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Alive!!!



(immagine cliccabile).

Grande concerto, grandi pearl jam, grande pubblico.
Il palaisozaki è davvero una struttura magnifica per i concerti di dimensione media (per esempio non potrebbe accogliere un concerto di Vasco e meno male che è così! Considerando il livello medio dei supporter di Vasco finirebbe distrutto!! Vasco, fai un’opera buona, datti fuoco HAHAHAHA!).

Come dice il titolo del post, per questo concerto e per altre ragioni, non mi sentivo così vivo da un bel pò di tempo !


I, oh, Im still alive
Hey i, oh, Im still alive
Hey i, but, Im still alive
Yeah i, ooh, Im still alive
Yeah yeah yeah yeah yeah yeah

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Cose interessanti

Benvenuto Mattia!

Benvenuto ufficiale al nuovo membro della famiglia di Arturo e Marzia, nato il 15 settembre 🙂
..Cioè ora siete ufficialmente fottuti…

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Chi sono io Cose interessanti

Seaside Randevouz

Weekend allungato all’insegna del divertimento autodistruttivo.

Sabato io e l’amica drakesky partiamo alla volta di Savona. L’idea è quella ci ritrovarci con Imizael , Renetta ed Elven, dopo un’estate passata in loci ameni (chi in Gregia, chi in Irlanda, chi a Torino ghost town).
La partenza da Torino è fosca: il cielo è plumbeo, per cui speriamo nel miracolo annunciato dalle previsioni del tempo.
Il viaggio in treno è turbato da un piccolo clan di barbari piemontesi, che evidentemente ha trovato un distributore di caramelle che fornisce pasticche di extasi, perchè fanno un baccano terribile. Scendiamo a Savona e Drakesky mi rimprovera quando esplicito il desiderio di mostrare un doppio dito medio ai ragazzetti (che proseguono il viaggio. La mia costernazione per gli altri passeggeri è tangibile).
Per tutto il viaggio Drake ha portato con se una misteriosa scatola di grosse dimensioni. Partono una serie di divagazioni sul contenuto “e’ vuota” e sul fatto che magari si può appallottolare per occupare meno spazio.

Incontriamo Imizael ed Elven, mentre io addento praticamente subito un pezzo della focaccia che ci hanno portato in tributo.La giornata è bellissima (lo sarà  tutto il weekend), ci spostiamo a casa per vedere le foto della loro vacanza irlandese (bellissima irlanda *_*) e dopo aver recuperato Renetta ci prepariamo il necessario per la conquista della spiaggia.

Nel frattempo passiamo in una panineria conosciuta (Il Green Wolf) per mettere un po’ di cibo nello stomaco.

La spiaggia libera è meravigliosa: gente pochissima, sole caldo, venticello a tratti un po’ freddo, acqua limpida!!!
Un vero miracolo.
Avendo mangiato qualcosetta nemmeno un’ora prima entro in acqua con prudenza… meraviglia. E’ fredda, ma è il primo bagno della stagione, sarà  anche l’ultimo, me lo voglio godere. In acqua si sta divinamente. Persino il raffreddore e la tosse che mi stavano piagando cominciano a battere in ritirata.

Ovviamente cosa può capitare in una giornata così meravigliosa? MEDUSE!! Piccole mine trasparenti, sfumate di rosso, cominciano a fare la loro comparsa. Vengo anche punzecchiato alla mano, ma si tratta di una bruciatura di poco conto, infatti alla sera non mi resterà  neanche il segno.

Esco dall’acqua e mi metto a prendere il sole, debitamente protetto dalla crema fattore 15, gentilmente offerta da Drake. E meno male, altrimenti sarei diventato un arrosticino. Passa il pomeriggio in maniera gradevole, mentre siamo in giro vedo un manifesto delle caravelle. Sul manifesto c’e’ scritta la data di chiusura, che è esattamente il giorno dopo.
Tra me e Renetta inizia subito una sinergia: “Le caravelle. Chiude domani. Volevamo andarci una volta tutti assieme. E’ l’ultima possibilità . Andiamo ?”.
Tempo 10 minuti siamo già  galvanizzati, Elven deve solo sentire per degli allenamenti, ma è dei nostri.

