One minute here and one minute there
Don’t know if I’ll laugh or cry
One minute here and one minute there
And it hurts inside
One minute here and one minute there
And then you wave good-bye…(Faith no more – From out of nowhere )
E’ quasi arrivato il momento fatidico, ovvero il “Viaggio” di cui avevo parlato in un post precedente. Se in queste settimane ho avuto modo di “depurarmi” delle ansie che mi assillavano quest’estate, devo dire che il rientro mi “opprime” anche di più. Ma per ora preferisco non dire altro riguardo al ritorno, parliamo della partenza. Ma prima un piccolo excursus noioso.
La terra dei kanguri
In un primo momento avevo pensato di esplorare l’Australia: li, almeno a sentire dei miei conoscenti, le cose andavano abbastanza bene quest’estate. Il livello di disoccupazione era innaturalmente basso e trovare lavoro in ambito tecnologico sembra(va?) molto semplice. Avendo poi un conoscente che si occupa proprio di pratiche burocratiche per chi immigra, la cosa sembrava anche più agevole.
Senonchè
Senonchè l’Australia è in un altro emisfero. Insomma dall’altra parte del mondo, mica pizza e fichi! C’e’ una compagnia che fa scalo a Dubai che è abbastanza economica, sugli 800 euro Andata e Ritorno. Senonchè tra scali e volo ci sono quasi 22 ore di viaggio. Insomma un delirio!
Insomma se uno decide di fare un viaggio del genere, ci deve stare almeno 2-3 settimane, anche solo per riprendersi dalla trasnsvolata. E bisogna andarci in periodo autunno-invernale, così almeno uno si gode il caldo dell’estate. E quando sono le vacanze medie? In luglio-agosto ovviamente: insomma fare un tour de force e non capirci un cappero mi sembrava davvero uno spreco. Così ho ripiegato per l’esplorazione della costa Atlantica e in particolare della FLORIDA dove ci vive da 3 anni un mio amico. Mi ha parlato di un evento di Seo molto interessante più altri incontri, per cui con molto più di un mese di preavviso ho detto al lavoro che mi sarei assentato dal 23 ottobre al 2 novembre (tanto valeva farsi anche un halloween tiepido invece che morire di freddo a Lucca Comics & Games).Senonchè 2 : il ritorno
Durante le scorse settimane è esplosa la bolla finanziaria (che sicuramente si porterà nella tomba molte attività informatiche non consolidate) e questo sicuramente avrà contribuito a mettere in crisi molte persone. Ma questo non mi ha fatto desistere dal partire. Dopotutto dove c’è una crisi, c’è anche una opportunità e con il dollaro che è salito molto rispetto all’Euro, non risparmierò molto stando là , ma almeno il costo della mia manodopera ridiventa competitivo anche per loro. Preciso, manodopera finchè sto in Italia, perchè se ci sono le condizioni economiche, il trasferimento per qualche anno lo metto immediatamente in cantiere.
Senonchè 3: pensavate che fosse finito e invece…
Al lavoro, dove collaboravo in partita Iva (sapete come funziona il precarianesimo, no? Non ti assumono, ma ti fanno lavorare senza straordinari come se lo fossi) mi hanno detto venerdì 11 ottobre scorso, che preferivano trasformare il rapporto in una collaborazione esterna. Da novembre. Lasciamo perdere i motivi, ma pensiamo alle conseguenze: al mio ritorno dal viaggio (si spera formativo), dovrò darmi immediatamente da fare a racimolare incarichi e lavori per pagare le bollette. E adesso pensiamo al mio stato d’animo durante il soggiorno. Sarò a metà tra il preoccupato e lo schizzato andante. Sarò probabilmente tutto orecchi per afferrare possibilità di collaborazione. Insomma sarò una macchina da guerra in cerca di preda. Poveri americani, non li invidio neanche un pò, in questo stato sono insopportabile.
Non credo che aggiornerò spesso il blog
Ma aspettatevi una ridda di aggiornamenti sui social network! Facebook appena possibile e poi plurk, friendfeed, ecc…
A risentirci!
Tag: persone
Passata l’estate ecco che arriva l’autunno il generale inverno, impietoso dispensatore di freddo, nuvolosità , precipitazioni varie. La scorsa settimana dei miei amici hanno deciso di festeggiare la fine dell’estate con una specie di falò/grigliata, ma secondo me dovevano anticipare di almeno 2 settimane come ho fatto io che al 9 di settembre sono andato a salutare l’estate con la gita alle caravelle.
Ma bando alle ciance, è un pò che non aggiornavo il blog, complice l’incredibile scarsità di tempo di questi ultimi periodi. Non che sia abbandonato, ma l’audience si è fatta particolarmente silenziosa tranne i soliti 4 amici che commenti. Ma d’altra parte è la sorte dei blog generalisti, che trattano un pò di tutto: la gente arriva dai motori di ricerca, legge qualcosa e poi se ne va.Â
Non ho la prosa di altre blogstar o la continuità di alcuni blog di settore: sono semplicemente io, con le mie passioni, i miei scazzi, i miei dubbi, i miei sogni.
A dirla tutta, ci sono modi più istantanei di soddisfare queste richieste: facebook è diventato un crogiolo di contatti e amicizie, un modo come un altro di tenere sotto controllo quando la gente litiga, si fidanza, va in vacanza, torna dalla vacanza, piange, ride, ecc.. Insomma un modo per farsi i fatti propri, grazie al permission marketing.
