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Nomen Omen

Ovvero “Di Cambi generazionali e manie particolari

Approfitto dell’annuncio del cambio di cellulare per portare a conoscenza una mia abitudine particolare. Ma prima iniziamo dando il benvenuto a “Excalibur” il mio nuovo cellulare Nokia N80, che sostituisce l’invulnerabile e ancora perfettamente funzionante Nokia 5100.
Se vi viene voglia di urlarmi “ma perchè lo cambi imbecille, visto che funziona?”, allora dovreste unirvi ad una parte del mio cervello avara risparmiatrice. Le ragioni sono molte.

– il 5100 ha la possibilità  di comunicare con un pc solo mediante infrarosso o cavetto. L’infrarosso non c’e’ sul mio notebook e il cavetto mi giravano le balle di comprarlo solo per il cellulare, visto che sui modelli piu’ recenti non funziona. Invece il nuovo ha anche bluetooth, Wifi e cavetto in dotazione. In sostanza mi connetto ovunque…e posso scaricarmi con facilità  un backup dei dati vitali (rubrica, messaggi, ecc…)

– Excalibur ha una serie di funzionalità  integrate molto utili, in primis il wifi che mi permette di usarlo come terminale per la connessione internet ovunque ci sia un hot spot aperto (sto già  facendo wardriving in zona, lo ammetto). La mia malattia per il controllo della posta ora non avrà  piu’ scuse. E’ una malattia salutare, si fanno camminate di chilometri per trovare gli hotspot pubblici.

– Excalibur ha Symbian 9.x, ovvero un ambiente operativo in grado di accettare programmi sviluppati da terze parti. Per esempio il client java di gmail, per esempio fring per chattare e parlare con utenti di Googletalk, Skype, MSN. E altro ancora, gli sviluppatori sono sempre al lavoro. Inoltre ci sono fiori di navigatori GPS che integrati con un ricevitore di segnale bluetooth da 30 euro, trasformano il cellulare in un GPS.

– Di alcune cose sento la mancanza: le luci led integrate del 5100 sono davvero una figata, ma potrei rimpiazzarle con una torcetta led, e poi manca la funzione “conto alla rovescia”. Per me che sono un fautore della buona cucina, un timer è essenziale! Ma almeno questo dovrei poterlo trovare tra i programmi scaricabili per Excalibur.

Insomma il salto generazionale c’è ed è palpabile. E’ un acquisto ponderato, non avrei mai preso un cellulare solo “perchè fa figo”. Devo dire che l’E61 mi ha tentato, ma non aveva…

La Fotocamera

Siete avvisati. Ho comprato una memory card da 2 giga. Dovrei poter fare 2000 foto… ok poi arriveranno mp3, suonerie, sfondi, ecc… quindi saranno molte meno. Ma questo piccolo mostro tecnologico ha una fotocamera da 3 megapixel con flash…e fa anche riprese video. La mia necessità  di immortalare “momenti” dovrebbe essere soddisfatta.
Nomen Omen

Ho la strana abitudine di dare nomi agli oggetti “tecnologici” . Il nuovo N80 si chiama Excalibur, la chiavetta USB da 2 gigabytes che ho preso di recente si chiama “Spazio 1999“, il mio lettore mp3 cinese si chiama “Brando“, il Notebook si chiama “The Phoenix“, il vecchio PC ha cambiato nome 3 volte in occasione di varie “rinascite/formattazioni”, Apocalypse, Apocalyse II, Apocalypse 3.

Stranamente il 5100 non ha mai avuto questo privilegio, probabilmente il cambio rispetto al precedente “telefono di matrix” (7110 sempre nokia) è stato troppo brutale (il 7110, che adoravo con la sua rotella, era morto all’improvviso a causa di alcune gocce di pioggia).

Ritengo che sia doveroso dargli un nome adesso che ha meritato il suo riposo dopo 3 anni di battaglie senza fine. Lo chiamerò Druss. Now you can rest old warrior.

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Riflessioni del lunedì mattina

Oggi prima di uscire per andare al lavoro, sono uscito dalla camera, e in un moto di analisi Brechtiana ho valutato che il grado di disordine contenuto sta diventando inaccettabile anche per me. Generalmente io amo il mio disordine, riesco a trovarci tutto quello che mi serve (ovviamente, il disordine è un concetto soggettivo)… ieri sera però ho cercato il filo interdentale e non l’ho trovato, quindi evidentemente sto arrivando ad un livello di disordine oggettivamente eccessivo.