Torniamo a casa, usciamo per cena (abbondante cena in una “società ” a base di pesce) , rientriamo a varazze, andiamo a dormire e la mattina dopo alle 8 la sveglia suona. Facciamo colazione, ci prepariamo e andiamo a prendere Renetta a Savona.

Più o meno per le 10, orario di apertura, siamo a Ceriale. Il sole è caldo, soffia un vento pazzesco, ma siamo pronti e gasati.
E la giornata è magnifica: gente poca (evidentemente tutti hanno pensato ad un pienone), si fanno scivoli, discese e vasche a ripetizione, code di qualche minuto al massimo.
Divertimento e relax…e un sacco di movimento. Alla sera avevo doloretti in diverse parti del corpo. 😉 (sopratutto alle gambe, visto che nella discesa del Rio Colorado, fatta su delle camere d’aria, avevo bloccato la discesa piantando gli arti sui bordi… perchè ? In questa maniera le amiche dietro sono sopraggiunte e abbiamo fatto un agganciamento totale per scendere come un allegro trenino urlante. Non fate come me: fate stretching.).

Visto che non avevamo urgenze per il lunedi’, io e drake decidiamo di dormire a varazze anche domenica e di partire lunedi’ alle 12.

Ma prima viene aperto il pacco misterioso! Che contiene il mio regalo di compleanno (si lo so, era a giugno, ma che ci volete fare ?). Il Gundam Freedom Black, della serie Real Detail. Probabilmente farò dei fotoposts del montaggio, questo mostro di modellino ha persino le singole dita mobili !!!! Sicuramente finirò per starnutire su dei pezzi e sarà  la mia fine.

Poco da dire sul rientro senonchè mi manca già  il clima ligure…

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Sudoku Binario

Questa battuta è geekissima su troppi livelli. Non vi preoccupate se non la capite. 😀

edit: ho fatto che caricare l’immagine direttamente su webshots, visto che linkarla dava problemi!

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Battere il ferro finchè è caldo…

…e non sto parlando metaforicamente 🙂
Oggi visita assieme alla troupe di gwineth alla bottega di “Mastro Corradin da Padova“, nel borgo medioevale di torino.
Seguire Claudia e i ragazzi è stata un’esperienza affascinante per molti motivi:
a) Sono appassionato di video, per cui ho potuto vedere come lavorano i professionisti.
b) La bottega si èrivelata splendida.

Mi ha colpito molto quando il Mastro ha detto che lavora anche con le scuole: se a 13 anni, dopo aver letto il signore degli anelli, avessi visitato un posto del genere, probabilmente per i 14 anni avrei chiesto a mio padre un martello invece che un personal computer e mi sarei messo a battere il ferro 🙂
(Ora è troppo tardi 😉 ).

Bando alle ciance, lascio la parola alle foto! (sono a risoluzione 1600×1200 o 1200×1600: alcune sono un po’ scure e mi scuso di questo, ma non ho usato il flash per evitare di dare fastidio ai cameraman).

Il fascino del fuoco… e vedere il metallo sprizzare scintille quando viene tirato via dal carbone ardente, è una sensazione straordinaria…

Preparativi in corso, luci, audio (gli scatolotti che vedete sono le trasmittenti per i microfoni)

Luci, motore, ciak! Nel giro di 10 minuti (reali) il nostro mastro ferraio costruisce sotto i nostri increduli occhi un acciarino funzionante!

Nella seconda parte dell’intervista, parla dei suoi impegni con le scuole e dimostra come creare un pezzo per una cancellata: partendo da un tondino di ferro, lo piega e lo batte fino a fargli assumere una forma di “S” molto arcuata. Di questa parte non ho foto, sempre per non disturbare il lavoro altrui, in compenso ecco 2 foto della lavorazione e una armatura “da ragazzino” o da persona molto piccola 😀

Infine qualcuno si concede un pò di shopping in tema medioevale …

…e prima di andare via, una foto ad una modella naturale, una vera e propria “poseur” 😉

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Prendiamo le distanze Sabaude

Ieri prima serata con la mia amica Gwineth e la sua troupe, in trasferta da roma per fare dei servizi presso botteghe artigiane piemontesi.
Una serata piacevole, iniziata alle cantine Risso (che hanno tenuto fede alla loro buona cucina, peccato per alcuni casinari che erano nel tavolo dietro al nostro… ) e poi visto che i ragazzi hanno agganciato un paio di tipe fuori dal ristorante, siamo andati al “gran Bar” che per chi non lo sapesse è un posto fighetto vicino alla Gran Madre.

