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Novembre+Dicembre, la fiera del male

Questo bimestre, non ancora terminato, segna probabilmente uno dei periodi più sfigati della mia vita. Intendiamoci, non sono vere sciagure o drammi personali: sono proprio sfighe. Avete presente quando vi cade una goccia gelata nel colletto della maglia ? Ecco, una perturbazione concentrata di sfighe di questo genere.

  1. La sottile linea morta: durante il viaggio in Florida si scassa il fido Nokia N80. Non e’ che mi cade o che si bagni, proprio smette di funzionare il display, riesco a far funzionare le ultime volte premendoci sopra con delicatezza il dito, faccio un backup sulla memory card esterna e poi “giace, dato il mortal respiro”. Al ritorno dall’America, mi riprendo il vecchio e sempre inossidabile Nokia 5100, che mio padre ha usato per un  po’ di tempo..e che chiaramente è riuscito a rovinare usando la tastiera con la forza di un pensionato insistente. Il cellulare fa il suo dovere, ma senza rubrica e senza connessione dati (che sto pagando 8 euro al mese senza usarla) mi girano le palle. Scopro che il centro assistenza dove l’ho portato, il nokia point di corso marconi 5, e’ chiuso per ristrutturazione. Lo scopro, perche’ chiamo un altro centro, questi non si sono nemmeno premurati di mettere una segreteria telefonica. Morale, riaprono la settimana scorsa e dietro diverse sollecitazioni, OGGI, mi dicono “prudenzialmente” che potrebbe essere pronto alla fine della settimana prossima (calendario alla mano. 19 dicembre, anche se secondo il tizio con cui parlo, “potrebbe anche esserci prima”). Quando faccio notare che avrebbero potuto dirmelo che ristrutturavano, cosi’ portavo il telefono in un altro centro, il tizio ha detto che ci sarebbero volute 5-6 settimane “dagli altri”… imbecille, siamo arrivati ORA a questo ritardo, con voi! . Dopo la telefonata, rassegnato, chiamo il Nokia Care (spendendo 45 centesimi) e dicono che domani dovrebbero dirmi qualcosa di più sullo stato di avanzamento della pratica. Domani chiamo e vi aggiorno. Il proposito per il futuro sarebbe quello di prendere un telefono a “noleggio” con un contratto… non so se ne vale la pena, in genere ci sono durate obbligatorie e penali se uno recede prima. E non so quanto resterà  in Italia.
  2. Fastweb e i costi che non dice: Parlerei quasi di truffa. A marzo ci hanno chiamati quelli di fastweb, offrendoci gioiosamente di aggiungere la “tv di fastweb” al nostro contratto, tre mesi gratis senza impegno! U-A-O! …Peccato che non sia cosi’. Innanzitutto, per togliere l’opzione, fastweb chiede comunque 21 euro piu’ iva per la variazione del piano contrattuale. Visto che questa cosa genera piu’  problemi che altro, in genere fanno una contro-offerta: ti tieni tutto quanto (videostation e piano contrattuale) e non paghi la tv di fastweb. In alloggio eravamo già  un pò titubanti vista la scarsa trasparenza e onestà  (ammessa dagli stessi operatori quando ci hanno richiamato!) quindi abbiamo deciso di continuare oltre e disdire del tutto l’opzione TV. Mi batto il petto per non aver insistito oltre, ma il ritorno della videostation (complici anche i preparativi per il viaggio in Florida) non l’ho seguito, hanno mandato la conferma di “restituzione presso un centro” sulla casella di fastweb (che nessuno in casa controlla mai) e quindi sono passati 30 giorni ed è scattata una penale di 85 euro. In sostanza ora abbiamo una inutile videostation in casa, che a tutti gli effetti è nostra… non so che razza di legge ammette una cosa del genere, potrei mandargli un ovetto kinder autografato a fastweb e se entro 30 giorni non me lo ridanno, gli fatturo 2005 euro? (di cui 2000 per la prestazione olografa). Morale: evitate qualsiasi offerta fastweb. E se proprio insistete nel volerla fare, fatevi mandare per iscritto l’impegno che non pagherete niente per la dismissione dell’offerta e dell’apparecchio… ammesso che basti.
  3. Poste italianeeee…te le raccomando! : Il 24 novembre ho ordinato da una ditta di Milano una cartuccia R4 per il mio nintendo DS comprato in florida (usato ma in buono stato). La raccomandata si blocca da qualche parte nelle poste di Torino (il sito, stando al numero di pratica, dice “Via Nizza” a 400 metri da dove abito, un vero insulto) ed è ancora li dal VENTISETTE NOVEMBRE!!! Una raccomandata… e nessuno sa niente. L’operatore con cui ho parlato oggi (miracolo), mi ha detto di andare al piu’ vicino ufficio postale. Il piu’ vicino ufficio postale mi ha detto di andare all’ufficio in Via Nizza, che però è aperto solo al mattino. Domani proverò audacemente a raggiungere via Nizza e la protezione civile dice che ci saranno 14 ore di nevicate… arriverò vivo ?
Nelle sfighe un punto positivo: la settimana scorsa ho fatto un colloquio di lavoro con una ditta di Padova, che tratta di Search marketing (la roba di google che faccio io, insomma!). La retribuzione è buona, il posto sembra ben organizzato, l’atmosfera sembra abbastanza informale da essere sia professionale che motivante. Dovrò trasferirmi a Padova e la cosa mi atterrisce un più che andare in America… ma dopotutto sono mezzo veneto, non potrà  essere troppo strano, no ? 

