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Chi sono io

volevo solo dire che…

…in realtà  volevo partire con una filippica sulla vita, sull’ambizione personale, sulla carenza di prospettive della maggior parte delle persone che conosco o frequento.

Poi ho visto un paio di videi bellissimi e improvvisamente la tensione che mi portava un pò  dentro è magicamente sparita. Grazie, tu sai chi sei.

Sono ancora vivo, ma la maggior parte delle mie interazioni con la rete coinvolgono facebook, friendfeed e twitter. (ma l’avevo già  accennato). In più il tempo si è fatto tiranno: il nuovo lavoro non concede molto respiro durante il giorno e non ho nemmeno il tempo di pensare a cosa scrivere, figuriamoci scriverlo. Alla sera concentro i miei sforzi su vari progetti personali (tesi al fare soldi e potenzialmente lavorare meno) e sul socializzare tramite i vari social. Qualche volta esco anche in giro per Padova (non oggi, piove da far schifo).

Dovrei integrare il pannello riassuntivo di friendfeed, magari vi fate qualche risata e mi venite a seguire li, dove c’e’ piu’ “vita”. 

Ma questo richiede tempo, che ora mi manca. E quest’estate le vacanze saranno molto più brevi del solito, spero che collaborando con vari resort turistici sparsi per la penisola, ci sia qualche agevolazione di prezzo… (ma ne dubito).

Letture in corso: Harry potter e i doni della morte (a noi due rowling, io sono un vero tecnomante e una pigna in culo) e “the 4 hour work week” (molto interessante, anche se sono solo all’inizio, ma mi sta facendo riflettere parecchio).

Ci si becca piu’ avanti, nel tempo e nello spazio.

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Cose interessanti

“So say we all”

Sto scaricando l’ultimo episodio di Battlestar Galactica (Stagione 4, episodio 20). Dopo di questo la serie finisce, si dice che ci potrebbe essere un film conclusivo.

Credo che andrò a fare un pò di spesa prima dell’inizio, durante questi 130 minuti vi sione non credo che interagirò con molte persone…

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Cose sceme

Buon San Patrizio!

Li vedete anche voi i folletti verdi che danzano nel prato, coperti da foglie di lattuga ? Vero ?

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Cose interessanti

Testamento biologico

Eluana è morta e ora il dibattito infurierà  la rete, la vita politica e chiaramente i media.

La “chiesa” continua nella sua ingerenza continua nella vita italiana, i partiti non si capisce che cosa vogliano fare (in realtà  cercando di guadagnare o non perdere consensi). Ci sarà  un fintissimo dibattito sull’etica, poi condanneranno il dottore o il padre della ragazza che hanno materialmente iniziato l’interruzione dell’alimentazione.

Posso solo immaginare cosa ha provato la famiglia in questi DICIASSETTE anni. Cosa facevate 17 anni fa? E’ una vita, provate ad immaginare. Io finivo i miei studi superiori post diploma e stavo per andare a militare.

Cosa accade dopo tutti questi anni ? Se all’inizio c’e’ la speranza, anno dopo anno questa si affievolisce. Poi resta la fede, ma nessuno è così saldo da resistere per tutti questi anni. Poi arriva la rassegnazione e lo sconforto, perchè anche si è pronti a lasciar andare il… non so come definirlo… quasi estinto ? Insomma c’è un vuoto legislativo enorme.

La responsabilità  dovrebbe essere dei familiari e di nessun’altro. Nessuno pensa alle numerose persone in quelle condizioni, Eluana è stato un caso emblematico: una vittima mediatica. Non c’era la “Chiesa” a visitarla, non c’erano illustri personaggi politici o protagonisti dello stardom. Per 17 anni ci sono state le persone che avevano il suo stesso “sangue”.

La morte fa paura, ma se ad un certo punto la famiglia del “quasi estinto” l’accetta, allora deve avere il diritto di poter interrompere le cure. Non è omicidio, non può essere omicidio se non c’è la volontà  di uccidere. Il vero crimine è la lenta morte di chi continua a vedere un corpo che non può sostenersi da solo: i familiari.