Di una cosa sono certo, devo spingere di più per comprare una scopa elettrica per casa, non riesco a togliere bene la polvere dalla mia stanza e si riforma di continuo. Dovrei magari comprarmi un armadio da Ikea, anche se la mia priorità  al momento è una sdraio per leggere libri (o usare il notebook) godendomi questa calda primavera sul balcone di casa.
Considerazioni dal salone del libro/comics di Torino.

Ho fatto una brevissima sortita domenica sera, in compagnia di un amico che aveva un passi della stampa da prestarmi. Deludente , sottotono, inadatto, privo di colore. Il lingotto è l’ideale per mostre di automotive, questo genere di manifestazioni sembrano prigioniere della struttura che potrebbe beneficiare di un ambiente più “vivibile”.
Torino Comics, anche peggio: infricchiata in una specie di tensostruttura, dava una sensazione opprimente a metà  tra la colonia estiva e l’officina meccanica.

Il cosplay inoltre è stato ghettizzato relegato nella zona del lingotto dietro al cinema Pathè. Senza un palco, con un’audio schifido, con un capannello di persone tutte attorno che impedivano di vedere qualsiasi cosa. Ci fosse stata una rissa multipla non se ne sarebbe accorto nessuno.

Mi aspettavo di più da questa città , ma considerando che il libro oramai è un media morente, che i fumetti sono considerati un hobby per bambini, e che a quanto pare non volevano fare brutta figura con Rutelli e Ruini, non mi stupisco più di tanto.

Arancia Meccanica

Venerdì sera ho vinto un vecchio tabù personale e mi sono guardato per la prima volta Arancia Meccanica. Influenzato da una coscienza collettiva, ho sempre pensato che fosse un film grandguignolesco e splatter, oltrechè incredibilmente violento. Eppure nel corso degli anni, tra televisione, film, videogiochi e fumetti mi sarei dovuto immunizzare contro la violenza… beh, il rispetto che nutro per Kubrik mi teneva lontano.
Invece Venerdì me lo sono sorbito tutto in due parti (con una breve pausa per rifocillarmi di cibo).
Risultato: un film godibile, visionario e per nulla sconvolgente (ma immagino che negli anni 70 abbia generato una notevole dose di inquietudine). Ho apprezzato in particolare la ricercatezza delle scenografie, per certi versi sembravano proiettarmi verso un futuro lontano e alternativo.
Devo dire che la sequenza degli eventi da metà  alla fine, fornisce un punto di vista perfettamente karmico. Crimine, punizione, “redenzione” tramite la sofferenza imposta dal destino (un destino che hai forgiato con le tue mani con una vita di crimine).

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Life is a musical

Andrew Lloyd Weber è il padrone del mondo. Apparentemente dopo più di 40 anni di carriera dedicati alla musica e all’arte, deve aver capito che la vita è uno strano musical, che viene messo in scena più volte al giorno, sullo stesso palcoscenico: il quotidiano che ci circonda.

In origine era tutto tumulto, ma ALW ha capito esattamente l’intricato mosaico della realtà  e per farlo comprendere anche a noi, miseri mortali senza “la visione del vero”, ha creato dei modi molto intricati per farci capire…tutta la vita. Però l’uomo medio ha una natura pesantemente tridimensionale e ALW non ha trovato di meglio da fare che cercare di produrre una visione limitata e tridimensionale di questo concetto quadridimensionale e ricorsivo che è la vita. Ovvero, i musical di broadway.

Chiaramente ha fallito in questo suo grande intento: l’uomo e la donna si muovono nel palcoscenico della vita in maniera tridimensionale, senza comprenderne la quarta dimensione. E’ la quarta dimensione che definisce il senso del loro movimento, che da direzione e scopo. Molti non lo capiscono, per cui continuano a frequentare lo stesso posto un pò come se fossero “condannate” a vedere lo stesso spettacolo ogni settimana.

Ma non è questo il punto (non dovrei scrivere all’una di notte, ma domani non ci riuscirei). Il punto è che ogni tanto si riesce quasi ad avvertire la mega-orchestra di ALW che suona in sottofondo. Ebbene si, ognuno di noi ha una orchestra diretta da ALW. Sono metafore chiaramente, se ci fosse davvero un ALW a dirigere un’orchestra personale, il mondo sarebbe molto più allegro.

Questa sera credo di aver sentito interrompersi la soundtrack. Due volte. Chissà  che imbarazzo per il direttore d’orchestra. Non te la prendere ALW, non è colpa tua, le cose cambiano all’improvviso.