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Cose da sapere

Porka Nokia

Durante il viaggio in florida, si è scassato il nokia n80 chiamato Excalibur. La mitica spada di re artù ha cominciato a fare le bizze, il display ha cominciato a sparire quando facevo scorrere la scocca per rivelare la tastiera numerica. Non vi dico le acrobazie per scrivere degli sms alla cieca, credo di aver raggiunto il minimo storico della comunicazione personale con la mia famiglia.

Una volta arrivato in loco è stata abbastanza forte l’umiliazione di non poter interagire con gli altri via telefono, difatti poi ho comprato un kyocera da 15 dollari (poco piu’ di 10 euro) e 20 dollari di ricarica per avere 300 minuti di traffico locale. 

Per fortuna prima che il mitico passasse a miglior vita sono riuscito a fargli fare un’operazione di backup: in pratica salva tutti i dati sensibili (contatti, calendario, sms, ecc..) in un file archivio nella memory card aggiuntiva. 

Appena tornato ho portato il fido nokia al centro di assistenza di Torino in Corso Marconi, dove mi hanno diagnosticato da 2 settimane (se lo riparano a torino) fino a 4 settimane (se lo devono mandare a Milano) senza apparecchio.

“Poco male” mi son detto “tanto sono un maledetto asociale” e “poi magari recupero qualche contatto tramite il file di backup…”.

Missione impossibile

Il file archiviato è sconosciuto alla totalità  dei sistemi di archiviazione. Ho trovato un programmino che lo espande lo spezzetta in 200 files differenti, contenenti varie informazioni. A loro volta molto confuse. Insomma per ora ho rinunciato, se il cellulare dovesse tornare dalla riparazione in garanzia, dovrei essere in grado di ripristinare tutto. 

Se cosi’ non fosse dovrà  di nuovo mettere mano al tutto e cercare di recuperare più dati possibili…

Se vedete che non mi faccio vivo è perchè al momento non ho il vostro numero 🙁

 

 

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Chi sono io

The audacity of change

Scusate se parafraso un pò il motto di Obama e il titolo del suo libro, ma d’altra parte questa è l’aria che ho nei polmoni, aria di cambiamento, di rinnovamento, di speranza. E non solo per l’America, ma anche per me stesso.

Verso l'infinto e oltre, complice la NASA

Reduce dal viaggio in Florida posso tranquillamente dire di aver trovato una nazione pronta a liberarsi di certi stereotipi, insomma pronta a fare autocritica e ripartire. 

Ma sopratutto devo dire che l’esperienza di questo viaggio “quasi in solitaria” (spesso ho girato da solo) mi ha decisamente formato e reso più speranzoso e meno paranoico per il futuro.

Vedete il portachiavi? E’ il segno che sono stato al museo della Nasa a Cape Canaveral e che ho visto delle cose spettacolari. Sopratutto è il segno tangibile che ho guidato per 500 e passa chilometri da solo, sbagliando strada, imprecando come uno scaricatore di porto, incazzandomi perchè non avevo un GPS, ma non mi sono MAI ARRESO. 

Il potere del cambiamento.

Direi che questo presidente americano rappresenta una volontà  di una nazione di voler provare a cambiare. Una volontà  che vedo continuamente repressa nel mio paese. Nel mio lavoro e nelle mie passioni. Beh, oramai la decisione è quasi presa: Si va in America, bisogna solo definire le tempistiche. In questi mesi continuerò a battere sui contatti che ho preso e al prossimo Aprile 2009, ci sarà  una nuova conferenza a Fort Lauderdale, dove cercherò nuovamente di rafforzare questi contatti.

E se ci sono le condizioni economiche per trasferirmi con le spalle coperte da un reddito ragionevole… parto. E non mi fermo finchè non sono “arrivato”. Perchè voglio realizzare il mio sogno e questa volontà  almeno per ora è inesauribile… magari mi scontrerò con problemi e momenti difficili, ma lo faccio già  quotidianamente e la cosa non pare deprimermi (probabilmente quella parte del cervello si è atrofizzata per il troppo utilizzo).

E voi, che sogni avete ? State lavorando per realizzarli ? 

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Cose da sapere

Appunti “ammeregani”

Piccolo update sulla permanenza a Fort Lauderdale.

– La prima delle conferenza è andata benissimo, ho acquisito molte conoscenze e molti contatti che mi potranno sicuramente essere utili in futuro.

– Quando si ubriacano, gli americani tendono a farlo in maniera esagerata, però hanno la decenza di vomitare sulle aiuole.

– Qua le porte si aprono verso l’esterno e le serrature di sbloccano come se noi le chiudessimo. Probabilmente è dovuto alla forte pressione esercitata dal vento, durante gli uragani: se le porte non fossero bloccate, il vento le scaraventerebbe dentro casa, invece cosi’ si e’ prigionieri finchè il vento non cessa. E le serrature sono montate di conseguenza (credo).

– “qua vicino” o “poco lontano” è un termine relativamente confuso e pericoloso. Dall’ufficio di Dave, alla spiaggia, ci sono quasi 4 chilometri anche se non sembra. 

– il pesce è buonissimo e costa poco. Nei supermarket si trovano vari tipi di “Maki” di sushi, tonno o altri pesci a 5 euro la decina. In compenso il riso per il nigiri si sfalda facilmente, rendendone quasi impossibile la consumazione fatta “a dovere” (spalma il wasabi sul pesce, prendi il nigiri, giralo e immergilo nella salsa di soia, ingolla il nigiri). In compenso il teryiaki è una favola.

– La libreria pubblica di Broward Country, dove sto scrivendo ora, è dotata di wireless e di una serie di libri sterminata su ogni argomento. Pensavo che la libreria di Torino fosse notevole, ma qua siamo su un altro livello e credo che Fort Lauderdale non sia COSI’ importante come centro abitato. 

– L’acqua nei locali e’ gratuita, nei supermarket costa più della coca cola.