Ho tolto la barretta del codice casuale.
Avevo fatto i testi per il blog di Eriadan, che riceveva centinaia di spam giornalieri! (usiamo lo stesso motore di blog).
Io non credo di avere quel problema, per cui ho tolto quel pezzo di codice π
Fatevi la vostra favicon!
Il vostro sito non ha una favicon ?
Fatevela! Usando un’immagine e questo sito!
Non sapete cos’e’ una favicon ? E’ l’iconcina che teoricamente vedete in alto vicino all’indirizzo del sito! π
E nel frattempo…
Ho fatto la tessera della biblioteca centrale di torino. Megalomane quale sono ho preso subito tre libri:
– “Chiave a stella” di Primo Levi (storia di un montatore di Gru torinese. Molto strano perche’ ha delle inflessioni dialettali)
– “Consigli per un giovane scrittore” di non mi ricordo chi, ma quantomeno mi faro’ qualche risata
– un manuale di sceneggiatura di fumetti di un autore di “Napoleone” della Bonelli. Ben scritto, e molto spiritoso. Mi e’ proprio piaciuto!
Misantropia Parte 2
Riassunto della parte precedente: dopo una eccellente pizza e il relax del “Pueblo”, il gruppo dei superamici si sposta ad una festa di laurea.
E ora la continuazione…
Dal Pueblo ci spostiamo a piedi fino al Rondo’ della forca. Per i non torinesi, e’ un incrocio su un corso, distante 300 metri o poco piu’ dal pueblo. Fa freddo, ma ridendo e scherzando non ci facciamo troppo caso e in pochi minuti giungiamo al locale. Il “gancio” era giusto: ci imbuchiamo alla festa dicendo che veniamo anche noi per la festa dei laureati. Entriamo, posiamo gli indumenti pesanti su un divanetto…
…Ed entro in un tunnel spazio temporale che mi riporta ad una quindicina di anni prima. Discoteca in montagna con degli amici. Luci strobo che si accendono e spengono. Mi sento come Bambi davanti ad un Autotreno in corsa su una strada di montagna ghiacciata.
Nella mia testolina si accendono contemporaneamente diecimila segnali di allarme: il cervello si sta rifiutando di accettare gli stimoli sensoriali che lo stanno subissando.
Attenzione !!! La cellula festaiola si scinde! Alcuni membri spariscono andando a mischiarsi con le decine di altre persone presenti. Il gruppo si fa piu’ stretto e mentre alcuni membri danzerellano un po’ (attivita’ che non ho piu’ praticato da quando ho smesso di fare aerobica latino-americana 6 anni fa) io mi ritrovo a vagare, con la mente sempre piu’ in sciopero selvaggio.
Lentamente mi allontano dal centro della pista, piccoli passettini, per non far inferocire le belve. No, no, non va bene, ragazze non vi dovete avvicinare, perche’ il cerchio di persone si sposta con me! Inutile. Si spostano tutti.
Mi guardo attorno, cercando punti di riferimento.
– Il Buffet: non mi interessa, sono sazio.
– Le altre persone: benche’ ci siano delle donne davvero notevoli (a partire dalle mie stupende compagne di avventura) il bisogno di stabilita’ e’ predominante. Non riesco nemmeno a provare lussuria.
– Il bancone del servizio bar: mi sento la bocca asciutta.
Ad un certo punto Pippoguitar e un altro dei ragazzi ci portano un po’ di bicchieri di spumante. Brut. Poco frizzante. In un bicchiere a calice stretto. Ma perche’ diamine sto analizzando queste cose ? Scambio di brindisi e lo tiro giu’, tanto per fare qualcosa.
E poi inizia il delirio.
Se prima le musiche erano per ballare (attivita’ che mi e’ preclusa per ora), adesso il deejay decide di far partire un campionario TrEsh.
Si comincia con la Carrà e il suo “comèbellofarlamoredatriesteingiu'”. Se la stessa canzone al gay pride mi era parsa festosa e allegra solo l’estate prima(anche perche’ la simpatica massa festante si muoveva all’unisono) ora e’ l’equivalente del “Silenzio” suonato da un trombettiere morente di fronte ad un esercito nemico. E’ il suono della disperazione.
Finisce la canzone, non ho tempo di riprendermi e parte… Renato Zero. E parto anche io.
Fino a quel momento ho cercato con tutte le mie forze di resistere per stare assieme agli altri: dopo le prime note sento solo un rumore di cavi di ormeggio per transatlantici che si spezzano una dietro l’altro. In preda ad uno tsunami di alienamento, corro per primo verso Lilys, adduco una motivazione di “inquinamento musicale”, bacini, bacini a kiara, strette di mano agli altri, corro ai divanetti, mi rivesto e nel giro di un minuto sono fuori dal locale.
Sulla via di casa mi concedo un kebab per tranquillizzarmi; ovviamente mi inzacchero uno dei guanti di lana che ancora adesso ha un odore di cipolle e salsa yogurt.