Coraggio…1..2..3…!

I’ll be there for you!
(When the rain starts to pour)
I’ll be there for you!
(Like I’ve been there before)
I’ll be there for you
(‘Cause you’re there for me too)

(si è la canzone di friends dei Rembrandts)

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Burning times

Da un anno a questa parte sembra che il mio senso della pazienza sia arrivato a livelli da super saiyan. Attesa alle poste, attesa di risposte, attesa di conferme, attesa di sms. Sembra che il mondo abbia un tempo differente dal mio. Forse è un punto di vista così personale che rischia di sembrare egoistico, eppure fino ad un certo punto sono sicuro che non lo sia.

Chiariamoci, sono un pedante cagaminchia “pignainculo”: chi mi conosce da anni lo sa. Per certi versi è un pregio, per altri versi è un difettaccio che ho cercato di modificare e correggere nel corso degli anni. Sono sicuramente più easy-going di 5 anni fa. E non parliamo di 10 anni fa. Il massimo della pignoleria credo di averla raggiunta in seconda superiore. In terza mi hanno segato l’anno (evento catartico) e un poco per volta mi sono letteralmente lasciato andare. Insomma è stata una sveglia brutale ma efficace.

Ogni tanto mi chiedo se è giusto mantenere la dottrina della pedanteria temporale. Poi rifletto: il tempo è un bene prezioso e limitato, a qualsiasi età . Perchè sprecarlo ? Se una cosa puoi farla, falla subito.
Devi parlare con una persona ? Chiamala! Se ha un impegno, ci sarà  un’altra occasione, ma almeno hai messo in chiaro che quell’occasione ci  deve essere.

Quindi, che state aspettando ? Basta leggere qusti blog, fate qualcosa!

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spernere mundum,spernere nullum, spernere seipsum, spernere se sperni

Weekend all’insegna del self-empowering: mi sono fatto quasi 6 ore di tutorial della Linda.com relativo a Final cut pro, probabilmente il software di montaggio video più tosto e amichevole mai visto prima. Davvero, l’acquisto del portatile apple val la pena solo usare questo strumento. Ora devo solo attendere il drive firewire che ho ordinato e proverò a fare un pò di prove di montaggio video

Questo tra l’altro è il primo post fatto con “Scribefire”, un utile aggiunta a firefox per postare sul blog mediante browser, insomma basta con i caricamenti fatti mediante la lenta interfaccia web di wordpress (apprezzabile ok, ma pur sempre lenta).

Nel frattempo voglio condividere con voi questa archeologia musicale torinese, che solo i dei veri cultori possono apprezzare. Ringrazio il blog di Vocabolamus per questa (e altre) perla.

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todo

Ogni tanto comincio a pensare alle cose che devo fare e mi viene in mente un elenco talmente lungo che a confronto Guerra e pace sembra Topolino. Mi chiedo quando troverò mai il tempo di fare, iniziare, terminare tutte le varie cose e la risposta che mi viene spontanea è “mai”. Probabilmente è la mia tendenza a fare “overbooking” del mio tempo, una abitudine sbagliata e dannosa: in questo momento sto guardando Galactica 3×20 e intanto posto sul blog.

A puro titolo di esempio faccio una sbrodolata di cose da fare: cogliere “la mia rosa” (sempre prioritario) e trovarmi con lei, fare un riassunto di “soul thief” e magari in futuro farne uno screenplay completo, idem per “2 ninja e un bebè”, trovarmi con manu per darle il regalo di natale (3 mesi! in salita…), fare il regalo di natale+compleanno a snaga, ritrovare interesse nel gioco di ruolo (dopo 18 anni avverto una certa ciclità  e di conseguenza questo innesca in me un certo rifiuto), mettere in piedi “italian food culture” (un prodotto web), finire il cosplay di Rubens, iniziare quello del gruppo “G”, progettare i cosplay di C.M. e Q. (preferisco non usare i nomi completi per fare una sorpresa)… insomma tutto questo richiede giorni, settimane, mesi.

Mi sembra di vivere in un controsenso: quando avevo il tempo per queste attività , non avevo le risorse monetarie per perseguirne alcune e vivevo in un regime di “sopravvivenza”.
Ora ho finalmente messo in pratica le conoscenze acquisite negli ultimi anni in un lavoro impegnativo ma soddisfacente e abbastanza ben retribuito… e ho finito il mio tempo a disposizione, ma sopratutto la volontà  di fare altro.