In questa società  dove si cerca di vivere sempre di più, io preferisco scriverlo. Se diventassi un vegetale e i medici non danno speranze, aspettate un paio d’anni e poi diserbatemi. Non voglio essere di peso a nessuno ora che sono vivo, figuriamoci da “quasi estinto”.

Ora spero che mi daranno la possibilità  di registrare legalmente questa mia volontà , senza spendere centinaia di euro da un notaio.

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Cose interessanti

Padova città iperbolica (e aggiornamenti)

Avviso: Questo è un post ad alto contenuto iperbolico. Gli allergici a tale figura retorica, sono pregati di saltarlo.

Padova è una città  studenti molto carina, ci sono pochi grattacieli, la maggior parte dell’ambito urbano è composto di case molto basse, villette, condomini di altezze modeste. L’integrazione con l’apparato universitario è praticamente indistinguibile, tanto che un coinquilino (già  laureato e lavoratore) sulla strada del ritorno mi ha mostrato l’intero apparato delle facoltà . Forse pensava che mi volessi iscrivere a qualche corso… non ho avuto il coraggio di dirgli “se devo entrare, è per insegnare”.

Padova è una città  con molto verde, molte piste ciclabili e molti ciclisti (e podisti). E’ anche una città  con la più alta percentuale di SUV pro capite, la più alta che abbia mai visto. In media, ogni 2 macchine, 1.99 sono Suv. Il residuo sono io che guido (ancora) la Fiat punto di mia madre. Questo ovviamente ha generato delle interessanti meccaniche sociali: i venditori di rose affollano i semafori (rischiando talvolta la vita) e quando ti fermi al rosso, la prima cosa che chiedono è di vedere la tua carta di credito (sopratutto se guidi la Fiat Punto di tua madre). I lavavetri si affiancano con il loro Porche Cayenne, se hai una macchina equivalente, altrimenti nemmeno riescono a vederti.
Come se non bastasse, c’e’ una sovrabbondanza di rotonde, alcune anche a “catena” (cioè 2 rotonde nello spazio di 20 metri). E’ ovvio che quando una macchina che sembra un carro armato entra nella rotonda è il panico. Sopratutto se alla guida c’è una donna: scusate il maschilismo, ma la donna alla guida del Suv è come dare un kalashnikov carico ad un bambino dell’asilo… hai la garanzia che qualcosa potrà  capitare. Per fortuna la percentuale di tamarri è bassa, la gente suona decisamente poco il klackson e il risultato è che il traffico si immobilizza totalmente.

Poco male, oramai domino le vie più scorrevoli della città  e finchè non viene il diluvio universale, dovrei riuscire a fare “Sacra-famiglia -> Saonara” in circa 20 minuti. (no, il percorso non è questo).

Nel frattempo continuo a cercare una stanza in affitto, con alterni risultati:
a) troppo caro
b) troppo scrauso
c) si libera tra mesi

In compenso ora sono in una microstanza di circa 7 metri quadri (approssimati per difetto) presso un alloggio con delle persone fattemi conoscere da una amica Padovana. Devo dire che è davvero un bel gruppo: una farmacista polacca (la coiquilina più bionda che abbia mai avuto!), una insegnante/fotografa/nicotinomane che va alla “SSIS” (?) ed è un personaggio incredibile, un ingegniere elettrico e “Beppe” appassionato di storia che si occupa di assistenza sociale (ed è probabilmente il prossimo candidato a fare il Dalai Lama visto la calma che lo caratterizza). Ci facciamo delle grandi risate, si cucina assieme e in generale l’ambiente è davvero gradevole! Però mi serve del posto dove piazzare una scrivania, altrimenti non riuscirò a lavorare (e diventerò isterico)!

Se volete aggiornamenti più frequenti, seguitemi su facebook!

Beh per ora è tutto! Questo post appare grazie all’editor testuale di wordpress 2.7. Pochi fronzoli, grande velocità  di aggiornamento, solo contenuti!

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Cose interessanti

A Padova non sanno fare i croissants

Aggiornamento velocissimo per dire che sto ancora cercando alloggio, ma nel frattempo ho iniziato a lavorare in uno studio che si occupa di web marketing a tutto tondo.