L’amara riflessione: Credevo che dopo tutti questi anni sarei riuscito a integrarmi con facilita’ in ogni contesto, forte della mia autoironia e del pragmatismo. Non e’ cosi’. Se in un primo momento avevo deciso di dedicarmi ad un semiromitaggio letterario, ora non posso concludere questo proposito. Ho fatto l’errore di confidarmi con una persona (e Wind ci stara’ odiando, perche’ stiamo sfruttando al massimo le promozioni che abbiamo attivato). Beh, come sempre capita, mi ha convinto dell’inutilita’ di un gesto del genere. Che due marroni! Uno non puo’ nemmeno farsi delle seghe mentali che subito gliele smontano…
Misantropia
Sono ancora le 3, anzi le 3 e 10 minuti. Stasera c’e’ stata una pizza per festeggiare la laurea della carissima lilys. Eravamo solo 6 (tra cui io, lilla, kiara, drakesky, e due amici di lilla e kiara) ma alla fine (e durante) si sono sparate un sacco di belinate per cui e’ stata una cena piacevolissima.
Poi intermezzo al Circolo Pueblo: friendly, decisamente friendly, come sempre. E siamo rimasti li un po’ ad aspettare della gente con cui andare ad una festa di laurea di altre persone (poco lontano dal pueblo per altro).
Finito l’intermezzo Pueblo ci dirigiamo in gruppo in questo discopub. Il cosa puo’ essere capitato lo raccontero’ domani, nel pieno delle mie forze mentali.
Anticipazioni
Prossimamente un articoletto sugli “rss-feed”: a cosa servono, come si creano, come si leggono.
nb: sono le 3 del mattino
Work in progress…
Mi appresto a trasferire il dominio garethjax.net su www.tophost.it. Questo vuol dire che nei prossimi giorni ci potrebbero essere dei piccoli scossoni di assestamento sul dominio π
Ma non preoccupatevi, tutto si sistemera’.
Il passaggio a Tophost e’ molteplice:
– Nuovo provider, molto promettente, dinamico.
– E’ decisamente all inclusive: spazio web, php, mysql, caselle di posta con antispam e antivirus, macchine linux su una webfarm veloce (Seeweb).
– Registrano e trasferiscono: .it, .com, .net, .org.
– Tolgo del carico dai server aziendali su cui gira il mio sito (e che sto progettando di rimettere a nuovo, magari usando la piattaforma WordPress).
Insomma promette bene… testiamo π
Spazio… ultima frontiera.
[Premessa: un mio amico fan di star trek (Nizark) e’ in ospedale per una ragione abbastanza grave. Visto che ogni tanto i genitori gli portano un pc portatile per fargli sentire come stanno gli amici, oggi mi sono messo al pc e gli ho scritto questo pezzo. Se non siete conoscitori della Next Generation potreste non capire alcuni punti, ma d’altra parte nessuno e’ perfetto π il pezzo e’ venuto, secondo me, abbastanza bene, per cui ve lo ripropongo anche qua.]
Spazio, ultima Frontiera.
Picard: Siamo in orbita attorno al pianeta Terra oramai da 3 giorni. La
nostra missione e’ assolutamente prioritaria. Tutti i nostri tentativi di
comunicare con il cadetto Nizark sono falliti. Anche le tre squadre di
ricognizione hanno dovuto fare ritorno. La quarta e’ dispersa da qualche
parte nel carnevale di Rio de Janeiro. Ho detto a William di scrivere le
lettere di cordoglio per le famiglie dei dispersi. Come diceva Patton
“tempi difficili, esigono scelte disperate”.
(una breve pausa) Salvare il diario.
Display: Attenzione, rilevata una incongruenza nel diario di bordo. La
citazione e’ inesis—
Picard: autorizzazaione Picard 1-9-5-Ramazzotti.
Display: autorizzazione riconosciuta. Correttore ortografico disattivato.
Salvataggio in corso.
Picard: bene.
(Fuori campo, voce di Worf che urla) Il capitano in plancia!!!
Picard esce dal suo studio e si ritrova nella plancia di comando. Oltre ai
soliti ufficiali, c’e’ un cameraman.
Picard: Tenente Worf… Quando qualcuno dice “chiamate il capitano” non
c’e’ bisogno di urlare, basta usare l’interfono.
Worf: mi scusi capitano, ma l’interfono e’ considerato uno strumento da
deboli nella cultura klingon.
Picard: Va bene Worf, ma si sforzi di usare l’interfono. Lei e’ un
ufficiale della flotta stellare. (una pausa) E non ci deve urlare dentro!
William, aggiornamenti ?