Ripeto a me stesso “posso fare tutto”, ma in realtà  è che bisogna operare delle scelte e una parte irrazionale di me dice che dovrò sacrificare qualcosa. Ma se c’è una cosa che si è evoluta secondo binari differenti negli ultimi anni è il rapporto tra mente razionale e irrazionale… e non sono disposto a sacrificare i miei sogni sull’altare della normalità .

Ora più che mai è tempo di essere creativi e credere ai propri sogni…

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Post macedonia

Sono tornato da Londra due settimane fa, le cose che meritano di essere menzionate sono:

  • Ha fatto un clima straordinariamente caldo di giorno e freschetto alla sera.
  • Si è mangiato più etnico che altro.
  • La Lilla è sempre la solita persona vivace e straordinaria
  • Daniele riesce a dormire praticamente ovunque.
  • Kiara è fenomenale quando si incazza.
  • Starbucks fa una bevanda alla cannella che è simile all’Ambrosia
  • Gli inglesi sono una nazione sull’orlo della crisi. Per un paio di auricolari abbandonati su dei binari ci hanno fatto perdere l’ultimo aereo per tornare a casa. Il risultato è…
  • Ho fatto per la quarta volta nella mia vita, una notte (non voluta) a Stanstead. Ometto gli improperi.
Altre cose rilevanti sono che continuo a lavorare a tamburo battente, che il plugin di wordpress che creava la tag cloud secondo me ha smesso di funzionare, che sono andato a vedere “L’albero della vita” (“The Fountain” in originale, per una volta il titolo del film non è una traduzione bislacca, ma si tratta invece di un adattamento riuscito) e infine che questo paragrafo dovrebbe essere “giustificato”.
L’albero della vita meriterebbe una trattazione a parte. E’ un film particolare, visionario. Per ora devo dire che mi è piaciuto. Penso che ne farò un post prossimamente, tempo permettendo.
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Un pensiero per una persona

Ogni tanto uno ci prova ad essere logico e distaccato, ma quando una cara persona ha problemi in famiglia, allora si ricorre un pò a tutto… magari si riscopre anche un pò di fede.
Il mio rapporto con la fede è molto “personale”, nonostante l’educazione cristiana cattolica (o forse proprio per questo) nel corso degli anni ho maturato un certo distacco “scientifico”: insomma la mia razionalità  ha finito per prevalere sulla mia necessità  di fede.

Non è poi neanche del tutto vero: ho mantenuto una certa spiritualità  latente,  ma tendo ad interiorizzarla. Insomma, non sopporto molto la parte “rituale” della religione cattolica, gli estremismi e gli esoterismi (i vari pezzi mummificati di santi, la trasmutazione del sangue, ecc…).
Sono anche particolarmente intollerante con chi non capisce la natura allegorica della Bibbia: va interpretata e non letta in maniera letterale!

Insomma, non sono un buon cristiano sotto tutti i punti di vista, ma conscio di questo raramente prego per me stesso perchè è una questione di coerenza! Se non accetto le regole, non mi sembra giusto pretendere qualcosa.

In questo caso prego per una persona a me molto cara e sopratutto prego che i problemi in famiglia che ha possano finire presto. La fede non può essere espressa in numeri, ma magari anche un piccolo contributo come il mio  può fare la differenza… dannata parte razionale del mio cervello che non vuole spegnersi.

Un abbraccio forte “rosa capricciosa”.

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Alcuni non interessanti retroscena (post ignorabile)

It raises from the ashes
Sveliamo l’arcano, sono ufficialmente uno “switcher“, cioè un utente che è passato da windows a MacOsX.
Ho preso un macbook Pro, in versione “base“, che è un gingillo non da poco, insomma è più o meno una ferrari dei portatili al momento, con un processore intel poderoso, un po’ di ram (1 giga), disco fisso, scheda video decorosa.

Le ragioni di questo switching sono nel cambio della mia attività  professionale e hobbistica: Da un sacco di anni invidio ai miei amici maccisti, le loro suite di video grafica, Final Cut su tutte. Il video rimane uno dei miei hobby più sacrificati sulla piattaforma pc.

Situazione Game
: In questi anni di hardware moscio (non potevo permettermi un upgrade) ho sostanzialmente perso il treno dei giochi. Ora sono preso in scimmia da world of warcraft, che ritengo mi terrà  impegnato per 6-9 mesi, dopodichè vedrò cosa faranno i miei compagni di gioco canavesani. Infatti per me il mmorpg è un mezzo per restare in contatto con i miei amici-giocatori storici, visto che a causa dello “switching” lavorativo, ho un impegno costante in quel di Torino (e meno male).
Ergo, nel momento in cui necessitassi di uno sfogo ludico impellente, non cercherò giochi per il mac, ma metterò da parte qualche soldo per prendermi una console appositamente dedicata.

