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Seaside Randevouz

Weekend allungato all’insegna del divertimento autodistruttivo.

Sabato io e l’amica drakesky partiamo alla volta di Savona. L’idea è quella ci ritrovarci con Imizael , Renetta ed Elven, dopo un’estate passata in loci ameni (chi in Gregia, chi in Irlanda, chi a Torino ghost town).
La partenza da Torino è fosca: il cielo è plumbeo, per cui speriamo nel miracolo annunciato dalle previsioni del tempo.
Il viaggio in treno è turbato da un piccolo clan di barbari piemontesi, che evidentemente ha trovato un distributore di caramelle che fornisce pasticche di extasi, perchè fanno un baccano terribile. Scendiamo a Savona e Drakesky mi rimprovera quando esplicito il desiderio di mostrare un doppio dito medio ai ragazzetti (che proseguono il viaggio. La mia costernazione per gli altri passeggeri è tangibile).
Per tutto il viaggio Drake ha portato con se una misteriosa scatola di grosse dimensioni. Partono una serie di divagazioni sul contenuto “e’ vuota” e sul fatto che magari si può appallottolare per occupare meno spazio.

Incontriamo Imizael ed Elven, mentre io addento praticamente subito un pezzo della focaccia che ci hanno portato in tributo.La giornata è bellissima (lo sarà  tutto il weekend), ci spostiamo a casa per vedere le foto della loro vacanza irlandese (bellissima irlanda *_*) e dopo aver recuperato Renetta ci prepariamo il necessario per la conquista della spiaggia.

Nel frattempo passiamo in una panineria conosciuta (Il Green Wolf) per mettere un po’ di cibo nello stomaco.

La spiaggia libera è meravigliosa: gente pochissima, sole caldo, venticello a tratti un po’ freddo, acqua limpida!!!
Un vero miracolo.
Avendo mangiato qualcosetta nemmeno un’ora prima entro in acqua con prudenza… meraviglia. E’ fredda, ma è il primo bagno della stagione, sarà  anche l’ultimo, me lo voglio godere. In acqua si sta divinamente. Persino il raffreddore e la tosse che mi stavano piagando cominciano a battere in ritirata.

Ovviamente cosa può capitare in una giornata così meravigliosa? MEDUSE!! Piccole mine trasparenti, sfumate di rosso, cominciano a fare la loro comparsa. Vengo anche punzecchiato alla mano, ma si tratta di una bruciatura di poco conto, infatti alla sera non mi resterà  neanche il segno.

Esco dall’acqua e mi metto a prendere il sole, debitamente protetto dalla crema fattore 15, gentilmente offerta da Drake. E meno male, altrimenti sarei diventato un arrosticino. Passa il pomeriggio in maniera gradevole, mentre siamo in giro vedo un manifesto delle caravelle. Sul manifesto c’e’ scritta la data di chiusura, che è esattamente il giorno dopo.
Tra me e Renetta inizia subito una sinergia: “Le caravelle. Chiude domani. Volevamo andarci una volta tutti assieme. E’ l’ultima possibilità . Andiamo ?”.
Tempo 10 minuti siamo già  galvanizzati, Elven deve solo sentire per degli allenamenti, ma è dei nostri.

Torniamo a casa, usciamo per cena (abbondante cena in una “società ” a base di pesce) , rientriamo a varazze, andiamo a dormire e la mattina dopo alle 8 la sveglia suona. Facciamo colazione, ci prepariamo e andiamo a prendere Renetta a Savona.

Più o meno per le 10, orario di apertura, siamo a Ceriale. Il sole è caldo, soffia un vento pazzesco, ma siamo pronti e gasati.
E la giornata è magnifica: gente poca (evidentemente tutti hanno pensato ad un pienone), si fanno scivoli, discese e vasche a ripetizione, code di qualche minuto al massimo.
Divertimento e relax…e un sacco di movimento. Alla sera avevo doloretti in diverse parti del corpo. 😉 (sopratutto alle gambe, visto che nella discesa del Rio Colorado, fatta su delle camere d’aria, avevo bloccato la discesa piantando gli arti sui bordi… perchè ? In questa maniera le amiche dietro sono sopraggiunte e abbiamo fatto un agganciamento totale per scendere come un allegro trenino urlante. Non fate come me: fate stretching.).

Visto che non avevamo urgenze per il lunedi’, io e drake decidiamo di dormire a varazze anche domenica e di partire lunedi’ alle 12.

Ma prima viene aperto il pacco misterioso! Che contiene il mio regalo di compleanno (si lo so, era a giugno, ma che ci volete fare ?). Il Gundam Freedom Black, della serie Real Detail. Probabilmente farò dei fotoposts del montaggio, questo mostro di modellino ha persino le singole dita mobili !!!! Sicuramente finirò per starnutire su dei pezzi e sarà  la mia fine.

Poco da dire sul rientro senonchè mi manca già  il clima ligure…