Accesso rapido al mio profilo facebook: https://profile.to/garethjax
Plurk è diventato uno dei miei strumenti di microblogging preferito, apro, sparo un pà di cazzate, la gente mi risponde, mi diverto un mondo, chiudo e riprendo a fare le mie cose. Magari dopo un pò torno e vedo se ho ricevuto altre risposte. Impareggiabile per me , che amo microcazzeggiare.Â
Friendfeed lo adoro, ma è molto dispersivo, per cui lo uso solo in corrispondenza di alcuni eventi o momenti rilassati della giornata. E’ comunque uno strumento di aggregazione di dati davvero notevole!
E dopo il dovuto escursus tecnologico…
Quello personale. Oggi ho fatto una scelta che potrebbe cambiare il mio futuro. Un viaggio, di cui non dico ancora nulla per scaramanzia, ma che potrebbe avere implicazioni notevoli. Questo viaggio mi è costato parecchio molto in termini di impegno (anche il punto di vista monetario non scherza). E’ il primo viaggio in assoluto in cui sono totalmente solo, senza affidarmi ad altre persone. (anche se a destinazione avrò un amico a cui appoggiarmi).
La fenice inizia a guardare l’orizzonte. Il 23 ottobre volerà .
Ps: per chi è arrivato qua cercando una recensione di spore, posso dirgli che è bello, ma secondo me si gioca una volta sola e basta. Ed e’ un peccato.
Essere (anche) su friendfeed!
FriendFeed e’ un servizio interessante che “aggrega” e “distribuisce” la mia partecipazione a vari servizio. Diciamo che ho un profilo youtube: carico un video o decido che un video e’ un mio favorito. Se ho registrato il mio profilo youtube, friendfeed legge quest’operazione a la inserisce nel flusso delle operazioni che sto effettuando nella giornata, dopodiche’ lo annuncia ad altre persone su friendfeed (generalmente i miei amici e gli amici dei miei amici).
In sostanza io posso decidere di “tenere traccia” di quello che fanno alcune persone su friendfeed e altri possono fare lo stesso, magari aggiungendo commenti ad un mio certo intervento.
E’ un servizio che provoca assuefazione e fornisce nuova linfa vitale ad un servizio un pò smorto come Twitter (aumentando il pubblico di lettori e dando la possibilita’ di rispondere su twitter a determinati interventi di altri).
Davvero un bel servizio e la nuova versione che sta per uscire promette nuove capacita’ di “raggruppare” gli utenti di cui sono amico, per poter filtrare piu’ facilmente il traffico (amici/colleghi/servizi pubblici, ecc…).
Autopost! Google Knol “me” !
Google ha lanciato un servizio di “Aggregazione di contenuti” chiamato “knol“. Nell’idea di Google questo servizio dovrebbe servire per soppiantare la wikipedia, ma in realtà il vero concorrente sembra essere Squidoo.
Squidoo è un aggregatore di contenuti molto divertente ed efficace, con oramai piu’ di 600.000 pagine disponibile, riuscirà Google a contrastarlo ? Lo sapremo solo vivendo…
Ma non è questo che volevo mettere in luce!
Vi propongo un interessante esperimento di social network, ovvero la creazione della “mia” biografia su knol. Mi spiego meglio: uno dei miei punti di vista fondamentali recita “siamo quello che siamo, più un 20% di quello che vedono gli altri“. La rete e gli strumenti collaborativi come questo, mi danno la possibilità di mettere in pratica questo assioma!
Io inizierò la scheda, mettendo alcuni dati anagrafici e qualche altro dettaglio sulle competenze. Inviterò 10 amici a compilare il loro punto di vista su di me e fino a 5 persone che lo richiederanno su questo blog potranno partecipare a questo esperimento!
Interessante no ? 🙂
Dopo aver affrontato l’analisi della popolazione media durante un periodo non di vacanza, affrontiamo ora qualche personaggio tipico del momento di vacanza.
La donna bionica: Creata grazie all’impiego di moderne tecnologie, grazie ad un sapiente uso del silicone è dotata di un seno trivellante. Generalmente abbronzata e magrina, gira chiaramente in topless, non tanto per far vedere che è lampadata (non c’è segno del costume) ma proprio per far vedere che ha fatto l’intervento ed è contenta di aver speso quei soldi.
L’uomo bionico: accompagna la donna bionica. Fustacchione lampadato, non può togliere mai gli occhiali (ne in acqua marina e nemmeno sotto la doccia) perchè rischia che i liquidi gli entrino nel cervello mandandolo in cortocircuito.
Il Gaio: atleta, probabilmente nuotatore, fisico che farebbe impensierire il David di Michelangelo. Ci sono solo due problemi: porta un costume a pantaloncino della prima comunione, che riesce a malapena a coprire l’area uro-genitale per pochi millimetri e si appoggia alla seggiolona del bagnino, con una delicatezza e una postura proprie di una farfalla. L’assenza quasi totale di peli corporei, aggiunge sospetto al sospetto…
L’affrescato/a: Gente che nel suo dizionario ha evidentemene tralasciato la parola “discreto”, tende a farsi disegnare sulla schiena scene dantesce degne del miglior Gustave Dorè. Con questo non voglio criticare chi si tatua, ma andare in giro con mezza cappella sistina sul dorso, fa sembrare un pelo Yakuza o un pelo rinco.
La bella e la Bestia: Lei minuta, graziosa, con delle curze maliziose. Lui un energumeno pelato alto almeno 1.95m, con tatuaggi demoniaci che darebbero fastidio ad un Uruk-hai.
Quando lei vuole da bere, lui va al bar. Quando lei vuole un ghiacciolo, lui va a prenderlo. Quando se ne vanno, lui prende tutto e lei prende solo l’asciugamano e la borsetta. Now, who’s your daddy? 😀