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Cose da sapere

Appunti “ammeregani”

Piccolo update sulla permanenza a Fort Lauderdale.

– La prima delle conferenza è andata benissimo, ho acquisito molte conoscenze e molti contatti che mi potranno sicuramente essere utili in futuro.

– Quando si ubriacano, gli americani tendono a farlo in maniera esagerata, però hanno la decenza di vomitare sulle aiuole.

– Qua le porte si aprono verso l’esterno e le serrature di sbloccano come se noi le chiudessimo. Probabilmente è dovuto alla forte pressione esercitata dal vento, durante gli uragani: se le porte non fossero bloccate, il vento le scaraventerebbe dentro casa, invece cosi’ si e’ prigionieri finchè il vento non cessa. E le serrature sono montate di conseguenza (credo).

– “qua vicino” o “poco lontano” è un termine relativamente confuso e pericoloso. Dall’ufficio di Dave, alla spiaggia, ci sono quasi 4 chilometri anche se non sembra. 

– il pesce è buonissimo e costa poco. Nei supermarket si trovano vari tipi di “Maki” di sushi, tonno o altri pesci a 5 euro la decina. In compenso il riso per il nigiri si sfalda facilmente, rendendone quasi impossibile la consumazione fatta “a dovere” (spalma il wasabi sul pesce, prendi il nigiri, giralo e immergilo nella salsa di soia, ingolla il nigiri). In compenso il teryiaki è una favola.

– La libreria pubblica di Broward Country, dove sto scrivendo ora, è dotata di wireless e di una serie di libri sterminata su ogni argomento. Pensavo che la libreria di Torino fosse notevole, ma qua siamo su un altro livello e credo che Fort Lauderdale non sia COSI’ importante come centro abitato. 

– L’acqua nei locali e’ gratuita, nei supermarket costa più della coca cola.

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Chi sono io

One minute here and one minute there…

One minute here and one minute there
Don’t know if I’ll laugh or cry
One minute here and one minute there
And it hurts inside
One minute here and one minute there
And then you wave good-bye…

(Faith no more – From out of nowhere )

E’ quasi arrivato il momento fatidico, ovvero il “Viaggio” di cui avevo parlato in un post precedente. Se in queste settimane ho avuto modo di “depurarmi” delle ansie che mi assillavano quest’estate, devo dire che il rientro mi “opprime” anche di più. Ma per ora preferisco non dire altro riguardo al ritorno, parliamo della partenza. Ma prima un piccolo excursus noioso.

La terra dei kanguri

In un primo momento avevo pensato di esplorare l’Australia: li, almeno a sentire dei miei conoscenti, le cose andavano abbastanza bene quest’estate. Il livello di disoccupazione era innaturalmente basso e trovare lavoro in ambito tecnologico sembra(va?) molto semplice. Avendo poi un conoscente che si occupa proprio di pratiche burocratiche per chi immigra, la cosa sembrava anche più agevole.

Senonchè

Senonchè l’Australia è in un altro emisfero. Insomma dall’altra parte del mondo, mica pizza e fichi! C’e’ una compagnia che fa scalo a Dubai che è abbastanza economica, sugli 800 euro Andata e Ritorno. Senonchè tra scali e volo ci sono quasi 22 ore di viaggio. Insomma un delirio!
Insomma se uno decide di fare un viaggio del genere, ci deve stare almeno 2-3 settimane, anche solo per riprendersi dalla trasnsvolata. E bisogna andarci in periodo autunno-invernale, così almeno uno si gode il caldo dell’estate. E quando sono le vacanze medie? In luglio-agosto ovviamente: insomma fare un tour de force e non capirci un cappero mi sembrava davvero uno spreco. Così ho ripiegato per l’esplorazione della costa Atlantica e in particolare della FLORIDA dove ci vive da 3 anni un mio amico. Mi ha parlato di un evento di Seo molto interessante più altri incontri, per cui con molto più di un mese di preavviso ho detto al lavoro che mi sarei assentato dal 23 ottobre al 2 novembre (tanto valeva farsi anche un halloween tiepido invece che morire di freddo a Lucca Comics & Games).

Senonchè 2 : il ritorno

Durante le scorse settimane è esplosa la bolla finanziaria (che sicuramente si porterà  nella tomba molte attività  informatiche non consolidate) e questo sicuramente avrà  contribuito a mettere in crisi molte persone. Ma questo non mi ha fatto desistere dal partire. Dopotutto dove c’è una crisi, c’è anche una opportunità  e con il dollaro che è salito molto rispetto all’Euro, non risparmierò molto stando là , ma almeno il costo della mia manodopera ridiventa competitivo anche per loro. Preciso, manodopera finchè sto in Italia, perchè se ci sono le condizioni economiche, il trasferimento per qualche anno lo metto immediatamente in cantiere.

