno e mezzo di vita milanese, ma il traffico mi è sembrato assolutamente zombificato. Gente che parte con abbondante ritardo al verde, guidatori imprudenti, SUV OVUNQUE (dannati) e poi ovviamente una turnazione dei semafori che è completamente demenziale.

E’ come se fosse diventata una città più cafona di quanto ricordassi, non so se è per causa dei lavori eterni, per la crisi del mondo del lavoro o che altro, ma l’impatto di questi giorni è stato per me devastante.

Non riesco ad affrontare l’idea di andarci per divertimento, a parte il fatto che non saprei con chi andarci. I buoni amici della zona del canavese non amano andarci durante il weekend dovendoci già stare tutta la settimana per lavoro. Il resto dei torinesi non ho idea di come viva la città; secondo Enrico Sola è un “gran vivere” a Torino,  probabilmente è vero per cultura e musica, ma a sentire un pò di persone il lavoro non è così esaltante.

Work work work

Ogni tanto ci penso “torno a Torino”.  Ho un poco di nostalgia dei viali alberati, dei croissants decenti, del quadrilatero, delle uscite con alcuni amici. Allora mi prendono 5 minuti di nostalgia. Poi guardo gli annunci di lavoro e leggo cose criminali annuni demenziali come questo:

…e capisco che quello che ho ora è decisamente meglio:

  • Un lavoro che mi piace. Qualche rara volta mi ha fatto sclerare, ma se penso alla merda che ho ingoiato quando ero a Torino, non c’è paragone.  Finalmente faccio solo Seo e non devo fare il tappabuchi programmatore/webdesigner/declinatoredigrafica.  E sono finalmente una figura “Senior”: il mio parere ha un certo peso. (sopratutto quando arriva in faccia a art directors e grafici radical chic).
  • Dei colleghi di lavoro davvero fantastici: non ho mai incontrato una compagine così unita e pronta a supportarsi a vicenda. E non mancano le occasioni di uscire, bersi qualcosa e scherzare al di fuori del lavoro. Se ci fosse una piscina aziendale e le retribuzioni fossero un poco più alte, probabilmente ci sarebbe la fila per entrare in agenzia. Anche se la posizione fosse un poco meno decentrata non sarebbe male…
  • Un buon numero di esperti seo extra agenzia: Milano è sicuramente la zona d’italia dove si concentra il maggior numero di Seo e ci sono diverse occasioni per uscire, scambiare opinioni sparare minchiate che capiamo solo noi, bere e mangiare.

Ma non solo!

  • Un crescente gruppo di persone che ci tengono a me: ma sto in parte barando, perchè le conoscevo già prima di arrivare a milano, ma con la presenza in città ho avuto modo di approfondire l’amicizia.
  • La community Yelp di Milano: si trovano persone molto interessanti (oltre ad un numero di ragazze davvero elevato) e gli eventi mondani sono una eccellente occasione per me di socializzare, visto che sono geneticamente abbastanza chiuso in me stesso. Torino da quel punto di vista è assolutamente impraticabile, mi stupisce che l’unico yelper attivo sia io. Inoltre grazie a Yelp sto scoprendo una serie di posti interessanti in cui mangiare e da visitare.

Insomma, io temevo di restare schiacciato da milano, ma in realtà abitando a rho e lavorando nella zona nord-ovest, ho avuto modo di evitare diverse delle problematiche che affliggono la maggior parte delle persone come il traffico o l’affollamento dei mezzi urbani (vado in auto perchè mi è più comodo e il costo non cambia granchè).

In più usando il navigatore sull’iphone ho avuto modo di trovare facilmente i percorsi ed in alcuni casi anche di trovare vie meno trafficate, perchè… tutti usano il navigatore. Quindi tutti si incolonnano automaticamente sulla strada di prima scelta: chiedendo al navigatore una seconda scelta, si ottiene un percorso alternativo che è poco frequentato.

In pratica ho “pwnato” milano,  dopo aver imparato i punti peggiori (es: mai andare con la macchina ai navigli), ho capito come sopravvivere al casino. Adesso che poi è possibile pagare il costo dell’ecopass con il telepass, non ho più nemmeno il terrore di finire in contravvenzione o di perdere tempo a qualche sportello.

Indietro non si torna

Se Torino non cambia, io sicuramente non ci penso a tornare! Nel frattempo sono arrivato alla veneranda età di 41 anni, quindi se deve esserci un cambiamento deve essere ben motivato. (es: m’innamoro perdutamente di una donna che non vive a milano o una importante agenzia apre una sede in sardegna e mi fa una buona proposta).

Nel frattempo un augurio di buona fortuna a chi è rimasto a Torino.

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Cose interessanti

flashback : “java must die”

Di questi giorni ha fatto scalpore la notizia che si è scatenato un trojan sui sistemi apple, che ha infettato (dicono) 550.000 macchine.

santa mozzarella batman! un Trojan su mac!

Lo stupore sollevato è notevole, perchè uno dei punti di forza delle macchine apple è la paventatainvulnerabilità” da virus e trojan.

In quanto utente Apple da oramai 5 anni, posso tranquillamente affearmare che è stata una situazione meravigliosamente comfortevole, ma che mi aspettavo prima o poi che sorgesse qualche problema. Diciamo che me lo aspettavo, ma non così forzatamente come quando uso windows, che devo ricordarmi di aggiornare l’antivirus ogni settimana, che devo far girare l’antispyware, eccetera, insomma sono stati 5 anni di relax.

Cosa fare a questo punto ?

beh, i punti sono semplici:

  1. Don’t panic. Niente panico.
  2. Fare gli aggiornamenti di sistema, Apple ha fatto uscire due aggiornamenti relativi a JAVA, fateli.
  3. Controllate se siete infetti, seguendo uno dei vari tutorial in giro per la rete
  4. Uccidete Java! 

Come uccidere il fottuto java (e perchè)

Java non è javascript: non vi cambierà praticamente nulla della vostra esperienza web.

Java Runtime” è un interprete che fa girare dei programmi scritti in linguaggio Java. Generalmente vengono fatti girare da determinati siti, ma molto pochi rispetto alla maggioranza del web.

Quindi se non avete applicativi che richiedono questo fottuto residuo giurassico del peso di innumerevoli tonnellate simpatico sistema, potete tranquillamente e facilmente disabilitarlo in pochi semplici passaggi:

  1. Aprite spotlight e cercate “java preferences” (in italiano potrebbe avere un nome differente, io ho il sistema in inglese)
  2. togliete le spunte se presenti nella scheda “generale”
  3. chiudete il pannello.
Flashback malware: come disabilitare java dentro osx
Fatto. Non dovete neanche riavviare il sistema, basta chiudere e riaprire il browser.
Alla prossima!
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Cose da sapere

Sulle unioni gay

Ascoltando stamattina radio24, l’onorevole Carlo casini ha fatto capire chiaramente l’idea di fondo: se due persone non possono generare figli, non sono una famiglia, stando alla sua interpretazione della carta dei diritti fondamentali dell’uomo.

Quindi care persone sterili e in menopausa, la logica ci dice che siete gay o che la vostra famiglia va dissolta.

Come sempre si vede la pochezza di certi individui.

Ps: non sono gay, ma sono gay-friendly

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La rinascita della fenice

Meglio del cavaliere della fenice, ecco il nuovo computer!

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E così morì la fenice

Senza particolare preavviso il mio storico MacBook pro mi ha abbandonato.

Rendo onore ad un computer spettacolare, che ha percorso decine di migliaia di chilometri nel mio zaino.