Parlando di varie cose durante la serata è emerso che
– Si sono inventati un “castello di Pianezza” durante le riprese, mentre sono solo poche mura in rovina
– Non riuscivano ad arrivare a destinazione perchè tutti gli dicevano “ma si è a duecento metri…”.

Questo mi da la possibilità  di fare una finta digressione sabauda, ovvero come i piemontesi misurano le distanze.

La risposta è “generalmente bene”, sicuramente meglio dei modenesi che nella loro infinita goliardia molto spesso scambiano i cartelli con le distanze chilometriche!
Ma non è questo il punto, il vero problema è che man mano che ci si allontana dai centri abitati, si assiste ad un graduale fenomeno di “barottizzazione”, ovvero ci si mescola con i locali e con le loro abitudini (i barotti).

Quindi come misurano le distanze i barotti (anche quelli acquisiti, italiani del centro-sud, estracomunitari… e’ un fenomeno irreversibile) ?

A causa della lignificazione di parte del cervello (infatti il “barot” e’ il legno) il piemontese riassume le distanze in tre categorie:

– “Belesì”: Si traduce letteralmente in “è Qui”, indica una distanza variabile ma è indicabile con il dito ed è visibile ad occhio nudo in linea d’aria. Secondo l’istituto nazionale di misurazione è una lunghezza che varia da mezzo metro a circa 7 giornate di terreno coltivato a Tumatiche (pomodori). Un pò di meno se si tratta di filari d’uva.
Non importa che ci siano di mezzo 8 burroni e 20 tornanti, perchè è visibile in linea d’aria.

– “Aj sarà  mac ‘n dusent meter” (la “aj” si pronuncia “ai”): Ovvero “Ci saranno al massimo 200 metri”. Qui entriamo in puro relativismo (anche Papa Ratzinger e i suoi più fedeli, si sono espressi contro, ma la situazione non pare cambiare). “Dusent meter” è probabilmente un suono dolcissimo per le orecchie piemontesi, tantè che amano dirlo per indicare distanze irragionevoli (più di 8 giornate, ma meno della distanza per arrivare a novara, da cuneo). In generale è un tempo sufficiente per defilarsi ed evitare che le persone a cui si era data l’indicazione, tornino indietro perchè si sono trovate a mezza montagna, su una stradina sterrata, in meno a branchi di lupi e cinghiali.

– “ajè ‘n bel toc!”: (ce n’e’ un bel pezzo) Panico. Il piemontese non ha mai sentito il posto in cui volete andare, oppure pensa che si tratti della mitica terra oltre le montagne, dove ci vanno solo i più ricchi: la liguria. La mimica e la gestualità  dividono il piemontese “ca sà ” (che conosce il fatto suo) da quello “ca sà  nen” (che non sa nulla).
Il secondo alza il braccio, indica una direzione, muove ritmicamente la mano per indicare di partire al più presto, ma guarda nella direzione opposta (per controllare che lo spazio sia libero da trattori, mucche o zone dove l’esercito fa esercitazioni di tiro d’artiglieria).
Il primo vi guarda, gentilmente vi fa notare che siete leggermente fuori strada, vi dice che però conosce “la strada vecchia” per arrivare prima (una mulattiera su una parete del nono grado che farebbe orrore al più scaltro dei caprioli del Gran Paradiso) e vi manda alla perdizione.

Si, alla perdizione. Non uscirete mai da quella brughiera, tanto vale che iniziate a nutrirvi di nocciole e acqua dei ruscelli.

Mica pensavate che i luoghi comuni fossero falsi ? Il piemontese è falso è cortese. 😉 E cul ca sà  l’è pij graam de cul ca sa nen 😉 (no questa non ve la traduco, c’e’ gente che potrebbe uccidermi se rivelo anche questo segreto).