Riassunto per chi si fosse perso i dettagli precedenti, mi sono trasferito a lavorare (e vivere chiaramente) a Padova, perchè nella mia cara Torino non ho trovato una stracazzo di agenzia/studio che avesse intenzione di investire sul marketing web. E ora chiaramente fanno la fame, perchè la Fiat e l’indotto sono in crisi… braccia levate alla raccolta vinicola. Forse lo capiranno prima o poi che per resistere alla crisi bisogna diversificare gli investimenti e essere un passo piu’ avanti degli altri ? Un plauso agli imprenditori che sanno andare controcorrent, un calcio in culo agli imprenditori “bujanen”.

Che dire di Padova ? Se inizialmente pensavo di restare a vivere vicino al lavoro per questioni di abitudine e comodità , nel giro di pochi giorni ho cambiato totalmente idea. Saonara, dove è situato lo studio, è come silent hill: abitato da morti viventi. E quando scende la nebbia spero di trovare delle armi per strada, per difendermi dai mostri che potrei trovare. (Come la terribile “Arpia Immobiliare” di cui parleremo magari in futuro).

Sono attualmente in alloggio da amici di una mia amica in attesa di trovare una sistemazione definitiva. Il clima in casa è molto amichevole, si parla spesso, anche se le occasioni di uscire per ora sono state poche. In compenso la stanza è “monastica” per via delle dimensioni ridotte (3 metri e mezzo per 2 credo). Ma è una sistemazione provvisoria, mi adatto a tutto. 😉

Tranne che ai croissants. Ecco, posso gestire il traffico cittadino (che diventa impossibile alle ore di punta degli uffici), ma non trovo una pasticceria che faccia dei croissants decenti! Io sono un fanatico del cibo salato, però ho sempre dato per scontato che i croissant avessero una qualità  uniforme ovunque (almeno nei miei viaggi ne ho sempre trovati di accettabili).
Qua no… lettori di Padova, consigliatemi!

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Chi sono io

2009: fuga da Torino

Tutto e’ connesso.

Dopo quasi 4 anni a Torino, comincio a solcare nuove rotte che mi porteranno a Padova e poi chissa’ dove. Dal 7 gennaio inizia il nuovo capitolo di questa vita un pò pazza e se c’e’ una cosa che ho imparato in questi lunghi anni è che le cose non vanno mai come dovrebbero andare. Questo potrebbe contraddire un post che avevo scritto diversi mesi fa, in cui asserivo che era possibile imprimere una “sferzata regolatrice” alla propria vita, limitando al mimimo l’elemento casuale.

In parte ne sono ancora convinto, ma sono oramai certo che oltre un certo “ragionevole” livello, non si puo’ programmare la propria vita. E’ un po’ come il discorso di “stay foolish, stay hungry” di Steve jobs, che vi ho gia’ propinato in tutte le salse: la vita e’ estremamente randomica, bisogna afferrarla e domarla, come se fosse un mostro selvaggio.

E nel frattempo bisogna fare scelte e sacrifici per arrivare ai propri obiettivi. Questo lavoro al momento rappresenta una importante esperienza professionale che mi consentirà  di crescere personalmente. Questo trasferimento rappresenta una sfida personale, sarò lontano dalla maggior parte di coloro che erano i miei punti di riferimento personale: persone che conosco da una vita, che mi hanno aiutato a diventare in quello che sono. In un certo senso è un banco di prova per un possibile salto piu’ grande ancora.

Padova 1993-1994

Con il veneto ho un rapporto ambiguo. Io per metà  sono di origine vicentina (zona di Poiana Maggiore), ma il veneto ha generato in me un trauma quando sono stato spedito a fare il militare a Belluno. E’ stato un (quasi) anno di alienazione quasi totale. Distante da casa, distante dagli amici di cui sopra, sono stato quasi sempre da solo in quei giorni. Nei brevi momenti di licenza di alcuni fine settimana (1 al mese, 2 quando andava di lusso), ero quasi sempre in treno. Belluno-Padova-Milano-Chivasso dove venivo poi recuperato da mio padre. E poi Chivasso-Milano-Padova-Belluno. Ho odiato il treno. Ho odiato il militare. Ho odiato la caserma. Ho odiato l’intera città  di Belluno. Ho odiato il Veneto, perchè nei pochi posti in cui sono stato ho sempre trovato un’atmosfera umana molto gelida e diffidente. Magari ero io che ero di parte, ma alla fine il risultato è che si è comunque creata una ferita che in parte non si è ancora rimarginata.