Riker: Nessuno signore. Con questa tecnologia arretrata e’ impossibile far
arrivare i nostri messaggi. Dobbiamo procedere al piano B. Geordi e’
riuscito ad infiltrarsi nel provider che usano i genitori di Nizar e a
piazzare un trojan nel loro pc. Al prossimo collegamento sara’ possibile
tracciare—
Picard: va bene William, sono sicuro che Geordi ha fatto un ottimo lavoro,
quando—
Laforge : Capitano!
Picard: mi dica LaForge.
Laforge: Signore, abbiamo un segnale. I genitori sono entrati
nell’ospedale, entro 4 minuti al massimo avremo la possibilita’ di
infiltrarci. Il cameraman le dara’ la possibilita’ di lanciare il discorso
al cadetto Nizar. Le ricordo che—
Picard: …che abbiamo solo 2 minuti e poi Windows Media Player andra’ in
crash, buttando giu’ l’intero sistema operativo. Me l’ha gia’ detto 8 volte
Geordi, ho una certa eta’ ma non sono ancora arteriosclerotico. Non in
questo episodio almeno.
(passano alcuni minuti di intensi preparativi sul ponte)
cameraman: al mio 3…2…1…ora!
Picard: Cadetto Nizar. Sono il Capitano Picard della Nave Enterprise.
Abbiamo dovuto effettuare questo collegamento di urgenza, perche’ e’ stato
impossibile usare altri metodi. Purtroppo ho solo due minuti per cui devo
essere conciso.
Cadetto! Le sue mancanze nel servizio la rendono passibile dell’accusa di
Diserzione. Come lei sa questo reato e’ punito con la reclusione in una
prigione federale, per un tempo medio di 15 anni. (Qualcosa in piu’ se si
usa internet per spammare).
La federazione le impone di guarire al piu’ presto e di continuare con
l’incarico che le e’ stato affidato.
Riker: Capitano, io credo che potremmo aiutare il cadetto con la nostra
tecnologia.
Picard: cosa propone William?
Riker (verso worf): Tenente armi tutti i banchi phaser.
Worf: Banchi phaser in caricamento.
Picard: William, esattamente cosa intende fare ?
Riker: Capitano abbiamo avuto un’analisi dalla dottoressa Crusher. Il
Cadetto ha un grumo che puo’ essere eliminato con delle emissioni
energetiche. Se noi concentriamo i phaser in un punto abbastanza piccolo…
Picard: William… e’ sicuro che questo non creera’ dei problemi?
Worf,simulazione del danno!
Worf: Distruzione della causa di degenza: 100%. Distruzione della camera di ospedale
100%. Distruzione dell’ospedale 100%. Distruzione della citta’ di milano
100%. Distruzione del duomo e della madunina: 100%…
Picard:…ho capito…
Worf: …distruzione del bacino del lago di como: 100%…
Picard: WORF!!
Worf: mi scusi capitano. Danni totali nel giro di 100 km di raggio, tranne
che per i McDonalds…
Cameraman: abbiamo ancora 20 secondi.
Picard: …Cadetto… per il suo bene e quello della comunita’, le conviene
guarire al piu’ presto… Riker… WILLIAM! ALLONTANATI DA QUELLA CONSOLE!!
E’ UN ORDINE!!! WORF LO BLOCCHI!! SICUREZZA SUL PONTE!!!
….segnale statico….
Insomma Niz, vedi di star meglio π
Questo arriva dal livejournal di raven lore π
You scored as Logical/Mathematical. You like to work with numbers and ask questions. You learn best by classifying information, engaging in abstract thinking and looking for common basic principles. People like you include mathematicians, biologists, medical technicians, geologists, engineers, physicists, researchers and other scientists.
The Rogers Indicator of Multiple Intelligences |
Farewell, blue days!
Sabato scorso si e’ concluso “Sookyu no Fafner” un anime giapponese di 25 episodi.
L’anime non e’ disponibile sul mercato (e’ stato preso e tradotto da dei fans che hanno messo dei sottotitoli in inglese).
Se avete amato Evangelion probabilmente adorerete questa serie, che fa dello sviluppo dei personaggi uno dei suoi punti di forza.
L’ambientazione e’ anche molto interessante: Inizia con un’isola dove la vita scorre normale, finche’ non viene attaccata da una misteriosa entita’ chiamata “Festum”… e non voglio dire altro, perche’ la trama e’ davvero interessante e ricca di mistero. Intorno al decimo episodio (quando e’ stato aggiunto l’autore della Novel su cui si basa la serie) la storia decolla e le similitudini con Evangelion si fanno sempre meno presenti.
Ed e’ un bene, perche’ mentre il regista di Evangelion Hideaki Hanno verso la fine deve essersi fumato roba forte concludendo la serie in maniera schifosa, in Fafner il finale e’ coerente, intenso e… emozionante.
E dopo aver seguito le avventure e gli amori di questo gruppo di ragazzi e ragazze (che pilotano i mecha ovviamente) per quasi 6 mesi, arriva il momento dei saluti, quasi come se fossero degli amici che se ne vanno.
Sayonara. E speriamo in un seguito π