Ancora una cosa: il piemontese, come dialetto, cambia alcune regole ogni 7 giornate di territorio che percorrete. Se andate a piedi potreste non farci caso ma se vi spostate in macchina… avete più possibilità  di capire il cantonese quando scendete dall’automezzo.

Attenti a quello che chiedete ai Barotti!!

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E ora qualcosa di completamente diverso

Monty python Movie Box

Monty python movie box

    • : Ne sono un fervente ammiratore in lingua originale e

detesto

    • le versioni italiane fatte dai mentecatti del “Bagaglino”. Ecco quindi un link a play.com che è praticamente regalato (se non avete problemi con l’inglese):

 

Il santo graal
Brian di Nazareth
Il senso della vita (link per vederlo in streaming in italiano)
E ora qualcosa di completamente diverso.

Oppure una versione in cofanetto che li include tutti per circa 20 euro.

 

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Cose da leggere Cose interessanti

Come fare una buona campagna di Google Adwords

Non affidatevi a chi si è escogitato questa fantastica frase. (che ho appena visto sul blog di Eriadan)

Il mio cursore non è mai stato talmente lontano da un link, se provo ad avvicinarsi mi sfugge.
Perchè ? Forse perchè mi stanno implicitamente dando dell’idiota ? O possibile idiota ?
Se incontro uno per strada e mi dice “Lo sa che lei potrebbe essere un cretino?”, non mi fermo a chiedergli il perchè, gli tiro un calcio negli zebedei e gli spezzo i denti sul “Torello” più vicino.

E probabilmente la ditta sta pagando caro anche dei consulenti per fargli un lavoro del genere… Quindi cornuti e mazziati due volte: spendono per degli adwords che non gli portano clienti e spendono per dei consulenti.

Volete qualcuno che sappia gestire una campagna di pubblità  online per un’attività  commerciale ? Contattatemi e parliamone…

Update: prima di spedirvi in chissà  quale sito (perchè lo SO che siete curiosi), ho disattivato il senso dell’autostima e ho inserito il link nel browser. Statene alla larga, si tratta di una società  che vi installa un DIALER per fare i loro test sull’intelligenza. A questo punto non mi dispiace che siano stati mazziati..

Update due: volete saperne di più di un sito ? https://whois.domaintools.com/qi-test.net

E che non senta dire che su questo blog non ci sono informazioni fighissime 😉 (ok non sempre….)

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Cose da sapere Cose interessanti

Love I.C.B.M. #2

Good news!
Bustine che erano tornate indietro per affrancatura insufficiente: 8 divise in due buste
Bustine rispedite in una busta unica: tutte e 8

Not-so Good News!
Uffici postali a neanche 100 metri da casa, irrimediabilmente chiusi per lavori: 1
Distanza al prossimo Ufficio postale: credo circa 800 metri (ma vabbè)
Coda fatta: 25 minuti.
Rissa evitata con un paio di musulmane, una casalinga con madre madre sessantottina (incredibile le cose che si sentono quando la gente parla allo sportello) e un paio di sorelle laide finto-sciccose in attesa di marche da bollo: 1.
Sportelli per prodotti postali aperti: 1
Sportelli per prodotti finanziari aperti: 2
Tempo medio per servire una persona agli sportelli finanziari: meno di un minuto.

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Writely is back!

Un innovativo programma di wordprocessing completamente online è tornato a disposizione dei navigatori: Writely!

Partito come startup indipendente è poi stato acquisito da google (il che è già  un buon segnale).

Ora ci si può nuovamente iscrivere! (ed e’ gratis)

Vi chiederete: ma può sostituire i programmi tipo Word ? Secondo me NO, gli mancano troppe funzioni importanti ma ha due potenzialità  notevoli che vanno considerate.

– E’ completamente online: si usa mediante il browser, i files rimangono online per cui li ho dovunque io vada.

– E’ uno strumento che da la possibilita’ di collaborazioni online sui testi, una possibilità  che considero interessante e potentissima.

Provatelo 🙂