Senonchè 3: pensavate che fosse finito e invece…

Al lavoro, dove collaboravo in partita Iva (sapete come funziona il precarianesimo, no? Non ti assumono, ma ti fanno lavorare senza straordinari come se lo fossi) mi hanno detto  venerdì 11 ottobre scorso, che preferivano trasformare il rapporto in una collaborazione esterna. Da novembre. Lasciamo perdere i motivi, ma pensiamo alle conseguenze: al mio ritorno dal viaggio (si spera formativo), dovrò darmi immediatamente da fare a racimolare incarichi e lavori per pagare le bollette. E adesso pensiamo al mio stato d’animo durante il soggiorno. Sarò a metà  tra il preoccupato e lo schizzato andante.  Sarò probabilmente tutto orecchi per afferrare possibilità  di collaborazione. Insomma sarò una macchina da guerra in cerca di preda. Poveri americani, non li invidio neanche un pò, in questo stato sono insopportabile.

Non credo che aggiornerò spesso il blog

Ma aspettatevi una ridda di aggiornamenti sui social network! Facebook appena possibile e poi plurk, friendfeed, ecc…

A risentirci!

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Cose interessanti

Redbull Cola : una recensione


redbull cola

Questo weekend ero a Roma, in occasione della fiera dei Romics (4-5 ottobre) principalmente per salutare un pò di gente dell’ambito ludico e del cosplay manga, che non vedevo da molto tempo. Casualmente in corrispondenza dell’evento, c’erano anche in un padiglione i “world cyber games”, tappa italiana di un campionato mondiale di videogiochi di vario tipo.

La redbull faceva da sponsor dell’evento (assieme a Samsung e credo altre marchi tecnologici) e sono stato incuriosito dai frigobar presenti: c’era una lattina di redbull che non avevo mai visto prima (la vedete in foto): la redbull “cola”.

Per quanto mi riguarda la redbull è “carburante per razzi”, non la bevo quando ne ho voglia, la bevo quando ho bisogno di un energy drink che mi tenga sveglio per delle ore. Forte della sete, del sonno accumulato e di un pò di sana follia, ho chiesto se era possibile comprare una lattina. Il ragazzo dello stand mi dice che è solo per lo staff, ma avendo al collo la mia nikon D60 (i cambiamenti che provoca una reflex nel prossimo!) e forse vedendo anche la mia faccia abbacchiata, si commuove e mi elargisce una lattina da provare, chiedendomi di non farla vedere troppo in giro.

Ringrazio profusamente e senza farmi troppo notare, la apro e la inizio a bere uscendo dal padiglione. Sorpresa sorpresa, il gusto è gradevole, dolce senza essere un stucchevole come la redbull normale. Ritorno dentro e lo ringrazio, dicendo che avrei fatto una recensione della bevanda sul blog (questa). Il responsabile ha poi iniziato a elencarmi le varie proprietà  della bevanda, sottolineando che non è una bevanda energetica!

Questa dichiarazione mi ha tolto l’effetto placebo del drink, che a quanto pare ha anche meno caffeina del normale (se ho ben capito). Insomma una bibita niente male, che sfrutta il marchio originale per invadere un mercato altrimenti un pò saturo.

Magari la proverò con un cuba libre, tanto per vedere come lega!

Aggiornamento: non ho poi ancora avuto modo di provarlo. In compenso la redbull è oramai stata (da me) soppiantata dalla Adrenaline Rush, un energy drink che è davvero buono da bere!! (e contiene taurina, ginseng e guaranà!! PAUAAAAAAAA!!)

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Cose da sapere Cose sceme

i videogiochi uccidono

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Tragedia sulla linea FR1 da Roma a Fiumicino. Un pacman selvatico era salito sul treno delle 9.00 e un uomo ha coraggiosamente tentato di farlo scendere. Nonostante i consigli della folla terrorizzata, l’uomo ha comunque voluto provare a far scendere la belva, probabilmente impazzita per la fame. Secondo i testimoni, l’uomo e’ stato assalito e divorato nel giro di brevi istanti. Nella confusione, la belva è riuscita a far perdere le sue tracce, nascondendosi tra i cosplayer diretti a Romics 2008.

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Cose interessanti

Penso ad un lifestreaming…

Oramai i miei post sul blog sono rari (oh tempo, dove sei finito?) che sto pensando di attivarmi un lifestreaming, per raccogliere le mie comparsate su plurk, facebook, twitter (raro), friendfeed (meno raro).

Se non sapete cos’e’ un lifestreaming, consideratelo una specie di album di figurine, con i miei interventi su vari siti. ad esempio: yongfook.

Non cancello il blog, perchè è una fonte di link, introiti e visite, probabilmente appena ho un secondo, farò un lifestreaming dedicato 🙂