Padova 2001

Sono poi tornato nel 2001, in occasione di una convention ludica, la “PadCon 2001”. (Convention di cui esistono ancora report in rete, comprese imbarazzanti fotografie). Non c’e’ molto da dire di quest’occasione: siamo arrivati in qualche maniera a “Tencarola di Selvazzano” nel cui polisportiva si svolgeva l’evento, siamo stati tra la polisportiva e le vicine strutture di ospitalità , ci siamo divertiti un casino e poi sono tornato a casa.

E cosi’ dal 6 gennaio inizia questo nuovo viaggio. Parto durante il giorno dell’epifania, per incontrare meno traffico e sopratutto per evitare la maggior parte della neve che è prevista dal 7 in poi.

Vi terrò aggiornati.

Ps: Nokia e’ ancora assente

Dal 4 novembre il telefono e’ ancora in assistenza ovviamente. Vediamo se domani c’e’ qualche novità , ma ne dubito. Quanti giorni sono ?
27 giorni di novembre.
31 giorni di dicembre.
5 giorni di gennaio.
Totale: 63 giorni. 
Complimenti!

Ps numero 2: potete seguirmi anche su facebook.

https://profile.to/garethjax 

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Cose da sapere incredibili nerdate

La fiera del male, aggiornamento (e tre)

– Rompere le palle funziona, oppure la megera dell’ufficio postale (vedi post precedente) ha più potere di quanto non si creda: la cartuccia R4 per il nintendo e’ finalmente arrivata. Dopo una sera di smadonnamenti ha anche iniziato a funzionare. Mi auto impongo di smettere di giocare a “Ace Attorney”, altrimenti faccio 48 ore di veglia.

– Nokia è ancora latitante. Vediamo se la sollecitazione tramite nokia Care ha sortito qualche effetto, ma ci spero poco.

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Chi sono io Cose interessanti

La fiera del male, aggiornamento

Poche decine di ore fa, parlavo delle sfighe dei mesi invernali, nel post “la fiera del male“. Oggi, tra una cosa e l’altra, ho fatto un paio di giri e vi aggiorno sulla situazione.

Aggiornamento Poste: “Torino NIZZA REC” delle poste è un ufficio in via Nizza numero 12. Chiamarlo ufficio è un esercizio semiotico senza pari: si tratta di uno sgabuzzino fatiscente di 9 metri quadri, diviso in due, con una megera dietro una vetrata che parla di cazzi suoi con una collega. A sinistra c’e’ una porta in metallo, a destra un’altra porta in metallo. Non avessi smesso di giocare di ruolo, avrei pensato di essere all’inizio del Dungeon del Terrore Elementale. Spiegata la situazione alla megera, ha consultato dei colleghi dietro la porta metallica “1” e mi ha detto di lasciare i miei estremi su un foglio di carta bianca. Se questo contribuirà  a sbloccare il mio pacco, non ho modo di saperlo. Domani proverò a fare un ulteriore controllo sul web (se funziona) per vedere se c’e’ qualche aggiormento. 

Aggiornamento cellulare: ho speso 0.45 euro per farmi dare da Nokia Care informazioni sullo stato di lavorazione del cellulare. Mi hanno chiesto di riconfermare il codice IMEI, che purtroppo non avevo con me nel momento della chiamata. Ho richiamato alle 12.20 prima di andare a pranzo con gli ex-colleghi e ho speso 0.45 euro per confermare il numero imei, per sapere che non hanno una pratica di riparazione aperta a mio nome quindi evidentemente la riparazione è fatta in sede al centro di Corso marconi. Manderanno un sollecito e dietro piagnucolamento hanno detto che cercheranno di farmi avere al piu’ presto il cellulare a posto. Siamo a (0.45×3) spesi senza vere rassicurazioni, pero’ so che posso mandare un fax di reclamo al nokia care per protestare piu’ efficacemente.

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haiku senza regole

Ornamento

Parole mai dette,

diventano facilmente,

sguardi tristi.