Due facce sulla stessa medaglia
Il vantaggio di queste macchine è che possono usare ufficialmente (con la benedizione di Papa Steve I) più sistemi. Questo significa che tra un pò di tempo mi farò una partizioncina con Windows XP (o magari Vista) e la userò in emulazione tramite un software di virtualizzazione chiamato “Parallels” o direttamente in multiboot all’avvio.
Insomma, se ci fossero applicativi che necessitano brutalmente di windows li eseguo così oppure dal vecchio ed eroico “cassone”.

First Impact
Il primo impatto con la creaturina al titanio è stato gradevole. A parte qualche abitudine dura a morire (come il fatto che premo sulla barra in alto di una applicazione per metterla a schermo pieno e quella fa un tuffo carpiato nella dock bar) per il resto va alla grande. Ho immediatamente collegato un mouse a due tasti: la touchpad che simula la doppia pressione è interessante ma non fa per me 🙂

Tra l’altro i puristi sicuramente storceranno il naso al fatto che ho subito spostato la dock bar sul lato destro, ma per me è un’idiozia rinunciare a dei pixel sul lato inferiore quando hai uno schermo WIDE screen.
(Si! anche se la dock bar sparisce)
Inoltre ho IMMEDIATAMENTE (cioè nel giro di poche ore) reperito e installato la finestra di terminal sulla dock bar.
Dopotutto questo è un sistema UNIX, esigo il controllo totale.

What’s now ?
In questi ultimi mesi le mie competenze si sono spostate verso la programmazione e il web marketing e questo si riflette sulla mia necessità  di applicativi. Inoltre conservo un desiderio notevole di scrittura, che ora spero di appagare a letto o sul divano, visto che in quei luoghi e posizioni le idee tendono a fluirmi meglio dalla testa alla tastiera. (In realtà  arrivano quasi sempre quando sono in bagno, ma seppure dotato di connettività  wireless in casa preferisco non esagerare nella mia nerdaggine).
Insomma, con photoshop, un pò di programmi di scrittura, php/mysql e apache, un pò di videoediting e world of warcraft, ho tutto ciò che mi serve.

Leggi di murphy sul trasloco

Sabato e domenica ho aiutato mia sorella e il dei lei moroso nel trasloco. Si sono manifestate diverse situazioni interessanti, ma due valgono la pena di essere segnalate.

Legge della varianza dei volumi
Lo stesso oggetto dal volume M necessita di un tempo T per essere caricato su un furgone, mentre durante lo scaricamento il tempo si riduce a T/3, con evidente sorpresa di chi opera la traslazione.

Legge della corrente alternativa
Se il tram si può bloccare per mancanza di corrente esattamente al fianco del vostro mezzo di trasloco, state pur certi che lo farà . E occluderà  un’arteria importante della città  in cui siete (in questo caso Via Po).
Il mezzo sarà  poi sospinto avanti da un suo simile per pochi metri e ripartirà  allegro e spensierato.

PS: per quelli del “motore di schietti” (non spreco nemmeno un link per voi), non voglio più vedervi, chiaro? Altrimenti mi incazzo sul serio.

Per ora è tutto 😉 potete smettere di leggere.

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Si, lo so, sono assente!

Ma giustificato, ovvero durante questa settimana ho 710954_fire_motion.jpg
a) iniziato a lavorare in qualità  di consulente in una agenzia pubblicitaria a Torino
b) sono sceso e ritornato da bologna mercoledi’ su giovedi.
c) sono tornato nelle ridenti vallate canavese per un incontro ravvicinato con un notaio.

Sono tutte cose proficue
: il lavoro in agenzia è molto coinvolgente e interessante (o almeno per ora lo è), a bologna si è parlato di altri lavori e l’incontro con il notaio è servito per recidere un “cordone ombelicale” che mi ha fruttato anche dei soldi che sto per investire in un computer nuovo.

Insomma questo inizio del 2007 promette bene e sento una predisposizione positiva! Sono anche una di quelle persone che credono che il destino si forgi giorno per giorno, per cui farò del mio meglio affinchè le cose continuino ad andare bene!

Che dipenda dal fatto che questo è l’anno cinese del cinghiale (o maiale che dir si voglia) e io appartengo a questo segno ? Boh!
Comunque sia mi sento pieno di voglia di fare!